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CONSIGLIO PAT – V COMMISSIONE: « SCUOLA AI VOTI , SÌ AL DDL MASÈ CHE CANCELLA GLI ÀMBITI TERRITORIALI NELL’ASSUNZIONE DOCENTI, RESPINTO IL TESTO UNIFICATO DEGASPERI-FERRARI SU SOVRINTENDENZA »

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12.11 - lunedì 18 ottobre 2021

Scuola ai voti in V Commissione: sì al ddl Masè che cancella gli ambiti territoriali nell’assunzione dei docenti; respinto il testo unificato Degasperi-Ferrari su governance e Sovrintendenza; no al ddl Coppola per togliere ai privati la gestione di mensa e ricreazione; sospeso d’intesa con l’assessore l’altro ddl Coppola che introduce il referente ambientale.

Un disegno di legge approvato, un altro sospeso e due bocciati: è l’esito della seduta con cui la V Commissione, presieduta da Alessia Ambrosi (FdI) e presente l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti, ha concluso oggi l’esame di quattro provvedimenti proposti per modificare la normativa provinciale sulla scuola del 2006. Respinto con 4 voti a favore della maggioranza e 3 contrari espressi dalle capogruppo del Pd Ferrari e Demagri del Patt insieme a Coppola (Misto-Europa Verde), il testo unificato dei ddl 15 e 24 di Degasperi (Onda Civica) e Ferrari per rivedere la governance degli istituti e per l’indipendenza del Sovrintendente. No anche al ddl 95 di Coppola per togliere ai privati la gestione dell’interscuola (mensa e ricreazione per la consigliera sono da considerare tempi formativi). Sospeso il ddl 92 sempre di Coppola (Misto-Europa Verde) per introdurre la figura di un insegnante (volontario) referente dell’educazione ambientale. Approvato, infine, con alcuni modifiche dell’assessore, il ddl 111 di Masè che elimina il vincolo dell’ambito territoriale per l’assunzione dei docenti.

 

La discussione generale.

Sara Ferrari ha ricordato che dalle audizioni era emersa la sostanziale condivisione del mondo sindacale al ddl. E ha giudicato incongruo il ruolo assunto dalla Sovrintendente scolastica nel rappresentare il parere dell’assessore Bisesti in sua assenza. Per Ferrari questa figura dovrebbe svolgere un ruolo di garanzia ed essere indipendente dalla politica come propone un articolo del testo unificato. Non stupiscono poi, per la consigliera, le resistenze al provvedimento manifestate dall’Associazione nazionale presidi, mentre sorprende l’incapacità dell’organizzazione nel riconoscere che la politica non può e non deve decidere il destino dei dirigenti scolastici. La consigliera ha chiesto il parere dell’assessore sul testo unificato, visto che lei e Degasperi hanno atteso inutilmente per due anni un confronto con la Giunta, mentre sul ddl di Masè, condiviso dall’esecutivo, Bisesti ha presentato degli emendamenti. Filippo Degasperi, che non ha votato non essendo membro della Commissione, si è detto dispiaciuto per il no espresso dalla Giunta e dai suoi portavoce, Sovrintendente e Associazione presidi, che non hanno colto lo spirito costruttivo del testo unificato che eventualmente si sarebbe anche potuto emendare. Ha auspicato che i consiglieri tengano conto dei pareri favorevoli emersi dalle audizioni, anche perché a suo avviso oggi gli insegnanti vanno sollevati da molti carichi burocratici che continuano ad aggravarsi come nel caso delle decisioni sui libri di testo. Compiti del genere andrebbero delegati ad altri per alleggerire il lavoro di tutti.
Lucia Coppola (Misto-Europa Verde) ha preso atto del no al suo ddl sull’interscuola che, ha ribadito, risponde all’esigenza di considerare i tempi della mensa e della ricreazione elementi appartenenti al tempo scuola. Non si capisce avviso perché il compito della sorveglianza debba essere esternalizzato con risparmi minimi e alti costi a carico della scuola. E ciò sia perché un privato esterno non partecipa alla programmazione sia perché crea situazioni potenzialmente pericolose non conoscendo le dinamiche interne alle classi. Il no a questo ddl, quindi, è per Coppola un grave attacco al tempo pieno nella scuola che il Trentino ha portato avanti per soddisfare le esigenze educative dei ragazzi e i bisogni delle famiglie. Sul suo secondo ddl, che propone di riconoscere la figura di un docente-referente dedicato all’educazione ambientale, tematica a suo avviso non assimilabile all’educazione civica, la consigliera ha presentato un emendamento in cui precisa che non si tratta di distaccare un insegnante al quale assegnare quest’incarico ma di prevedere un ruolo volontario a costo zero per la scuola. Si darebbe così avvio ad percorso rispondente alla crescente sensibilità dei ragazzi per la problematica dell’ambiente. Paola Demagri (Patt) ha ringraziato i colleghi che hanno proposto questi ddl per tentare di migliorare la legge 5 del 2006 sulla scuola, perché i cambiamenti intervenuti negli ultimi anni impongono un aggiornamento delle norme. Le audizioni hanno fatto emergere l’esigenza di prestare particolare attenzione all’autonomia, distinguendo quella didattica da quella organizzativa.

