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CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE: « FUGATTI ILLUSTRA LA MANOVRA IN UN’OTTICA INTEGRATA CON LA LEGGE 7/21 / SCUOLA – SANITÀ – RISORSE AI COMUNI – INVESTIMENTI »

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16.22 - giovedì 8 luglio 2021

Fugatti illustra la manovra in un’ottica integrata con la legge 7/21: scuola, sanità, risorse ai comuni e investimenti le tematiche centrali – Fugatti ha esordito snocciolando una serie di numeri che fotografano la manovra di assestamento: la gestione 2020 ha un risultato di 397,9 milioni di euro con un avanzo di amministrazione di 218 milioni, già in gran parte utilizzato sulla legge 7/2021. Il risultato di esercizio è pari a 273 milioni e lo stato patrimoniale di 7652 milioni, con un saldo cassa di 2762,83 milioni di euro.

Il presidente poi ha illustrato l’assestamento in un’ottica integrata tra quest’ultimo e la legge 7/2021 che ha già permesso di disporre un pacchetto di interventi economici in soccorso alle categorie economiche, che vengono erogati proprio in queste settimane. Le risorse dell’avanzo più le risorse dei pacchetti nazionali sul tema dei sostegni, hanno permesso di mettere in campo 800 milioni di euro sulla citata legge 7, di cui 230 provenivano da misure provinciali, 200 da risorse di debito e 370 da risorse nazionali.

Con la legge in discussione andremo a sommare a quegli 800 milioni altri 197 milioni di euro. Continua nel contempo, ha aggiunto Fugatti, la trattativa con lo Stato per il riconoscimento del debito verso le due province (riserve all’erario trattenute), nel cui contesto abbiamo già ottenuto un primo riconoscimento di 60 milioni, ma l’auspicio è di vederci riconoscere ulteriori risorse entro fine anno. Dei 197 milioni, Fugatti ha precisato che 110 milioni sono imputabili a un minor concorso agli obiettivi di finanza pubblica, 23 milioni derivano da maggiori entrate tributarie, 37 da altre entrate (dividendi e rientri di concessioni di credito) e 27 milioni dalla rimodulazione di spesa in relazione alle tempistiche di realizzazione delle opere. Queste risorse vengono ora messe in campo su diversi ambiti sui quali non si era riusciti ad intervenire con la legge 7.

Ci sono il tema importante delle risorse ai comuni, le tematiche centrali come quella sanitaria e scolastica e ci sono investimenti che riteniamo necessari in questa fase, ha detto il capo del’Esecutivo. Sul capitolo scuola le risorse messe in campo tra questa legge e la legge 7 ammontano a 60 milioni, mentre sul capitolo sanitario la sommatoria è pari a 25 milioni. In questa fase sui due settori citati si investono rispettivamente 12 e 33,5 milioni. Con l’impegno di questa Giunta di finanziare una grande opera all’anno, dopo la variante di Pinzolo e l’allargamento della SS47, con questa manovra mettiamo in campo le risorse per la variante di Canazei. In via generale con le risorse messe a disposizione a debito nei prossimi anni e con le discussioni che si stanno svolgendo a livello europeo sui temi del Pnrr e del Recovery, il tema degli investimenti sarà un tema centrale sul quale servirà sempre più condivisione e attivazione di canali di dialogo costruttivi.

Nello specifico il presidente ha elencato le risorse e i relativi impegni contenuti nell’assestamento, che riportiamo di seguito: 33,5 milioni andranno a finanziamento del servizio sanitario provinciale; per la scuola 12 milioni per supplenze e 4 per gli alunni con bisogni educativi speciali; 18,5 milioni a Trentino Sviluppo; 3 milioni per nuovi progetti di capitalizzazioni per imprese di piccole dimensioni; 2 milioni per progetti di ricerca su idrogeno e intelligenza artificiale; 1,8 per la promozione dei prodotti trentini; 1,6 al settore dell’agricoltura; 23 milioni per partite immobiliari e opere pubbliche (5 per investimenti su strutture scolastiche), 6,5 su strutture sanitarie per applicazione normative antincendi; 6,8 per la manutenzione ordinaria di immobili e strutture provinciali; 5 per interventi di somma urgenza dei comuni; 40 milioni per investimenti dei comuni; 4 milioni per strutture sportive; 5,5 per i bacini montani, 1,6 per i beni culturali, 1 per i rifugi; 1 per la manutenzione delle ciclabili, 4,5 per il noleggio elicotteri, 1 milione per il servizio civile, 1,6 per le attività culturali, 1,3 per il sistema informatico, 1,8 per il referendum sul biologico.

