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CONSULTA PAT SALUTE  * COVID: DORI, « PRIMA DI TOGLIERE L’OBBLIGO MASCHERINE IN OSPEDALE ED RSA, ANDREBBE RILANCIATA LA CAMPAGNA VACCINALE QUARTA DOSE PER TUTTI »

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01.03 - martedì 1 novembre 2022

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa ricevuta in redazione Opinione.

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Titolo: La prudenza non è mai troppa

Da più parti si sente dire che i problemi di salute della comunità non vanno affrontati con posizioni ideologiche, ma devono essere basati sui dati oggettivi e sulle valutazioni su base scientifica. E’ un approccio che dovrebbe essere costantemente mantenuto in essere evitando scorciatoie o facili consensi fra una popolazione da tempo stanca di vincoli e limitazioni legate al Covid. Ciò che preoccupa è questa “aria” di cambiamento a tutti i costi, in buona parte causata dalle recenti dichiarazioni del nuovo governo ed a cui con troppa fretta molti si stanno adeguando con la scusa che ormai il peggio è passato ed è giusto rivedere tutte le cautele poste dal governo della sanità precedente. Si parla di eliminare l’obbligo dell’uso delle mascherine anche in ambiente ospedaliero e nelle RSA, di “assoluzione” anticipata del personale sanitario no-vax  e della sua riammissione piena in servizio, si diluisce nel tempo i conteggi legati all’incidenza del Covi e sue varianti sulla salute dei cittadini. Si sta determinando un clima di “liberi tutti” quando ancora la pandemia non è finita e non tanto su basi scientifiche, ma su ragioni prettamente politiche (in parte ideologiche).

Se guardiamo la realtà dobbiamo constatare che sì la situazione generale è sicuramente migliorata: sono diminuiti i ricoveri, diminuiscono i contagi, diminuiscono in modo altalenante i ricoverei in terapia intensiva e le morti per Covid, purtroppo ancora presenti, con numeri decisamente più bassi. Questo quadro positivo non deve però convincerci che la pandemia da Covid sia finita, perché non è così. Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno è facilmente prevedibile una recrudescenza dei contagi e l’arrivo di nuove varianti già presenti in alcuni paesi europei e in America: la variante “Cerberus” è attualmente responsabile del 35% dei casi di Covid in Francia e di circa il 10% in Gran Bretagna, Germania, Danimarca e Italia; a questa variante se ne sta aggiungendo un’altra la “Grifone” proveniente dall’India. Gli esperti del Ceinge di Napoli suggeriscono “di essere cauti con la possibilità di affermare che non esistono più nuove ondate di infezioni da Covid in quanto il virus muta per la sua sopravvivenza nell’uomo”. Questi dati e la loro possibile evoluzione anche in Italia sono confermati anche dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

Prima di togliere l’obbligo di uso delle mascherine in ospedale e RSA, prima di azzerare le restrizioni nei confronti del personale no-vax, andrebbe rilanciata con energia la campagna vaccinale della quarta dose per tutte le persone, a maggior ragione se fragili o anziane (più a rischio) che a tutt’oggi vede un preoccupante rallentamento nelle adesioni anche in provincia di Trento paria a sole 46.808 dosi somministrate rispetto alle 342.193 della terza dose. Siamo ancora troppo indietro nella prevenzione attraverso l’utilizzo dei vaccini che rappresentano l’unica garanzia scientificamente dimostrata di lotta vera ai contagi e di minor recrudescenza della patologia. Rispetto a questa situazione risultano veramente incomprensibili le dichiarazioni dell’Assessore alla salute Segnana che esprime ampia soddisfazione per il possibile reintegro di qualche medico e infermiere e operatore socio sanitario no-vax nel sistema sanitario, privi quindi di qualsiasi protezione, fornita dai vaccini e potenzialmente portatori di contagio. Oggi come ieri vale sempre la raccomandazione di prudenza, di massima prudenza mantenendo alta l’attenzione a quanto la scienza ci sta comunicando proprio per non incorrere in frettolose “marce indietro” che risulterebbero per tutti i cittadini scarsamente comprensibili e più difficilmente accettabili. Ancora una volta la scelta più sensata e corretta è quella di sollecitare l’estensione e il numero dei vaccinati per la quarta dose evitando colpi di spugna sul mondo ideologico dei no-vax.

 

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Renzo Dori

Presidente Consulta Pat per la Salute

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