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COORDINAMENTO STUDENTI MEDI TRENTO-ROVERETO * CAMBIAMENTI CLIMATICI: « PRESIDIO IN PIAZZA PASI VENERDÌ 15 ALLE 15.00 »

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09.44 - giovedì 14 febbraio 2019

Venerdì 15 alle 15.00 presidio in piazza Pasi contro i cambiamenti climatici organizzato dal Coordinamento degli Studenti Medi Trento-Rovereto.

Tutto è nato dall’iniziativa di una giovanissima ragazza svedese, Greta Thunberg, che da sei mesi ogni venerdì salta scuola per presidiare il parlamento del suo Paese, scioperando contro l’immobilismo dei governi, quello svedese come quelli europei e mondiali, nei confronti della crisi climatica in corso. I suoi scioperi, settimana dopo settimana, hanno guadagnato le prime pagine dei giornali di tutto il mondo e hanno portato centinaia di migliaia di studenti a fare lo stesso, a scioperare tutte le settimane affinché la questione climatica venga presa sul serio.

“Quella del clima è una crisi che comprende ogni singolo aspetto della nostra vita: le nostre abitudini alimentari, come ci spostiamo, cosa compriamo e cosa buttiamo. Certo noi possiamo e dobbiamo fare il nostro piccolo per ridurre il nostro impatto sull’ambiente ma quello che serve è un cambiamento radicale del sistema. Non possiamo infatti non riconoscere il sistema capitalista come la principale, se non l’unica, causa al riscaldamento globale e alle sue relative conseguenze: gli allevamenti intensivi e la relativa deforestazione, i combustibili fossili, l’industrializzazione forzata e la cementificazione incontrollata sono solo alcune delle maggiori cause, tutte ricollegabili al sistema economico-politico mondiale.”

Gli studenti lanciano quindi una piazza per iniziare un percorso di consapevolezza e di lotta contro i cambiamenti climatici e soprattutto le loro cause, da ricercarsi senza dubbio nei governi negazionisti nati negli ultimi tempi.

“Secondo le stime abbiamo circa dodici anni per arginare il problema, per ridurre l’inquinamento e il riscaldamento globale. E mentre il tempo scorre il nostro governo, nazionale e provinciale, spinge per la costruzione di grandi, inutili e dannose opere, favorisce l’inquinamento del suolo, si tappa le orecchie di fronte agli allarmi internazionali, seguendo i modelli Trump e Bolsonaro, primi promotori del negazionismo rispetto alla questione climatica.”

Il futuro della Terra è a rischio e, se spetta a noi tutti iniziare a muoverci per cambiare le cose, è vero che i soggetti maggiormente a rischio sono proprio i più giovani.

“In gioco, questa volta, c’è il nostro futuro. Il futuro di noi giovani è messo a repentaglio nell’interesse dei pochi ricchi e potenti del mondo, nell’interesse, ancora una volta, del denaro. Lo vedremo distrutto, se non iniziamo adesso a lottare per difenderlo.

Il futuro è il nostro, e ce lo riprenderemo.”

 

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Coordinamento degli Studenti Medi Trento-Rovereto

 

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