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CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA POMERIGGIO: « OK A DUE DDL / CIA (FDI) PER VIETARE IL RILASCIO IN ARIA DI PALLONCINI DI PLASTICA / SPINELLI PER PERFEZIONARE LA NORMA SULLA FONDAZIONE HIT »

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19.28 - mercoledì 9 giugno 2021

La nota presenta la conclusione anticipata dei lavori consiliari in aula (che dovevano finire domani pomeriggio) con l’approvazione degli ultimi due disegni di legge in discussione: di Cia (FdI) che vieta il rilascio in aria di palloncini di plastica per contrastare l’inquinamento; e dell’assessore Spinelli che perfeziona la norma sulla Fondazione Hit, istituisce il riconoscimento “Trentino onorario” e finanzia per tre anni il bonus cultura a sostegno delle famiglie numerose.

Si torna in aula martedì 22 giugno per una sola giornata dedicata a un nuovo disegno di legge urgente della Giunta e all’esame di numerose interrogazioni scritte ancora senza risposta.

Lavori consiliari conclusi in anticipo con l’approvazione di due disegni di legge: di Cia che vieta il rilascio volontario in aria di palloncini di plastica per ridurre l’inquinamento; e della Giunta che corregge l’assetto della Fondazione Hit (Hub Innovazione Trentino), istituisce il riconoscimento “Trentino onorario” e finanzia per tre anni il bonus cultura a sostegno delle famiglie numerose. Superato l’ostruzionismo su questo secondo testo grazie a un accordo con Spinelli raggiunto per la rimozione dell’articolo sulla Sovrintendenza ai beni culturali.

Seduta consiliare conclusa in anticipo oggi pomeriggio rispetto al programma che prevedeva anche tutta la giornata di domani, con l’approvazione degli ultimi due disegni di legge inseriti all’ordine del giorno: il 70 di Cia che vieta il rilascio volontario dei palloncini di plastica nell’aria in modo di ridurre l’inquinamento (22 sì, 4 astenuti tra cui Leonardi di Forza Italia e 4 non partecipanti al voto); e il 97 dell’assessore Spinelli per modificare alcune norme provinciali sulla ricerca (la Fondazione Hit) e la famiglia, inizialmente gravato da più di 100 ordini del giorno e altrettanti emendamenti ostruzionistici delle minoranze e alla fine condiviso quasi all’unanimità (unico voto di astensione di Marini). Motivo dell’intesa: un accordo di Ferrari, Zanella e Coppola con Spinelli reso possibile dal ritiro (e rinvio) dell’articolo più contestato, riguardante la Sovrintendenza dei beni culturali. Si tornerà in aula martedì 22 giugno per un’altra proposta di legge urgente della Giunta e l’esame di molte interrogazioni scritte ancora senza risposta.

 

Palloncini di plastica inquinanti. Sì al secondo ordine del giorno di Marini.

Prima dell’approvazione del ddl di Cia ha ottenuto il via libera dell’aula un ordine del giorno di Alex Marini (Misto-5 Stelle), con dispositivo modificato d’intesa con la Giunta, che impegna in due direzioni: 1. a demandare ai Dipartimenti competenti della Provincia, la valutazione della possibilità di approfondire, nelle modalità ritenute più opportune e in modo congiunto, le ripercussioni legate al disagio psicologico dei bambini e dei ragazzi scaturito dall’emergenza Covid-19 e le relative ricadute nell’ambito scolastico e nei vari contesti di vita dei minori; 2. a rafforzare il ruolo dell’Agnezia di stampa giovanile per trasferire le conoscenze della comunità scientifica a tutti i livelli della popolazione con particolare riferimento agli alunni e agli studenti degli istituti scolastici trentini, e di divulgare l’esito delle buone pratiche ambientali e delle iniziative per un consumo etico avviate nelle scuole trentine.

 

Passa l’emendamento Dalzocchio per sanzionare solo la volontarietà del rilascio.

Con un emendamento di Mara Dalzocchio (Lega) approvato senza presentazione del testo, è stato aggiunto l’aggettivo “volontario” al divieto di rilascio dei palloncini all’interno del territorio provinciale. Questo, ha spiegato poi la capogruppo del Carroccio, per evitare di sanzionare ad esempio i genitori dei bambini a cui sfugga involontariamente di mano (la modifica ha ottenuto 17 sì, 6 voti di astensione e 5 non partecipanti al voto).

