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COORDINAMENTO PROVINCIALE IMPRENDITORI * BYPASS FERROVIARIO TRENTO: « INCOMPRENSIBILE L’OPPOSIZIONE DI CERTI GRUPPI, CHE CONTRASTANO IL PROGETTO »

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12.47 - mercoledì 19 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Il territorio regionale, soprattutto per la presenza del Passo del Brennero è storicamente, e ancora oggi, attraversato da importantissime vie di comunicazione che hanno costituito e sono un luogo di passaggio di persone merci e idee.
La presenza di arterie stradali, in passato persino fluviali, poi ferroviarie, e autostradali hanno consentito non solo un attraversamento passivo della regione e della nostra provincia di Trento, ma hanno favorito l’insediamento di attività economiche, il collegamento e l’inserimento del Trentino in un contesto extra regionale ed europeo. Non va dimenticato che questa rete di collegamenti è stata ed è funzionale e sinergica ad importanti nodi logistici, a partire da quello di Verona e a quelli a questo collegati.
La scelta di procedere alla realizzazione di un bypass ferroviario della città di Trento data ormai più di un decennio, e ha coinvolto in un processo di confronto, non solo tecnico ma anche di partecipazione istituzionale e democratica una pluralità di soggetti pubblici e privati, e ovviamente il Governo provinciale e l’Amministrazione comunale di Trento. Un processo decisionale di questo tipo è lungo e complesso.

L’opera, oltre a togliere il traffico ferroviario di attraversamento, consente un significativo spostamento delle merci dalla strada alla ferrovia, ed è inoltre propedeutica alla rivisitazione di tutta l’area attualmente occupata dalla stazione ferroviaria, che in un prossimo futuro, non lontano, dovrebbe essere interrata, riqualificando tale zona e ricongiungendo la città al fiume Adige dal quale è stata separata con le opere poste in essere dal governo austro ungarico per rettificarne il corso.
Vanno poi ricordati altri due progetti che interessano sempre la stessa area, ovvero la realizzazione della funivia Trento Bondone e la riqualificazione della zona di Piedicastello, in particolare quella occupata in passato dal cementificio.

La vastità e la complessità di ciò che è stato pensato e in gran parte programmato riconduce anche ad esperienze che molti hanno potuto conoscere visitando città europee come Bilbao, o come Valencia o Bordeaux sono per citarne alcune. Sono interventi urbanistici che hanno riconvertito aree già fortemente industrializzate e poi degradate, e riportate dopo la loro riqualificazione ad un uso diverso, comunitario e anche di tipo economico a partire dalla loro valorizzazione turistica.

La realizzazione del bypass ferroviario attinge poi a importantissime risorse economiche e finanziarie del Piano nazionale di ripresa e resilienza. È forse l’intervento economico più consistente a memoria della comunità trentina, per il quale si avranno importanti ricadute economiche nell’immediato ma soprattutto nel futuro. Le zone riqualificate potranno agevolare l’insediamento di attività di tipo economico ma anche di un uso da parte della comunità grazie alla presenza di spazi verdi e di punti di incontro.

Un’opera di queste dimensioni ed anche il fatto che essa venga realizzata in zone che presentano problematiche dal punto di vista ambientale e della salute pubblica, nonché urbanizzate, rende comprensibili le preoccupazioni dei cittadini da molti punti di vista.
Di queste preoccupazioni se ne sono fatte carico l’amministrazione provinciale e quella comunale in primo luogo. Doverosamente e correttamente è stato costituito un osservatorio che si preoccupa assieme ad altri organi preposti di monitorare i problemi, soprattutto quelli di sicurezza e di salute pubblica. Sono state date informazioni sui contenuti progettuali e sulle fasi di lavoro, e continuamente dovranno essere aggiornate le comunicazioni su questi temi.

Non appare però comprensibile, e sinceramente in taluni casi risulta fortemente ideologica e preconcetta l’opposizione di gruppi di persone che anche di fronte a disponibilità e proposte rispetto ai problemi evidenziati proseguono in un’azione di contrasto totale e di continuo rilancio di negatività contro il progetto del bypass ferroviario.
Il Coordinamento provinciale imprenditori esprime perplessità e preoccupazione rispetto a questo atteggiamento pregiudiziale ed afferma il proprio convinto consenso e sostegno alla realizzazione di questa opera.

 

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Mauro Paissan
Presidente Coordinamento Provinciale Imprenditori

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