Valeria Placidi, dirigente del Dipartimento Affari istituzionali ha svolto un rapida carrellata delle norme dell’assestamento di cui riportiamo i passaggi salienti. L’articolo 1 è un passaggio molto rilevante, ha detto, perché riguarda il rapporto con la normativa statale che sta intervenendo ed interverrà con evidenti ricadute sulla legislazione vigente. Con questa norma si decide di adeguarsi alle norme statali introducendo una misura acceleratoria che prevede anche il ricorso provvisorio a regolamenti provinciali. Gli articoli artt. 6 e 7 riguardano gli enti locali con gli incrementi di risorse già citati dal presidente, all’articolo 9 si introduce la previsione che la soprintendenza posa essere incardinata anche su una struttura complessa ampliando le possibili soluzioni amministrative per l’ente. L’art 13 anticipa gli interventi statali in materia di contratti pubblici disponendo che quando si interverrà sul caro prezzi ci sarà un automatismo senza un successivo, ulteriore adeguamento: una modalità acceleratoria e di semplificazione nell’adozione dei regolamenti ha osservato Placidi.

Il 18 e il 19 sono gli articoli citati dal presidente sulla scuola, che recano incrementi di spesa per supplenze e studenti con bisogni educativi speciali. Con l’articolo 25 in materia di concessioni e derivazioni a scopo idroelettrico si introducono modifiche concordate a livello statale e volte ad evitare un’impugnativa della legge recentemente approvata: viene garantito il principio dell’autoconsumo e sono prorogate le scadenze fino al 2024, con l’introduzione di un termine mobile nel caso di ulteriori proroghe. L’28 tratta del trasporto sanitario di emergenza ed esplicita che l’affidamento avviene in maniera diretta, il 29 prevede proroga dal 31.12.21 al 31.12.22 dell’affidamento dei servizi socio assistenziali; il 33 prevede contributi straordinari per la patrimonializzazione delle imprese trentine e il 34 proroga le convenzioni con gli enti di garanzia L’art 36 innalza il livello massimo di contribuzione per l’agricoltura attualmente del 50% e introduce un adeguamento alla normativa statale per l’enoturismo. Gli articoli sono complessivamente 45.

Il dirigente generale della Pat Paolo Nicoletti ha illustrato l’architettura del Defp che si colloca in un contesto fortemente mutato e di discontinuità, con una mobilitazione di risorse ancora potenziale che inevitabilmente condiziona la programmazione provinciale a tutti i livelli. Il documento si snoda attraverso tre aree: il contesto economico e sociale, le politiche da adottare e il quadro della finanza. Per la prima sezione la programmazione contiene obiettivi di crescita differenziati in relazione allo sviluppo dello stesso dato dallo Stato e dalla Pat. A livello nazionale in due anni il Trentino ha recuperato la riduzione di Pil e nel 23/24 l’incremento sarebbe di 6 decimi di punti. La seconda sezione ha una premessa generale che individua 4 mega trend i cui effetti impatteranno sulle politiche locali: la digitalizzazione, i cambiamenti demografici, i cambiamenti climatici e la globalizzazione e le catene globali del valore. In questa seconda sezione c’è un box di focalizzazione con le indicazioni più rilevanti sulle politiche in corso e la sostenibilità. Infine la terza area, quella finanziaria, come detto, non può contenere le nuove potenziali risorse che saranno disponibili a livello europeo.