 

Dallapiccola: questo ddl è tempo investito male. Polemica con la maggioranza.

Michele Dallapiccola (Patt) ha contestato la discussione dell’argomento, segno per lui che la Giunta ritiene che la crisi derivante dal Covid sia meno preoccupante di questo tema. “Oggi – ha aggiunto – i problemi dei trentini sono i palloncini nel cielo. Quindi il futuro del Trentino è roseo perché il cielo sarà libero dai palloncini di plastica, mentre la discarica di Monclassico si riempirà di rifiuti provenienti da altre località. “Tempo investito male – ha protestato –, perché un tema del genere non merita di impegnare il nostro parlamento. Bastava un emendamento nell’assestamento del bilancio. Ecco perché – ha concluso – non voglio partecipare al voto di questo provvedimento e ha proposto il voto segreto perché anche altri possano liberamente esprimersi in tal modo”.
Luca Guglielmi (Fassa) ha spiegato che lui dava per scontata una larga condivisione del ddl. E ha stigmatizzato la contraddizione tra gli interventi fiume (“da urinatoio”, ha detto) di questa mattina e il fatto che ora si consideri questo ddl una perdita di tempo.
Roberto Paccher (Lega) ha aggiunto che la presunta perdita di tempo per parlare di cose inutili come questa, poteva essere evitata passando subito al voto del ddl formato solo da due articoli.
Dallapiccola ha chiesto la parola avendo considerato offensivo e da “turpiloquio” il termine “urinatoio” utilizzato da Guglielmi nel giudicare il suo intervento di questa mattina.

Guglielmi ha ribattuto di non voler assolutamente chiedere scusa per il termine utilizzato.
Cia ha espresso stupore per il fatto che qualcuno non consideri degno di quest’aula questo argomento. “Chi lo ha detto manca di cultura istituzionale”. “Se avessi presentato un emendamento – ha avvertito – magari qualcuno lo avrebbe considerato un blitz perché non discusso prima in Commissione”. Ha poi chiesto cosa le minoranze abbiano prodotto da portare di molto più importante in aula. Evidentemente – ha detto rivolto a Dallapiccola – lei in quest’aula non ha sottoposto nulla di più significativo”. Per Cia il collega si è espresso in modo irrispettoso nei suoi confronti disprezzando il lavoro da lui svolto.

Luca Zeni (Pd) ha detto che questo non è stato un dibattito inutile. E chiesto a tutti un passo in avanti per cercare di parlare in modo approfondito del tema che si sta discutendo. Certo questa nuova norma provinciale non andrà ad impattare tanto dal punto di vista giuridico perché l’abbandono di rifiuti è già sanzionato nell’ordinamento italiano, tuttavia questo ddl ha un valore pedagogico e per questo – ha preannunciato – il Pd voterà a favore del testo.

Ugo Rossi (Misto – Azione) ha detto che non parteciperà al voto perché questo ddl non affronta la questione dell’inquinamento offrendo un indirizzo complessivo: ci si è concentrati solo su un singolo aspetto. E ha aggiunto di non aver ancora capito se i palloncini in commercio biodegradabili siano meno inquinanti degli altri o no. Nessuno ha risposto a questa domanda ma intanto il Consiglio ha discusso per ore del ddl.

Lorenzo Ossanna (Patt) ha dichiarato la propria astensione su questo ddl.
Ivano Job (Lega) ha annunciato il sì del proprio gruppo al ddl. E ha spiegato che biodegradabile non vuol dire che una cosa “non inquina” ma che inquina molto meno.

Marini (Misto-5 Stelle) ha motivato la propria scelta di non partecipare al voto perché “In Italia si fanno leggi senza analizzarne poi l’impatto”. Questo per Marini è un “ddl bandierina” che non si inserisce in un percorso organico inserito nel Testo unico sull’ambiente, come raccomandato dall’Unione europea.
Alessio Manica (Pd) ha contestato l’emendamento già approvato di Dalzocchio, che a suo avviso non aveva un numero di firme sufficiente per essere ammesso.

Il presidente Kaswalder ha spiegato che le firme presentate erano sufficienti, come ha poi ribadito anche Dalzocchio.
Savoi (Lega) si è detto “allibito” lamentando la perdita di tempo di questa discussione quando questo ddl avrebbe potuto essere già approvato dopo la trattazione prima in Commissione e oggi in Aula.

