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CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI * SEDUTA 5/7: « ILLUSTRATO DAL PRESIDENTE FUGATTI L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO PAT »

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20.16 - mercoledì 5 luglio 2023

Mercoledì 5 luglio 2023. Illustrato al CAL l’assestamento di bilancio provinciale. È stato illustrato al Consiglio delle autonomie locali dal Presidente della Provincia Maurizio Fugatti, il contenuto dell’assestamento di bilancio provinciale, e del bilancio 2024-2026, anticipato rispetto all’ordinaria tempistica in ragione della prossima scadenza elettorale.
Un provvedimento che segue di poche settimane l’approvazione della legge provinciale n. 4, con cui è stato anticipatamente applicato l’avanzo di amministrazione della Provincia.

La manovra provinciale si colloca in un contesto di previsioni di minor crescita, per il sistema economico trentino, rispetto all’anno in corso, influenzata dall’andamento macroeconomico europeo, caratterizzata dalla presenza di un importante fenomeno inflattivo. L’andamento dell’economia trentina, nell’anno in corso e nelle previsioni per il 2024, risulta comunque più favorevole rispetto a quello nazionale, anche grazie all’impatto delle politiche di investimento sostenute dal sistema pubblico locale e dal PNRR.

Gli interventi previsti dall’assestamento di bilancio prevedono, tra l’altro, una attenzione particolare alle famiglie, attraverso la messa a regime di contributi per la nascita del terzo figlio e la previsione di interventi, complementari a quelli già esistenti, per sostenere gli oneri a carico delle famiglie per l’accesso agli asili nido. Viene confermata l’attuale politica fiscale a favore delle imprese, mantenendo invariate le aliquote IRAP e sostenendo ulteriori interventi a sostegno della ricerca e del settore degli impianti a fune. Oltre due milioni di euro sono ulteriormente apprestati per il sostegno agli esercizi commerciali multiservizi. Il quadro degli interventi a favore degli Enti locali è, invece, in corso di definizione, nell’ambito della trattativa in corso sull’integrazione al Protocollo di finanza locale. Sono previste, inoltre, ingenti risorse, aggiuntive ai 35 milioni già stanziati con la legge n. 4/2023, per fronteggiare il rinnovo del contratto del pubblico impiego per il comparto Autonomie locali.

Per l’illustrazione delle norme dedicate alla riforma del servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani, contenute nell’assestamento, è intervenuto anche il Vicepresidente Mario Tonina. Si tratta – secondo l’esposizione del Vicepresidente – di un passaggio ulteriore nel percorso di riorganizzazione, già avviato con l’approvazione del quinto aggiornamento al Piano provinciale di gestione dei rifiuti e con la presentazione dell’addendum relativo alla fase di chiusura del ciclo, che sarà portato a compimento soltanto qualora condiviso, nei suoi contenuti, dal Consiglio delle autonomie locali.
La riforma proposta prevede la costituzione di un ambito unico provinciale per la gestione integrata di tutte le fasi di gestione del rifiuto, attraverso la costituzione di un ente di governo d’ambito, costituito da comuni, dalle comunità e dalla Provincia, in forma consortile o con altra forma prevista dall’ordinamento per la gestione associata di funzioni, attraverso apposita convenzione.
L’obiettivo è quello di costruire una governance che, continuando a valorizzare il ruolo degli enti locali e le diverse caratteristiche locali, consenta tuttavia di realizzare sinergie ed economie di scala.

A valle di un periodo transitorio della durata di cinque anni, finalizzato ad una ricognizione dell’impiantistica esistente ed all’analisi del fabbisogno relativo al servizio ed alle caratteristiche dei sistemi di raccolta, l’ente di governo provvederà allo svolgimento del servizio, subentrando in tutti i rapporti in essere con gli attuali gestori.

A fronte delle prime osservazioni formulate dalla Giunta del CAL e dai soggetti gestori, l’Assessore ha peraltro assunto l’impegno – attraverso opportuni emendamenti al testo già depositato presso il Consiglio provinciale – a introdurre espressamente la possibilità di costituire sub- ambiti, secondo le valutazioni che saranno condivise in sede di definizione della convenzione. Per garantire che il modello di governance sia declinato nel rispetto delle prerogative degli enti locali, sarà, inoltre, previsto che la convenzione istitutiva sia definita d’intesa fra la Provincia ed il Consiglio delle autonomie locali. Verrà meno, inoltre, l’espresso richiamo all’ipotesi del commissariamento dei comuni che dovessero, eventualmente, omettere di aderire all’EGATO, valorizzando invece la ricerca della condivisione fra tutti gli attori del sistema.

