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CONSIGLIO SISTEMA EDUCATIVO PROVINCIALE PAT (11 FIRME) * LETTERA APERTA A FUGATTI: « LE NOSTRE OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI ISTITUZIONALI CON ASSESSORATO E DIPARTIMENTO ISTRUZIONE » (ELENCO COGNOMI)

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10.42 - lunedì 2 gennaio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Alleghiamo nota sui rapporti istituzionali del Consiglio del Sistema Educativo Provinciale con Assessorato e Dipartimento istruzione, indirizzata al Presidente Pat Maurizio Fugatti da 11 consiglieri (sui 20 in carica).

Ci preme sottolineare che non si tratta di un documento ufficiale del Consiglio (espresso da regolamento in forma di mozione), bensì della libera espressione individuale degli undici firmatari che rappresentano comunque la maggioranza degli attuali componenti.

 

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Dott. Maurizio Fugatti
Presidente Provincia Autonoma di Trento

Agli organi di stampa / @ indirizzi di posta elettronica

Osservazioni sui rapporti istituzionali del Consiglio del Sistema Educativo con Assessorato e Dipartimento Istruzione
In data 22 dicembre la Giunta provinciale con delibera n° 2411 ha approvato due nuovi percorsi SMIM (IC Bassa Val di Sole e IC Levico) e un nuovo indirizzo in “Chimica, Materiali e Biotecnologie” articolazione “Biotecnologie ambientali” (ITET Fontana di Rovereto). In previsione di questo atto, insolitamente ma in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 39 c. 5 della legge 5/2006, era stato richiesto un parere al Consiglio del Sistema Educativo, convocato a tal fine per venerdì 2 dicembre. Su molti altri temi di evidente rilevanza per il sistema educativo provinciale – in primis il prolungamento al mese di luglio del calendario della scuola d’infanzia – il Consiglio non è stato consultato. Lo ‘storico’ dell’attuale legislatura evidenzia che si tratta di uno strumento cui il decisore politico ha fatto ricorso con estrema parsimonia, per non dire in modo eccezionale. Sorge quindi un primo interrogativo: quali criteri hanno presieduto alla decisione di sottoporre al Consiglio richiesta di parere obbligatorio in particolare, e soltanto, su questi due temi?

La seduta del CSEP prevista per il 2 dicembre è stata annullata perché la richiesta di parere obbligatorio sulla nuova offerta formativa PAT non era corredata dalla necessaria documentazione che, nonostante formale sollecitazione in tal senso, non è mai pervenuta dal Dipartimento. Il Consiglio disponeva soltanto di una bozza di delibera, che si è poi rivelata diversa rispetto a quella approvata.

Non solo, quindi, sarebbe stato impossibile esprimersi in modo circostanziato su una semplice bozza, priva di tutti gli allegati e del percorso conoscitivo che si suppone abbia condotto alla stesura (sostenibilità dei nuovi percorsi, loro valenza didattica e formativa, stima sul rapporto tra costi ed efficacia attesa) ma alla luce della successiva delibera, assunta in assenza del relativo parere, viene da chiedersi: per quale motivo le SMIM non sono state poi attivate su tutt’e tre gli istituti inizialmente previsti, escludendo nella fattispecie IC Fondo Revò?

Quale fattore decisivo è subentrato nel periodo intercorrente fra la richiesta del parere e l’effettiva approvazione dei percorsi? Se il Consiglio si fosse espresso nonostante l’insufficiente – anzi, insussistente – documentazione fornita, quale valore avrebbe detenuto il suo parere nella decisione finale? Può ritenersi formalmente corretto e valido un atto di delibera che riporti al suo interno informazioni e ricostruzioni infondate o, nel migliore dei casi, totalmente arbitrarie?

Va inoltre precisato che dalla data di annullamento della seduta (giovedì 1° dicembre) a quella della delibera (22 dicembre) il Dipartimento avrebbe potuto provvedere all’invio di adeguata documentazione – peraltro già disponibile, come si può desumere dai riferimenti interni al testo approvato – per permettere al Consiglio di esprimersi a ragion veduta e in tempo utile.

Corre l’obbligo di constatare, ancora una volta, come totale permanga l’assenza di trasparenza, correttezza istituzionale, efficienza amministrativa; e il silenzio dell’Assessorato e del Dipartimento Istruzione su tutti gli altri temi sottoposti dal Consiglio non può che avvalorare tale rilievo. Essendo tuttora in attesa di risposta ai quesiti già inoltrati all’Assessore sulle criticità di funzionamento del CSEP, dopo oltre quattro mesi di silenzio da parte degli interlocutori istituzionali siamo a sollecitare un Suo intervento a ripristino del corretto funzionamento e della dignità dell’organismo di cui facciamo parte.

Distinti saluti.

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Giovanni Ceschi
Nicola Chiavarelli
Carla Consolati
Fabio Cusinato
Martina Detassis
Mirella Florian
Maurizio Freschi
Mara Ghiro
Maria Rosa Manini
Massimiliano Prezzi
Nicola Tavonatti

 

 

Nota
I firmatari sono tutti consiglieri in carica del CSEP (compresi presidente e vicepresidente). Nell’attuale composizione, in attesa di recepire le nuove nomine della componente studentesca, l’organismo è costituito da venti membri.

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