 

Accordo sul ddl di Spinelli che corregge la legge su Hit, grazie alla rimozione dell’articolo contestato dalle minoranze sulla Sovrintendenza ai beni culturali.

Il Consiglio ha poi discusso e approvato con 29 voti a favore e l’unico voto di astensione di Alex Marini (Misto-5 Stelle) il disegno di legge 97 proposto dall’assessore Spinelli, che modifica le norme di tre leggi provinciali: la legge provinciale sulla ricerca del 2005 nella parte relativa alla Fondazione Hit che era stata disciplinata l’anno scorso con la legge 11 dello stesso assessore; la legge provinciale del 2008 che ha istituito la giornata dell’autonomia e disciplinato i segni distintivi della Provincia autonoma di Trento, per introdurre il riconoscimento di “Trentino onorario”; e la legge provinciale sul benessere familiare del 2011 integrata con il bonus cultura a sostegno delle famiglie più bisognose e numerose.

 

Spinelli: accordo raggiunto con le minoranze con il “passo indietro” sulla Sovrintendenza. Ma preannuncia l’inserimento della norma in un altro ddl.

L’assessore Achille Spinelli ha premesso che il ddl ha soprattutto l’obiettivo di recepire i rilievi della Commissione europea sulle norme relative alla Fondazione Hub Innovation Trentino (Hit). E ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Zanella, Coppola e Ferrari che avevano contestato l’inserimento nel ddl di una norma del tutto estranea alla ricerca che prevedeva, per effetto di un emendamento proposto dal presidente Fugatti e approvato in Commissione, la modifica della legge 1 del 2003 sui beni culturali per far passare la Sovrintendenza dal rango di struttura semplice a quello di struttura complessa. Intervento giudicato irricevibile dalle minoranze e in particolare dalla capogruppo del Pd Sara Ferrari che non aveva partecipato al voto in Commissione. Ora, ha spiegato Spinelli, la Giunta ha fatto “un passo indietro” presentando un emendamento dello stesso Fugatti abrogativo dell’articolo contestato ed eliminando in tal modo la norma considerata “intrusa” rispetto al tema dominante nel ddl che è la ricerca. Tuttavia – ha aggiunto – questa modifica entrerà prossimamente in un altro disegno di legge. L’accordo – ha auspicato l’assessore – permette di proseguire rapidamente l’esame del testo in aula”. Spinelli ha poi letto la relazione illustrativa del provvedimento che mantiene nella parte finale l’istituzione del riconoscimento “Trentino onorario” da assegnare a cittadini italiani o stranieri o ad associazioni ed enti per la loro esperienza e conclamata competenza in un determinato campo del sapere o in relazione a meriti per iniziative, interventi o per altre motivazioni rilevanti in favore del territorio o tali da comportare la promozione dell’immagine del Trentino in ambito nazionale o internazionale nei settori d’interesse provinciale. Spinelli ha ringraziato Sara Ferrari ricordando che Hit era nata anni fa da una sua iniziativa. Ora – ha concluso – la strada imboccata è stata corretta con questo ddl e ne consoliderà il percorso.

Ferrari: sistemata Hit e via la norma sulla Sovrintendenza, via libera alla legge.