Fugatti ha sottolineato il ruolo centrale che si sta affidando ad Apac (l’Agenzia Provinciale per gli Appalti e Contratti), con l’obiettivo di diminuire i tempi tra la messa a disposizione delle risorse e l’avvio delle opere e la ricaduta locale degli investimenti, legata alla capacità del Trentino di essere concorrenziale. Su questo serve un grande accordo con le imprese, ha commentato.

Intervenendo sul Defp l’assessore Achille Spinelli ha aggiunto che la proiezione economica dimostra che la ripresa c’è e che il contributo delle manovre economiche c’è stato ed è evidente nel fornire un elemento di crescita della nostra economia. Elementi di criticità sono la dinamica della crescita del costo delle materie prime con il fenomeno dello spostamento del valore aggiunto fuori dai nostri confini. Non si sa se questa sia una dinamica temporanea o strutturale, ha notato, naturalmente ci auguriamo che ci sia un ritorno ad una dinamica più equilibrata. In termini turistici ci sono segnali positivi per la stagione estiva, anche se la possibilità dei viaggi all’estero si è vivacizzata rispetto al 2020 a nostro discapito. Il bilancio della Pat comincia ad affrontare un momento di preoccupazione circa la continuità: la crescita prevista e prevedibile ci dona una proiezione robusta ma non sufficiente a coprire i costi delle nostre competenze anche in previsione di allargarle o condurle con maggiore intensità. Si pone dunque il tema di rivedere gli accordi e le posizioni raggiunte dalla Pat. In questa fase si spinge sugli strumenti finanziari, sui fondi in fase di definizione a sostegno della crescita delle imprese, sul fondo immobiliare, sul fondo alberghi molto atteso da parte delle categorie di settore.

Dobbiamo insistere su ricerca ed innovazione mediante una sinergia di risorse nazionali ed europee, stimolando anche la ricerca privata e facilitando i processi di innovazione nel sistema economico. Dobbiamo riposizionarci all’interno delle catene del valore internazionale anche con un nuovo approccio che passa da politiche di incentivazione a specifiche attività di impresa. All’articolo 33 si introduce una nuova politica sulla crescita di dotazione dei mezzi propri delle imprese perché la sottocapitalizzazione ha effetti negativi ai fini dello sviluppo e della presentabilità bancaria delle nostre imprese, in un’ottica di progressivo peggioramento della situazione economica globale. Per le piccole e medie imprese l’ottica non è solo la patrimonializzazione, ma il reimpiego in investimenti innovativi per portare finalmente il nostro tessuto economico più dinamico ad investire. Per l’economia di montagna non solo sostegno alle economie periferiche, ma anche sostegno a particolari servizi nell’ambito cooperativo contrastando lo spopolamento e promuovendo sostenibilità e competitività della zootecnia di montagna e sostegno ai giovani nel settore. Sostegno per le attività turistiche a servizi fruibili 365 giorni all’anno nell’ottica di una combinazione virtuosa e a tal fine servirà anche introdurre percorsi che vanno dalla formazione all’istruzione.

 

Gli spunti dei consiglieri
Ugo Rossi (Azione) ha posto una riflessione sull’evoluzione della finanza provinciale esprimendo una certa preoccupazione. La sterilizzazione delle risorse da parte dello Stato (avvenuta attraverso l’immissione di risorse dirette e una prospettiva di sconti rispetto al risanamento), ha osservato, sono risorse a debito: oggi siamo tutti contenti ma prima o poi ci sarà presentato il conto, ha aggiunto e occorre prevedere e valutare questa possibile evoluzione.

Giorgio Tonini (PD) ha osservato che nel Defp le pagine più importanti sono la tabella di pagina 35 e la pagina 233. Nella prima ci sono finalmente obiettivi numerici e di prospettiva. Noi assumiamo la media nazionale del 4% come dato tendenziale del Trentino, ha detto, una scelta prudenziale che però parte da un dato deludente, ovvero il valore medio della crescita italiana. Quindi l’obiettivo programmatico che la Giunta si pone del 4,4% è un aspetto importante da rilevare, anche se va incrociato con la sostenibilità di medio periodo e con l’aumento strutturale del tasso di crescita del Pil. L’elemento di criticità sul quale le risposte ancora mancano è che questo aumento si può ottenere solo con le riforme strutturali e non con le sole politiche congiunturali.