Fra gli ulteriori contenuti normativi del disegno di legge, vengono in evidenza, in relazione alle competenze dei comuni, le disposizioni adottate a seguito dell’adozione del nuovo codice dei contratti pubblici, nell’ottica di maggiore coordinamento e rinvio alla fonte statale negli ambiti in cui non sussiste una competenza a normare in via autonoma la fattispecie. Nuove norme vengono adottare per ampliare le facoltà assunzionali di segretari comunali, presso le comunità ed i comuni con meno di 1.000 abitanti. Viene rivista la disciplina dei beni di uso civico, per consentire e regolare il ricorso alla forma di gestione privatistica, prevista dalla normativa nazionale.

Adeguamenti normativi vengono promossi anche in riferimento alla legge provinciale sulle politiche sociali, per adeguare la disciplina degli affidamenti alla nuova disciplina del terzo settore, ed alla normativa in merito all’edilizia residenziale pubblica, per prorogare ulteriormente il termine finale delle convenzioni per la gestione da parte di ITEA del patrimonio degli enti locali, e per introdurre l’istituto dell’autorecupero degli alloggi pubblici, da parte dei futuri assegnatari, onde superare la problematica dei ritardi nel ripristino degli appartamenti di risulta. Si tratta di una manovra che chiude un quinquennio certamente costellato da molte emergenze – ha commentato il Vicepresidente Michele Cereghini – nel quale i comuni si sono trovati ad amministrare in condizioni di scarsità di risorse, ed impossibilità di effettuare una programmazione che traguardi il singolo anno, o addirittura il semestre.

L’auspicio è che, per il futuro, possa essere ripristinata una politica finanziaria a favore dei comuni di più ampio respiro, che consenta di impostare gli investimenti necessari per le comunità locali. Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco di Pergine Valsugana, Roberto Oss Emer, per la volontà, espressa dal Vicepresidente Tonina, di accogliere le osservazioni dei comuni in merito alla riforma della gestione integrata dei rifiuti. Ha, altresì, colto l’occasione per ribadire la necessità di recuperare adeguate risorse per fare fronte alle esigenze collegate all’edilizia scolastica. Il Sindaco di Luserna, Gianni Nicolussi Zaiga, ha commentato la norma che consentirà ai comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti di assumere un segretario in convenzione con enti nelle medesime condizioni, osservando che la stessa, pur ampliando le facoltà dei piccoli comuni di dotarsi di un adeguato apparato amministrativo, non consentirà di risolvere ogni criticità, in quanto presuppone la capacità di individuare un comune sufficientemente vicino con cui convenzionarsi e formulare una proposta d’impiego che possa essere considerata appetibile dai pochi soggetti abilitati alla funzione segretarile, presenti sul mercato del lavoro.

Altre sollecitazioni sono pervenute dai sindaci di Besenello, Cristian Comperini, e di Campodenno, Daniele Biada, in merito all’esigenza di rivedere, da un lato, i criteri di definizione delle rette di degenza in RSA e, dall’altro, il meccanismo dell’accollo, in capo ai comuni, delle rette di degenza per i residenti in condizione di indigenza.

In conclusione, il Presidente Fugatti ha voluto ringraziare il Consiglio delle autonomie locali, e più in generale il sistema dei comuni, per la leale collaborazione prestata nei confronti della Giunta provinciale, nel corso della legislatura che si sta concludendo. In questi cinque anni – ha osservato Fugatti – ho potuto toccare con mano la centralità e la delicatezza del ruolo esercitato dai sindaci, sempre in prima linea per la salvaguardia degli interessi delle nostre comunità locali.

Il Vicepresidente Cereghini ha ringraziato, a sua volta, a nome dell’aula e del Presidente Gianmoena – oggi assente – per l’apertura al confronto e l’attenzione dimostrata nei confronti dei comuni dal Presidente Fugatti, nell’arco di questa legislatura.
Prosegue la contrattazione sul Protocollo di finanza locale. I lavori del Consiglio sono poi proseguiti, alla presenza dell’Assessore agli Enti locali Mattia Gottardi, il dibattito sull’Aggiornamento del Protocollo di finanza locale 2023, e sul Protocollo “tecnico” apprestato per l’anno 2024. Il Consiglio delle autonomie locali si riunirà, ulteriormente, nel corso della settimana, per l’espressione dei propri orientamenti in merito all’assestamento provinciale, e per l’approvazione del Protocollo di finanza locale.

In chiusura di discussione, anche l’Assessore Gottardi ha voluto portare il proprio saluto al Consiglio delle autonomie locali. Sono stati anni non facili per le dinamiche di finanza locale – ha osservato l’Assessore – non tanto in termini di entità delle risorse stanziate dalla Provincia, di cui è stata assicurata la sostanziale invarianza, ma rispetto alla difficoltà di assicurare una programmazione di lungo periodo. Riconosco la franchezza e la lealtà che mi è stata riservata nei rapporti con il CAL. È stata per me una bella esperienza quella di passare dal ruolo di sindaco a quello di assessore provinciale, potendo lavorare con soddisfazione in questo nuovo ruolo. Abbiamo affrontato, in questi anni, passaggi importanti, sia di natura tecnica che politica, anche grazie al supporto delle strutture della Provincia e del Consorzio dei Comuni Trentin

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