Sara Ferrari (Pd) ha ringraziato a sua volta l’assessore. E ha aggiunto di aver avvisato a suo tempo l’assessore Spinelli che su Hit la legge da lui voluta per sottoporre la Fondazione al controllo della Provincia sarebbe stata contestata dalla Commissione europea. “Hit – ha ricordato – è nato come consorzio che nelle sue intenzioni doveva essere una struttura snella per diventare anello di congiunzione tra mercato e imprese con un compito di diffusione della conoscenza. Per questo doveva essere un soggetto lontano dalla struttura pubblica provinciale nonostante il finanziamento della Provincia. Invece – ha spiegato Ferrari – la legge di Spinelli rendeva Hit un ente strumentale della Provincia creando una struttura troppo rigida e inquadrata nel sistema pubblico per avere la libertà di lavorare a servizio della ricerca e dell’innovazione. Il rilievo della Commissione europea ha chiesto appunto di dare ad Hit una natura diversa”. Il Mef, gha proseguito Ferrari, si è è invece concentrato sulla composizione del cda di Hit. Tornando al ddl, per Ferrari Hit era l’unico tema che giustificava la procedura d’urgenza richiesta per l’esame del provvedimento. Tutto il resto non centrava nulla e anzi strideva con il tema dela ricerca. La capogruppo del Pd ha però salvato il “bonus cultura” disciplinato nella parte finale del ddl, che pur non centrando nulla con la ricerca le minoranze hanno giudicato importante da approvare con urgenza per ragioni tecniche: si tratta infatti di assicurare un sostegno alle famiglie bisognose e numerose che è stato finora applicato solo in chiave sperimentale ma avendo avuto un ottimo successo va inserito organicamente nella legge provinciale sul benessere familiare. Diverso era il caso dell’emendamento del presidente Fugatti e approvato in Commissione sulla Sovrintendenza ai beni culturali della Provincia. Iniziativa giudicata “provocatoria” da Ferrari perché priva di urgenza ed estranea al tema del ddl. “L’assessore Bisesti – ha osservato – sta riorganizzando il settore cultura a colpi di delibere e in modo pesante senza parlarne in Commissione. Riorganizzazione che istituisce anche un ufficio la cui guida è stata assegnata al capo di gabinetto dell’assessore. Non è chiaro per Ferrari quale sia il disegno di questa riorganizzazione. Ci si limita a dire che le Sovrintendenze da strutture semplici diventano strutture complesse senza nulla spiegare sull’idea futura del comparto. Bene quindi, per Ferrari, l’emendamento del presidente soppressivo dell’articolo. “L’ostruzionismo – ha concluso la consigliera – è stato messo in atto da me e dalle minoranze per una questione è di metodo: si trattava di evitare di creare un precedente permettendo che nel prosieguo della legislatura si possa procedere in questo modo disomogeneo. La consigliera ha infine annunciato il ritiro dei suoi emendamenti tranne uno.

Zanella rivendica il risultato della presenza minima di 2 donne nel cda di Hit.

Paolo Zanella (Futura) ha ricordato di aver presentato più di 100 emendamenti ostruzionistici (dei quali ha poi annunciato il ritiro visto l’accordo raggiunto con l’assessore) per stoppare un ddl omnibus che comprendeva anche i temi del Trentino onorario della Sovrintendenza. “In un ddl – ha spiegato – si può essere d’accordo su due temi e contrari agli altri due di altra natura: il problema è poi se votare a favore o contro l’intero provvedimento. Per questo le minoranze avevano chiesto i tempi non contingentati su questo testo. Zanella ha ricordato che con i suoi ordini del giorno proponeva di assegnare il riconoscimento di Trentino onorario a 32 trentine, tra le quali Ora e Veglia e la Toldina, Chiara Lubich e Maria de Unterrichter Jervolino. Quanto alla trasformazione della Sovrintendenza da struttura semplice a struttura complessa, per Zanella questi atti riorganizzativi fanno pensare ad una incorporazione della Sovrintendenza all’interno dell’Unità da cui dipendono anche le attività culturali. “Non so se chi propone le attività culturali che implicano l’utilizzo di beni debba utilizzare se stesso per poterlo fare perché si prospetta un conflitto”. Infine Zanella ha spiegato che l’emendamento da lui presentato fuori termine riguarda il cda di Hit perché il genere meno rappresentato abbia almeno due persone all’interno del cda formato da 5. Questo a garanzia di un bilanciamento di genere. Zanella ha ringraziato l’assessore per aver accolto questo emendamento.

Coppola: bene l’accordo.

Lucia Coppola (Misto-Europa Verde), nel ritirare tutti i suoi ordini del giorno ostruzionistici, ha espresso soddisfazione per il confronto e l’accordo raggiunto tra l’assessore Spinelli, Ferrari e Zanella avendo condiviso il “no” alla forma “omnibus” del ddl originario. E ha apprezzato in particolare l’accoglimento dell’emendamento di Zanella su Hit che prevede almeno 2 donne su 5 componenti nel cda di Hit. Sul riconoscimento “Trentino onorario” si tratta per Coppola di capire se vi sia davvero bisogno di una nuova onoreficenza. Quanto alla Sovrintendenza ha detto di non aver compreso cosa stava dietro questa scelta. Bene a suo avviso la parte del ddl sul sostegno alle famiglie per andare incontro alle difficoltà economiche soprattutto dei nuclei numerosi perché i figli possano intraprendere percorsi culturali.

Rossi: vedremo come andrà Hit ma attenzione al troppo controllo pubblico.

