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COPPOLA (EUROPA VERDE) – INTERROGAZIONE * LUPI: « COME VERRANNO RICONOSCIUTI I LUPI PREDATORI, SE SI MUOVONO IN BRANCO? »

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19.49 - mercoledì 26 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il presidente della Provincia autonoma di Trento con il decreto n. 41 del 24 luglio scorso ha autorizzato la rimozione, tramite abbattimento, di due esemplari di lupo nella zona di Malga Boldera, nel Comune di Ala.

L’abbattimento sarebbe stato deciso dopo che nella predetta malga, di proprietà del Comune di Ala e gestita dalla locale Società Allevatori, i lupi sarebbero riusciti nelle ultime settimane a superare i recenti elettrificati in funzione anti-lupo predando 16 bovini e due asini.

L’abbattimento dei due esemplari avrebbe ricevuto il parere favorevole dell’ISPRA in quanto “non appare incidere significativamente sullo stato di conservazione della popolazione del Trentino Alto Adige”.

L’abbattimento avrebbe, inoltre, “carattere sperimentale” per valutare gli effetti del provvedimento rispetto alla gestione delle dinamiche predatorie dei lupi.

Si tratterebbe del primo caso in Italia di “prelievo tramite abbattimento” di esemplari di lupo. Ricordo che il lupo è una specie protetta secondo la Convenzione di Berna (1979) e la Direttiva Habitat dell’UE (1992) sulla conservazione degli habitat naturali e della fauna e flora selvatiche, recepite da specifiche leggi nazionali.
Si è deciso di abbattere due riproduttori. In tal modo il branco si disperderà, la malga forse non avrà più danni al momento, ma poi gli animali si avvicineranno a fonti di cibo più facili e ai paesi. Se poi la fonte di cibo resta protetta con le stesse tecniche di dissuasione (che evidentemente non sono adeguate) la situazione si ripeterà se non tra 3 mesi, sicuramente l’anno prossimo. Inoltre in merito alla presenza e al corretto funzionamento delle misure di prevenzione, ISPRA riprende quanto evidenziato in istruttoria per il caso specifico della malga in parola, e cioè che la recinzione è risultata molto efficace fino agli eventi di giugno 2023, salvo poi il superamento del recinto tramite una tecnica sviluppata dai lupi responsabili dei danni nonostante il perfetto stato di funzionamento dell’opera stessa.

Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia per sapere:

quale criterio scientifico c’è dietro la scelta di abbattere due esemplari;

come verranno riconosciuti i lupi che hanno effettuato le predazioni considerato che si muovono in branco;

chi si occuperà del monitoraggio post abbattimento e quanto durerà rispetto alla durata dell’alpeggio;

se l’amministrazione provinciale intenda valutare possibili azioni di miglioramento delle condizioni di protezione del bestiame anche tramite strategie integrate di prevenzione dei danni;

se non si ritenga utile studiare tecniche di dissuasione e protezione più efficaci e a prova di furbizia di lupo.

Cons. Lucia Coppola

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