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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * QUINTA COMMISSIONE: « CULTURA, PARERE FAVOREVOLE CON TRE ASTENSIONI »

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18.38 - giovedì 25 novembre 2021

Cultura: parere favorevole con tre astensioni in quinta Commissione.

Incontro conclusivo nel tardo pomeriggio di oggi per la Quinta Commissione permanente presieduta da Sara Ferrari (in sostituzione della presidente Ambrosi impossibilitata a presenziare), rinviata due giorni fa per le esigenze di approfondimento rappresentate dalle Minoranze, che avevano lamentato di dover esprimere il parere urgente su tre corpose proposte di delibera di Giunta senza aver avuto il tempo di entrare compiutamente nel merito. Tre provvedimenti estremamente articolati e complessi che erano stati illustrati dal dirigente Claudio Martinelli e che intervengono con modifiche in materia di cultura. Il parere espresso oggi è stato favorevole con l’astensione delle consigliere Ferrari, Demagri e Coppola. Per contestualizzare, il primo documento riguarda l’approvazione del sistema di qualificazione dei soggetti culturali, la seconda proposta prevede la modifica dei criteri e delle modalità per la concessione delle agevolazioni economiche a sostegno delle attività culturali di rilievo provinciale, la terza delibera contiene l’approvazione degli standard formativi, uniformità delle condizioni, valutazione di conformità relativa alle scuole musicali trentine.

 

I dubbi di Degasperi e di Ferrari
La Commissione è stata informata dal dirigente Martinelli di alcuni correttivi non ricompresi nei testi proposti riguardo l’articolo 11 e 15 dei criteri (seconda delibera) con modifica di alcuni requisiti sulle convenzioni, sulla valorizzazione del patrimonio culturale e sul fondo unico dello spettacolo. Filippo Degasperi (Onda Civica) è intervenuto sui nuovi orientamenti per le scuole musicali, rilevando alcuni aspetti a suo dire preoccupanti: in epoca Covid è quanto meno critica la richiesta della presenza, ai fini della finanziabilità, ad almeno il 70% delle lezioni; avrei previsto qualche clausola di salvaguardia, ha suggerito. Appare inoltre pericolosa l’arbitrarietà introdotta nella scelta del personale: di fatto è aleatorio il riferimento al curriculum didattico svincolato da qualsiasi titolo di studio, un’apertura di credito eccessiva e pericolosa.

Infine, nei requisiti di ammissione per il personale è esagerata la dicitura “assenza di carichi pendenti e carichi penali”: io stesso non potrei nemmeno presentarmi ad una selezione, ha obiettato, suggerendo di usare la formulazione meno severa prevista per i dipendenti pubblici. Ci sono poi delle questioni di sistema, ha aggiunto Degasperi, pur riconoscendo il buon lavoro svolto complessivamente: l’attuale modello delle scuole musicali non è più all’altezza dei tempi. Ci sarebbero diversi riferimenti di sistema, quello altoatesino in primis, oppure quello delle scuole dell’infanzia trentine. Sarebbe utile un confronto per capire strategicamente dove si vuole andare.

L’assessore Mirko Bisesti ha replicato alle tre criticità rilevate dal consigliere di Onda Civica. La presenza del 70% è stata inserita per dare maggiore elasticità al sistema: oggi è una percentuale complessiva, mentre in precedenza riguardava i singoli. Quanto ai titoli per il personale, la previsione riguarda le emergenze, i casi in cui le scuole si trovino in difficoltà per assenza di personale, mentre la dicitura sulla verifica carichi pendenti era presente anche nella precedente formulazione, faremo però una verifica sull’interpretazione, accogliendo lo stimolo di Degasperi, ha rassicurato.
Ferrari ha chiesto chiarezza su quali siano i beneficiari dei contributi e sul percorso di finanziamento (Fondo unico o contributi). Sul Fusp nella delibera c’è un ragionamento sul punteggio qualitativo e quantitativo: l’interrogativo riguarda le somme, se sono rigide oppure se c’è margine di flessibilità nella sommatoria finale. Infine, sulle scuole musicali ha chiesto conferma del fatto che, se c’è un soggetto non qualificato che sta erogando un servizio, il personale debba avere gli stessi requisiti delle scuole.

Martinelli ha risposto osservando che il sistema di qualificazione è un prerequisito che riguarda tutti i soggetti per accedere ai contributi tranne gli enti pubblici che hanno sistemi di finanziamento diversi e tranne nel caso dei contributi straordinari. Ad oggi sono 400 i soggetti con qualificazione in Trentino, che potrebbero dunque accedere ai contributi ordinari della Pat, ha precisato. Le modalità di finanziamento del Fusp sono diverse e il meccanismo, piuttosto complesso, prevede che il contributo, che è la sommatoria dei punteggi qualitativi e quantitativi di tutti i soggetti finanziabili che partecipano per ambiti, sia diviso per l’ammontare del budget per ambito: quella sarà l’unità di misura del finanziamento. Quindi non c’è graduatoria, ma tutti i soggetti sono finanziabili e l’ammontare dipende dal budget assegnato.

L’incertezza dell’ammontare del finanziamento c’è per tutti i soggetti perché il budget non è ancora assegnato, con la differenza che nel caso del Fusp c’è la certezza di un qualche finanziamento, mentre nel caso del contributo ordinario lo stesso è legato allo scorrimento della graduatoria. Negli ultimi anni sono stati finanziati tutti, su tutte le filiere delle domande, ha precisato Martinelli concludendo.
Messi ai voti, sono stati espressi i pareri favorevoli alle tre delibere proposte, con l’astensione di Coppola, Ferrari e Demagri.

 

Rendicontazione bonus docenti
Filippo Degasperi, nelle varie ed eventuali, ha approfittato della presenza dell’assessore per sottolineare una criticità nella recente delibera approvata per i bonus docenti delle scuole musicali, chiedendo la possibilità di prorogare la rendicontazione attualmente prevista entro l’anno. Bisesti ha replicato che la previsione ricomprende anche spese e acquisti già sostenuti. Molti non sapevano di questa opportunità e dunque potrebbero essere stati fatti degli acquisti ma non ci sono gli scontrini, ha ribattuto il consigliere di Onda Civica. Martinelli e Bisesti hanno assicurato che si cercherà di intervenire in tempi stretti, di monitorare il tema di qui a due settimane, apportando eventualmente i correttivi necessari.

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