 

Gli emendamenti.

Apprezzando l’emendamento di Coppola al ddl sul referente ambientale, l’assessore Bisesti ha chiesto e ottenuto la disponibilità della consigliera ad un confronto prima del passaggio finale in aula. Accogliendo la proposta Coppola ha sospeso l’esame del testo, mentre sull’altro provvedimento della consigliera sull’interscuola l’assessore ha confermato il no della Giunta. Quanto agli emendamenti al ddl 111 di Masè sugli ambiti territoriali, l’assessore ha spiegato che le modifiche da lui proposte al testo vogliono assicurare la stabilizzazione dei docenti di ruolo. Rispondendo a Ferrari l’assessore ha ricordato che il testo unificato da lei firmato con Degasperi non ha rimosso le ragioni della contrarietà della Giunta ai due provvedimenti originari.

 

LE VOTAZIONI DEI 4 DDL.

Respinto il testo unificato Degasperi-Ferrari.

Ferrari, prendendo atto dell’inutilità di tentare ora modifiche al testo unificato, ha preannunciato che ne presenterà per l’aula ed espresso amarezza per la mancanza di confronto e la bocciatura in Commissione senza alcuna motivazione su un tema importante come la scuola. Ha poi chiesto e ottenuto di presentare in aula una relazione di minoranza. Anche Coppola ha espresso dispiacere per il mancato accoglimento del ddl unificato. Demagri ha ribadito l’apprezzamento sul testo e il suo rispetto per il contributo dato dai proponenti. Al termine delle votazioni sui singoli articoli il testo unificato di Degasperi e Ferrari è stato respinto con i 4 no di FdI, Lega e Fassa che hanno prevalso sui 3 sì di Pd, Patt e Coppola (Misto-Europa Verde).

 

No al ddl 92 di Coppola sull’interscuola.

Bocciato con lo stesso numero di voti anche il ddl 92 proposto da Coppola per stralciare la norma che affida a soggetti privati la gestione dei momenti di interscuola (mensa e ricreazione) considerati dalla consigliera parte integrante del tempo scuola.

 

Sì al ddl 111 di Masè sull’eliminazione degli ambiti territoriali.

Approvato, invece, con i 4 voti a favore della maggioranza e 3 di astensione delle minoranze il ddl 111 di Vanessa Masè (La Civica), che cancella dalla normativa sulla scuola trentina il riferimento agli ambiti territoriali per l’assunzione dei docenti. Il dirigente del dipartimento istruzione Roberto Ceccato ha spiegato, su richiesta di Ferrari, il senso degli emendamenti. Tra questi anche la previsione che per garantire stabilità all’offerta formativa si mantenga la possibilità di ampliare il numero dei posti in ruolo. Un altro emendamento dell’assessore, ha aggiunto, prevede che nel momento in cui viene assegnata la sede di titolarità di un docente, questi garantisca la sua permanenza per almeno un triennio. Le modifiche proposte dall’assessore sono state approvate dalla maggioranza e i tre voti di astensione di Pd, Patt e Coppola. Ferrari ha motivato l’astensione perché “per due anni l’assessore aveva la possibilità di eliminare questa norma sugli ambiti territoriali utilizzando una delle leggi finanziarie. Masè ha ricordato che il suo ddl è arrivato ora per rispondere a una precisa richiesta delle organizzazioni sindacali e delle categorie professionali della scuola interessate.

 

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