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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * DREIER LANDTAG: KASWALDER, « PIENA ADESIONE ALLA COLLABORAZIONE TRANSFRONTALIERA IN TUTTE LE MATERIE, CHE SI PRESTANO ALL’INTEGRAZIONE TERRITORIALE »

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10.46 - venerdì 22 ottobre 2021

Nel Kongress Zentrum di Alpbach, ieri sera, il Dreier Landtag ha festeggiato i 30 anni di vita e di assemblee congiunte biennali. Con accompagnamento musicale di un’ensemble sudtirolese di successo nell’area alpina, l’Herbert Pixner Projekt, i padroni di casa del Tirolo austriaco hanno aperto una serie di interventi presidenziali, che hanno tutti evidenziato la ferma volontà di investire ancora nella collaborazione transfrontaliera e nello strumento dell’assise congiunta dei legislativi. E’ stato reso omaggio anche ai presidenti che nel 1991 a Merano avviarono l’esperienza del Dreier: Rosa Franzelin Werth, Carl Reissigl, Pierluigi Angeli e Bertram Jäger.

 

Nel paese alpino a quota mille, località di turismo estivo e dello sci invernale, l’adunanza prosegue stamattina con l’esame delle rimanenti proposte di mozione.

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Il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Walter Kaswalder.

Ha citato il motto della cooperazione trentina, “insieme si può”, per applicarlo alla realtà dell’euroregione e per dire che sotto l’ottimo impulso della presidente Ledl Rossmann in quest’ultimo biennio, le connessioni tra le tre assemblee legislative sono ulteriormente cresciute. Kaswalder ha voluto raccontare che il padre del marito della consigliera provinciale Lucia Coppola – Adimiro Valzolgher – negli anni Trenta fu capocantiere dell’opera stradale di collegamento tra Alpbach e il fondo valle, una storia esemplare, ha detto il presidente, di legame profondo tra Trentino e alto Tirolo, un esempio di come da sempre siamo dentro la stessa storia. Piena e convinta adesione, dunque, all’impegno che continua per il rafforzamento della collaborazione transfrontaliera in tutte le materie – e sono molte – che si prestano all’integrazione territoriale.

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Il presidente del Landtag Tirol, Sonja Ledl Rossmann.

La “padrona di casa” ha rivendicato i risultati nient’affatto cosmetici del Dreier Landtag, le cui mozioni sono state attuate per il 92% dei casi. Le strutture amministrative e di governo sono sempre più interconnesse, ci sono stati ottimi progetti avviati nel campo dell’ambiente e della sostenibilità, i passi verso parchi naturali transfrontalieri, le mostre d’arte congiunte, gli scambi tra studenti per l’apprendimento delle lingue, la rete di tirocini professionali e di apprendistato. Ancora: agricoltura, sanità, centrale unica dell’emergenza Euregio. La nostra alleanza cresce e in essa Gect Euregio e Dreier Landtag devono collaborare strettamente, sono entrambi indispensabili. L’assemblea congiunta, con i suoi

106 membri eletti, garantisce un’ampia rappresentanza e legittimazione popolare. Avanti tutta, dunque per un secondo trentennale di crescita esponenziale.

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La presidente del Consiglio provinciale di Bolzano, Rita Mattei.

“Con gli anni questa nostra collaborazione si è rivelata utile per affrontare le sfide sempre più grandi di un mondo globalizzato, i cui meccanismi rischiano di schiacciare le legittime esigenze di un’area alpina di dimensioni così ridotte. Parlando con una sola voce possiamo ottenere qualche risultato in più, in primis in Europa”.

 

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Il presidente di turno dell’Euregio nonché presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

“Il Dreier Landtag è uno strumento capace di fornire indicazioni utili per lo sviluppo dell’Euregio. Indicazioni di cui terrò conto durante i due anni di presidenza trentina. Pur nella diversità di ruoli e di funzioni sono convinto che il D.L. e il Gect rafforzeranno la loro positiva relazione proprio a partire dal rilancio delle forme di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini e dei territori” Se crediamo in un’Europa che rispetta i territori, l’Euregio è un esempio in questo senso. I due anni difficili per la pandemia in cui Platter ha lavorato sono stati un esempio di rispetto reciproco. La presidenza trentina sarà in continuità con il lavoro fatto sin qui, dando attenzione ai territori, ai giovani e all’integrazione delle municipalità dentro un progetto, l’Euregio, che è nel cuore dell’Europa.

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Il presidente della Giunta provinciale di Bolzano, Arno Kompatscher.

“Nie wieder”, ha detto circa la chiusura del confine italo-austriaco, causato dalla pandemia. Ha espresso un’adesione sentita all’idea di comunanza che sta alla base del percorso ormai trentennale (con 14 sessioni) del Dreier Landtag. Si è fatta tanta strada dallo storico Accordino, che previde per la prima volta uno scambio di merci senza dazi tra le varie parti del Tirolo e del Vorarlberg.

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Il presidente del Tirolo austriaco, Guenther Platter.

Ha esordito ricordando che la divisione del Tirolo fu “un’incredibile ingiustizia e lo sarà sempre”. Ciò detto, l’alleanza dentro il Tirolo storico è preziosa e può anche fare di più perché l’Europa consente di farlo, Il Covid ha prodotto la chiusura della frontiera al Brennero, non dovrà più succedere! Siamo un modello per l’Unione europea, citato di continuo, e di fatto molti obiettivi sono stati centrati, penso ad esempio all’interconnessione elettrica proprio al Brennero. Come Euregio ci siamo strutturati con uffici sui territori, siamo una realtà viva e continueremo a lavorare insieme.

Stamane, alla ripresa dei lavori assembleari, è stato dato spazio agli ospiti dei territori confinanti.
Harald Sonderegger, presidente del Landtag del Vorarlberg.
“Il Dreier Landtag rappresenta indubbiamente una best practice di valenza europea. Noi da anni abbiamo avviato un percorso analogo con la Conferenza interparlamentare dell’area del lago di Costanza, il cui organismo rappresentativo anche di San Gallo e Liechtenstein si riunisce ogni 6 mesi e produce risoluzioni indirizzate alle nostre Diete ma anche ai Governi nazionali”.

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Denni Dorigo, rappresentante delegato dei tre Comuni ladini di Cortina, Livinallongo e Colle Santa Lucia.
“Anche i nostri territori sono parte del Tirolo storico e la nostra gente vuole fermamente continuare a far valere queste radici culturali. Noi partecipiamo qui come ospiti alla vostra

assise, per dire che il cortinese non vuole più essere terra di confine, bensì nuova porta d’ingresso dell’area Euregio tirolese”.

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