Lo avevamo promesso e abbiamo raggiunto il risultato. Il disegno di legge della consigliera Masè che aboliva la doppia preferenza di genere è stato sospeso grazie alla resistenza di Futura, PD, Verdi e M5S.
Più di 600 odg e quasi 1500 emendamenti come unico strumento a disposizione delle minoranze per difendere strenuamente una legge giusta, che garantisce la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche pubbliche provinciali.
La doppia preferenza di genere è stata approvata nel dicembre del 2017 grazie a un lavoro bipartisan delle consigliere provinciali, sostenuto da una massiccia raccolta firme del Comitato Non ultimi e altre numerose associazioni di donne e uomini e dalla condivisione delle parti sociali. Questa norma ha introdotto, anche in Trentino, un sistema elettorale che supera il concetto delle “quote” e garantisce la rappresentanza di donne e uomini.
La proposta della consigliera Masè ci avrebbe riportati indietro con tre preferenze, di cui una su tre diversa, negando la parità. Non lo abbiamo permesso.
Vigileremo e continueremo la nostra azione politica per garantire sempre il principio di equità sostanziale tra donne e uomini, nella vita di tutti i giorni e nelle istituzioni.
È una questione di democrazia e di osservanza dei dettami costituzionali.
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Paolo Zanella – Futura
Sara Ferrari- PD del Trentino
Lucia Coppola – Europa Verde
Alex Marini – Movimento 5 Stelle