(Fonte: Ufficio stampa Consiglio Pat) – Le esternazioni e il siparietto messo in piedi ieri da un Consigliere provinciale nel corso dei lavori d’aula così come riportato da “Il Dolomiti” meritano da parte della scrivente Commissione provinciale Pari Opportunità almeno un commento.
La natura e il contenuto delle “espressioni” utilizzate sono certo volgari, violente e non rispettose delle cittadine trentine, che pure dai nostri politici e politiche dovrebbero essere rappresentate e rispettate, se non per convincimento personale ed etico, almeno per fini elettorali.
Eppure, non ci sentiamo offese per noi stesse. Pensiamo che chi usa questi toni e questo gergo si offenda da solo. Preoccupa in particolare l’insegnamento e l’esempio che viene tristemente offerto alla collettività, soprattutto alle giovani generazioni.
Preoccupa che argomenti seri e impegnativi come la modifica della nostra legge elettorale provinciale vengano ridotti, in una sede istituzionale e rappresentativa, a luoghi comuni della peggior specie.
E dire che proprio ieri la Commissione provinciale Pari Opportunità aveva emesso un comunicato stampa in cui si augurava che questa volta non si proponesse il quadro desolante mostrato durante le precedenti sedute sul tema e si augurava – e augurava a tutta la collettività – un dibattito trasparente e serio.
A ciàcere, verrebbe da dire, non si fa la politica. O almeno la buona politica
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La Presidente della Cpo
Dott.a Simonetta Fedrizzi
In allegato il comunicato stampa:
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Foto: archivio Consiglio Pat