Ugo Rossi (Misto-Azione) ha criticato la scelta di ricondurre Hit sotto il cappello del controllo diretto della Provincia. Qui – ha osservato – siamo a un Soviet ancora più spinto rispetto a quello attribuito all’ex presidente Dellai. Qui si sceglie di voler controllare tutto attraverso la Provincia, ma così si rischia di non controllare nulla. Anche perché per poter controllare serve una classe dirigente. Ha poi chiesto all’assessore Spinelli di fornire alcuni numeri su Hit per capire, ad esempio, di quanto personale disponga. Sul Trentino onorario Rossi ha sollecitato a valorizzare meglio la Giornata annualmente dedicata all’autonomia trentina coinvolgendo la comunità. L’altra Giornata annuale istituita per legge che andrebbe “più onorata” è quella della memoria dei caduti trentini e delle vittime trentine della Prima Guerra Mondiale.

Marini propone di riconoscere Padre Kino come primo Trentino onorario.

Alex Marini (Misto-5 Stelle) ha suggerito di assegnare a Eusebio Chini, Padre Kino, il primo titolo di Trentino onorario. E per quanto riguarda il cda Marini ha lamentato che le modifiche avvengono sempre in modo disorganico, come nel caso dell’Opera universitaria e ora di Hit. Manca a suo avviso un’analisi sui cda per capire poi in quale direzione andare quando si rivede l’assetto di un board.

La replica: verificheremo gli effetti del nuovo Hit uscito da questa legge.

L’assessore Spinelli nella sua replica ha ringraziato i consiglieri di minoranza per l’accordo raggiunto, sottolineando che la situazione di Hit è bloccata perché si era on attesa di completare il processo di revisione organizzativa per la rifinitura finale di questa riforma. Non vi sono ancora i risultati della nuova Hit che arriveranno una volta applicato questo provvedimento. I portali dedicati già oggi da questa struttura alla divulgazione delle attività svolte, si vedrà che sono nel solco di quella impostata in precedenza e orientati al potenziamento dell’impatto del trasferimento tecnologico dal sistema della ricerca a quello produttivo. Ha chiesto quindi di rinviare una valutazione di Hit a quando sarà possibile misurare gli effetti che questa riorganizzazione produrrà sull’attività della Fondazione.
Il Consiglio è poi passato all’esame degli 8 articoli del ddl e dei pochi emendamenti rimasti, approvando rapidamente le norme con l’unico voto di astensione di Marini. Approvato all’unanimità l’emendamento di Zanella sulla composizione del cda di Hit e abrogato l’articolo 4 sulla Sovrintendenza. Sull’articolo 6 oltre a Marini si è astenuto anche Degasperi (Onda Civica Trentino).

 

Dichiarazioni di voto.

Pietro De Godenz (UpT) ha giudicato opportuno l’accordo tra assessore e minoranze e si è detto soddisfatto dell’articolo 6 partito da una sua proposta che risale alla scorsa legislatura per aiutare con i fondi degli ex vitalizi i voucher cultura partendo dalle scuole musicali. Essere riusciti ad inserire questo tema in una legge provinciale e con carattere di urgenza per aiutare soprattutto le famiglie bisognose e numerose: si tratta di 900 nuclei che saranno sostenuti per tre anni. Un profgetto – ha auspicato – che spero sia sostenuto per molti altri anni.

Sara Ferrari ha spiegato il sì al ddl per ragioni di metodo e di merito. Di metodo perché si è riconosciuto come chiesto che nel futuro si opererà che in un ddl saranno inseriti temi estranei solo per ragioni di urgenza. Nel merito le modifiche inserite chiariscono megliio la natura di Hit e perché inseriscono il Bonus cultura in modo organico nella legge sulla famiglia.

Zanella ha dichiarato il proprio voto favorevole alla luce dell’accordo raggiunto soprattutto per l’inserimento di almeno due donne nel cda di Hit, visto che nelle discipline tecnologiche e scientifiche le ragazze e le donne faticano di più ad accedere ai vertici di istituti preposti alla messa a terra della ricerca come questo.

Esauriti i lavori in anticipo di un giorno il presidente Kaswalder ha chiuso la sessione. Si torna in aula martedì 22 giugno con un nuovo disegno di legge urgente della Giunta e la discussione di molte interrogazioni scritte che non hanno ancora ottenuto risposta.

 

 

 

 

 

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