Il consigliere Alex Marini (5 Stelle) ha aperto una riflessione sul grafico di pagina 11 del Defp che compara l’economia nazionale con quelle delle altre realtà avanzate e che vede il nostro paese collocarsi al di sotto del trend che caratterizza le economie avanzate, anche se è vero che il Trentino si colloca un po’ sopra la media nazionale. Bene l’introduzione del valore programmatico rilevato da Tonini nel Defp, però sarebbe interessante valutarlo anche in comparazione con gli interventi derivanti dal Pnrr e su come questi possano incidere sull’economia. Marini ha rilevato la tenuta del settore manifatturiero, una contrazione della spesa nell’ambito dei servizi alla persona, il colpo subito dal settore del turismo, l’analisi sulla riduzione e l’efficienza dei consumi energetici che si dovrebbe però collegare ad una maggiore efficienza. Per affrontare le sfide globali, infine, sarebbe a suo avviso interessante aiutare le imprese a maturare nuove idee stimolandole a ridefinire al propria attività e sarebbe importante incentivare l’afflusso dei trentini residenti all’estero.
Due domande da parte del consigliere Pietro Degodenz (Upt) sull’impegno di 2 milioni per la ricerca nel settore dell’idrogeno (è già stato individuato il progetto?) e sull’articolo 39 che riguarda la tassa di soggiorno (che non può servire a pagare il funzionamento dell’Apt ma deve garantire servizi offerti agli ospiti).

 

La replica di Fugatti
Il presidente Fugatti ha replicato che il ddl di assestamento è prettamente di natura tecnica. Non è questo il documento con il quale intervenire su riforme strutturali. Quanto al tema delle risorse a debito sollevato da Rossi, il Presidente ha chiarito che il debito provinciale si fa pensando di costruire un percorso di rimborso e sulla tenuta dei conti pubblici c’è una precisa responsabilità, aldilà della necessità di fare investimenti collegata al coraggio di mettere in campo le risorse. Non vedo un problema di sostenibilità finanziaria, ha sintetizzato. Sul tema della programmazione, sollevato da Tonini, ha detto che la stessa si sta facendo sulle informazioni di cui si dispone: non abbiamo certezza sull’ammontare delle risorse del recovery, appena le avremo ci confronteremo. Quanto all’innovazione, organizzazione della pubblica amministrazione e in aprticolare al tema dello smart working, spunti sollevati dallo stesso Tonini, Fugatti ha replicato che in questa fase si è deciso di revocarlo, ma non c’è l’intenzione di abbandonarlo: si sta facendo uno studio sulla produttività e i benefici di questa nuova modalità fermo restando che organizzazione e innovazione della Pat sono aspetti cruciali su cui riporre la massima attenzione.

Spinelli ha ampliato la replica di Fugatti. Rispondendo a Degodenz sul gettito dell’imposta di soggiorno ha chiarito che la norma prevede una quota riservata ad azioni di marketing territoriale e di progetto. Replicando a Filippo Degasperi che in chat ha chiesto un approfondimento sul supporto alla formazione del settore turistico, Nicoletti ha chiarito che la Giunta ha dato un mandato concreto a TSM di attivare competenze specifiche su questo settore a sostegno degli operatori per favorirne la capacità di risposta rispetto a mutate esigenze di mercato. Rossi ha ribadito il rischio che si riempia il bilancio di buoni propositi senza però attivare la capacità di spesa, esprimendo delusione per la dichiarazione di Fugatti sulle riforme strutturali. Fugatti ha ammesso che il tema toccato è certamente rilevante e che si stanno facendo gli sforzi possibili, nella consapevolezza che l’aspetto legislativo non basta: diventa determinante il ruolo dei dipartimenti nella velocizzazione della messa a regime delle opere.

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