Telemarketing: nuova frontiera del fenomeno, telefonate commerciali combinate col porta a porta.
Consumerismo denuncia: utenti sempre più tartassati, società trovano nuovi escamotage per proporre contratti. Intervenga Garante per la Privacy.
Il fenomeno del telemarketing non solo non si arresta, ma abbatte nuove frontiere diventando sempre più invasivo per cittadini e consumatori. Lo denuncia Consumerismo No Profit, che riporta l’ultimo caso di molestie agli utenti da parte dei gestori dell’energia.
Alcuni consumatori hanno segnalato alla nostra associazione un nuovo sistema di telemarketing, che vede combinate le telefonate commerciali alle visite porta a porta degli operatori dell’energia – spiega Consumerismo – E’ il caso ad esempio di alcuni soggetti che bussano alla porta presentendosi come operatori dell’Enel e, se l’utente non è in casa, provvedono a chiamarlo al telefono per informarlo della presenza di un incaricato della società presso il domicilio del cittadino.
Un sistema “doppio” che induce il consumatore a credere di trovarsi di fronte ad una richiesta importante da parte della società (ad esempio problemi al contatore, bollette non pagate, ecc.) proprio in virtù dell’insistenza con cui gli operatori si presentano contemporaneamente a casa e al telefono. In realtà gli addetti che si presentano per conto di Enel vogliono solamente proporre l’attivazione di nuovi contratti, sfruttando la scusa dell’utente selezionato tra tanti per un premio estremamente vantaggioso.
“Chiederemo adesso chiarimenti su questa nuova prassi, che sembra violare tutte le regole sulla privacy, sia all’Enel che al Garante per i dati personali, per capire se sia o meno lecita una molestia combinata e simultanea sia in casa che al telefono al solo scopo di vendere contratti – afferma il presidente Luigi Gabriele – Enel, in quanto società che gestisce la rete, ha accesso ai dati personali degli utenti, che in nessun caso possono essere utilizzati a scopi commerciali. La società o vende energia, o gestisce la rete, ma non può fare entrambe le cose sfruttando la propria posizione privilegiata” – conclude Gabriele.