News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

COORDINAMENTO AMBIENTALISTA – TRENTINO * « UNA APP DELLE AREE PRECLUSE ALLA CACCIA, PRESENTATO OGGI IL NUOVO APPLICATIVO DIGITALE »

Scritto da
19.21 - martedì 5 ottobre 2021

A volte per banali motivi di sicurezza personale, a volte per poter meglio contrastare episodi di bracconaggio, capita che il comune cittadino, oppure l’escursionista in gita, o il proprietario di un fondo, o l’agente addetto alla vigilanza venatoria abbiano la necessità di sapere se un cacciatore nella loro immediatezza possa o meno praticare la sua attività.

LINK

Allo stesso modo, è possibile che, nell’esercizio legale dell’attività venatoria, i cacciatori stessi vengano talvolta a trovarsi in aree per le quali possono –anche in assoluta buonafede- non essere a conoscenza se si tratta o meno di uno spazio precluso alla caccia.

Per questo, le Associazioni Ambientaliste trentine presentano una applicazione, che è possibile raggiungere digitando su qualsiasi dispositivo l’indirizzo web bit.ly/tn-aree-no-caccia, che permette di avere una visualizzazione di insieme del territorio provinciale con, ad esso sovrapposto, uno strato informativo rappresentato da tutte le aree di interdizione dell’attività venatoria.

Zoomando ed utilizzando il localizzatore satellitare (GPS) presente in ogni telefono cellulare, l’utilizzatore potrà rapidamente individuare la propria posizione in dettaglio sul reticolo cartografico e verificare istantaneamente se (lui o una persona a lui vicina) si trovi all’interno di una fascia no-caccia oppure in un’area aperta all’esercizio venatorio.

Semplice e funzionale, questa applicazione può rappresentare un importante strumento di sicurezza per chi frequenta i boschi del Trentino. E può trovare un suo ruolo, accessorio ma di rilievo, come strumento di “autocoscienza”, sia come elemento di verifica che di controllo nel contrasto agli illeciti venatori connessi agli “sconfinamenti” o all’esercizio della caccia in zone ad essa precluse.

Il Coordinamento Ambientalista del Trentino
ENPA Onlus di Rovereto
LAC Trentino Alto Adige/Südtirol
LAV del Trentino
Circolo di Trento di Legambiente
LIPU Trento
PAN-EPPAA
WWF Trentino

 

APPROFONDIMENTO
Sulla base della normativa vigente in materia di caccia, una porzione importante (più del 45%) del territorio provinciale è giuridicamente preclusa all’esercizio dell’attività venatoria: 287 ex biotopi, ora riserve comunali e provinciali – le foreste demaniali (FD del Monte Bondone – FD di Campobrun – FD di Monte San Pietro – Riserva Naturale Guidata della Scanuppia) – i valichi di montagna interessati dalle rotte di migrazione (art. 27, comma 4, L. P. 24/91, come individuati da delibera di giunta n. 2308 di data 07/09/2001, distanza di 1000 metri dagli stessi) – i giardini, i parchi pubblici e privati e i terreni adibiti ad attività sportive (aree di cui alla lettera a, art. 38 L.P. 24/1991 – le oasi di protezione, le zone di ripopolamento e cattura, i centri pubblici e privati di produzione di selvaggina, istituiti ai sensi dell’articolo 6 (aree dei cui alla lettera b, art. 38 L.P. 24/1991 – i luoghi| ove vi siano opere di difesa dello Stato e ove il divieto sia richiesto a giudizio insindacabile dell’autorità militare, o dove esistano monumenti nazionali, purché dette zone siano chiaramente delimitate da tabelle (esenti da tasse ai sensi dell’articolo 21, comma 1, lettera d), della legge 11 febbraio 1992, n. 157) – parte delle le Oasi WWF – le fasce/zone di rispetto (desunte dalla legislazione provinciale che vieta di esercitare la caccia -concetto diverso dallo sparare- nel raggio di 100 mt. da immobili, fabbricati e stabili in atto ad abitazione o a posto di lavoro, di esercitare la caccia, nel raggio di 50 metri da vie di comunicazione ferroviaria e da strade carrozzabili, escluse soltanto le strade poderali ed interpoderali, cioè strade che asserviscono fondi latistanti) – le strade forestali di tipo B e le strade agricole di proprietà comunale. Da considerare che l’applicazione agisce per difetto, non cartografando (a causa di manifesta impossibilità) fattispecie come la necessità di tenere una distanza di 150 metri dalle strade se lo sparo avviene in tale direzione, oppure la distanza di 100 metri da macchine agricole in movimento.

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.