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COPPOLA (EUROPA VERDE) – INTERROGAZIONE * FORMALDEIDE: « VENGONO EFFETTUATE RILEVAZIONI NELLE STRUTTURE SANITARIE TRENTINE? »

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11.07 - martedì 10 maggio 2022

Prevenzione dagli effetti cancerogeni della formaldeide. La formaldeide è un gas incolore, dall’odore pungente e irritante, altamente solubile in acqua.

Lo IARC (International Agency for Research on Cancer) ha iniziato a studiare la sostanza nel 1982; in seguito ha effettuato una rivalutazione nel 1995, nel 2004 e infine nel 2012. Ha confermato l’allocazione della formaldeide nel Gruppo 1 (cancerogeno accertato nell’uomo) sulla base di evidenza di cancerogenicità sufficiente nell’uomo (tumore del naso-faringe e leucemia). L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nelle Air Quality Guidelines for Europe del 2000 ha raccomandato un valore di linea guida per la qualità dell’aria di 0,1 microgrammi per metro cubo (o 0,1 parti per milione) come media nei 30 minuti per prevenire l’irritazione sensoriale significativa nella popolazione.

Nello specifico ha proposto per la formaldeide le seguenti concentrazioni di riferimento:
Suolo ad uso residenziale/verde pubblico 0,1 mg/Kg
Suolo ad uso industriale/commerciale 2 mg/Kg
Acque sotterranee 1µg/L

La formaldeide presente nell’ambiente irrita le mucose provocando bruciore agli occhi, al naso, alla gola e lacrimazione. Se l’irritazione persiste possono manifestarsi cefalee (sia leggere che significative), stanchezza e malessere. Una esposizione breve è senza conseguenze, ma se l’esposizione a un elevato tasso di formaldeide si protrae per diversi mesi o addirittura anni possono essere pregiudicate le funzioni polmonari e aggravato il rischio di malattie alle vie respiratorie. In caso di danneggiamento permanente delle mucose (usualmente come conseguenza di impiego professionale di questa sostanza), la formaldeide favorisce lo sviluppo di tumori nella regione rino-faringea.

La sensibilità verso le tematiche dell’inquinamento indoor (in aree lavorative, abitative, ricreative) in questi ultimi anni è andata via via crescendo, anche per gli studi scientifici sempre più numerosi che confermano la relazione tra lo sviluppo di patologie negli individui e la permanenza di questi in ambienti con sostanze nocive. La tutela della salute è sia uno dei valori fondanti della nostra civiltà, sia un volano per più ampi benefici economici e sociali. Una delle minacce più consistenti alla salute di chi vive negli ambienti confinati è data dalla presenza di elevate concentrazioni di formaldeide

Tale sostanza si trova nei materiali di costruzione (isolanti, resine), nel legno pressato (usato per mobili, arredi, pavimentazioni), nei prodotti di manifattura (collanti, tinte per pareti, vernici, nei prodotti cosmetici, nei prodotti per la casa (coloranti, disinfettanti, detergenti, nel fumo di tabacco e dagli apparecchi a combustione.

Naturalmente gli effetti sulla salute umana dipendono principalmente da tre fattori: il livello di concentrazione aerodispersa, il tempo di esposizione, la suscettibilità individuale.

Mentre il rischio che deriva dall’esposizione professionale è molto grave ma tutto sommato raro, gli effetti nocivi dell’esposizione a basse concentrazioni sono meno drammatici ma molto più trasversali, cioè colpiscono una fetta di popolazione molto più vasta. In quest’ambito, una particolare attenzione va rivolta per esempio agli edifici scolastici, in quanto i bambini/e e ragazzi/e vi trascorrono circa un terzo della loro giornata e la scadente qualità dell’aria nelle scuole si ripercuote su organismi che, come è noto, sono più sensibili degli adulti alle conseguenze dell’inquinamento. Anche gli ospedali sono luoghi dove la formaldeide in soluzione acquosa, ovvero formalina, trova molti utilizzi.

 

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Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia per sapere:

se vengono effettuate periodicamente delle rilevazioni in merito alla presenza di formaldeide nei suoli ad uso residenziale/verde pubblico, suolo ad uso industriale/commerciale, nelle acque sotterranee e nell’aria, in ottemperanza con quanto previsto dall’Istituto Superiore di Sanità;

in caso di risposta affermativa quante rilevazioni sono state effettuate nei luoghi di cui al punto precedente negli ultimi 10 anni e con quali risultati. Tutto ciò in quanto bisogna anche tenere conto del fattore accumulo della formaldeide che tanto pericolosa può essere per la salute dell’uomo e degli animali;

se tali rilevazioni sono mai state effettuate negli edifici scolastici della provincia, spesso di vecchia costruzione e dove magari sono stati utilizzati materiali con contenuti alti di formaldeide, tenendo sempre conto del fattore di rischio accumulo; in caso di risposta affermativa dove sono state fatte le rilevazioni e con quali risultati;

se tali rilevazioni sono state effettuate nelle strutture sanitarie trentine, dove e con quali risultati.

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Lucia Coppola

consigliera provinciale/regionale- Gruppo Misto/Europa Verde

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