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COMUNITÀ ALTO GARDA E LEDRO (TN) * INCONTRO CON FUGATTI: « FOCUS SU TERRITORIO – ITEA – SANITÀ – CARNIVORI »

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16.42 - giovedì 3 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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TERRITORIO, ITEA, SANITÀ, CARNIVORI TEMI DELL’ INCONTRO FUGATTI – COMUNITÀ ALTO GARDA E LEDRO
Mimiola e Comitato esecutivo sollecitano interventi mirati a favore popolazione locale.

Si è parlato anche di Itea, aree agricole, sanità e polo sanitario, alloggi turistici e grandi carnivori nell’incontro a Riva del Garda tra il presidente Claudio Mimiola affiancato dal comitato esecutivo della Comunità Alto Garda e Ledro e il presidente del Trentino Maurizio Fugatti con l’assessore Mario Tonina e i tecnici provinciali.

Nella prima parte dell’appuntamento l’attenzione si è incentrata sulle grandi e piccole opere pubbliche in corso di realizzazione nel territorio della Comunità. Tra le prime il collegamento Loppio – Busa, la Ciclovia del Garda con le opere collaterali e alla totale bonifica della discarica alla Maza dove si stanno movimentando 1,1 milioni di metri cubi di storici rifiuti con una operazione industriale che punta alla loro differenziazione per un corretto smaltimento con grazie ad un investimento di 26 milioni di euro. Una operazione destinata ad allungare da un lato i tempi inizialmente previsti per il collegamento Loppio – Busa ma contestualmente tesa a risolvere una annosa questione, come ha chiarito Fugatti. Con accenni alla variante di Molina a Ledro e della nuova ciclo pedonale sempre a Ledro.

Tra le seconde l’accesso alla zona artigianale di Tiarno, la rotatoria a Nago (inizio lavori previsto a settembre), lo svincolo al lago di Tenno, con opere – ha chiarito Tonina, a difesa e beneficio non solo dell’arteria stradale ma anche degli edifici esistenti.

Nella seconda parte dell’appuntamento sono stati i rappresentanti locali a sottoporre al Presidente della Provincia alcuni temi scottanti per la comunità dell’Alto Garda e Ledro. In apertura il presidente Claudio Mimiola ha ringraziato Fugatti e Tonina per la loro significativa presenza istituzionale e per il costante contatto con il territori garantito in questi anni dalla giunta provinciale. Il 10 agosto sarà a Riva del Garda l’assessore alla Sanità Stefania Segnana.

Ha quindi sollevato il tema dei grandi carnivori. “Non chiediamo interventi legati ad aspetti emozionali – ha detto rivolgendosi a Fugatti – ma un monitoraggio serio della situazione per poter prendere provvedimenti adeguati. Oggi questo problema è particolarmente sentito dalla nostra popolazione. Non solo da chi frequenta i boschi ma anche da chi vive nei centri abitati che si è trovato l’orso sotto casa. Non riguarda solo l’orso ma anche i lupi”. In apertura il presidente ha messo sul tavolo i grandi temi del territorio: Ferrovia, PCT con l’azione di coordinamento delle opere sovracomunali, la ciclovia, i finanziamenti al mondo del sociale. Ha quindi focalizzato l’attenzione sulla difesa delle aree agricole e sulla loro valorizzazione, puntando sul recupero del patrimonio immobiliare esistente, evitando ulteriore consumo del territorio. Su questo aspetto Tonina ha ricordato come a livello provinciale su punti proprio sul riuso degli edifici, in particolare nei piccoli centri abitati.

Tiziana Betta ha quindi sollevato il problema alloggi Itea. “Nella Busa abbiamo tante case chiuse tra Arco, Riva del Garda e i vari centri del territorio. In sinergia con Itea negli ultimi mesi siamo riusciti ad assegnare un numero significativo di alloggi – ha chiarito – ma se riuscissimo ad intervenire sugli altri 84 alloggi che necessitano di interventi di miglioria riusciremo a dare una risposta importante ai casi più urgenti e problematici. Sarebbe una vera e propria boccata di ossigeno verso la soluzione di un problema che colpisce le fasce più deboli – ha aggiunto -. Per questo chiedo che nella prossima legislatura si introduca un piccolo dogma: una infrastruttura in meno e una attenzione al sociale in più. Mi preme sottolineare come la sensibilità degli uffici di Itea ci abbia permesso di trovare soluzione a due situazioni che aspettavano da anni di essere risolte, in quanto c’era bisogno di porre molta attenzione alle caratteristiche dell’alloggio affinché fosse idoneo”.

Fugatti ha ricordato che “la carenza abitativa esplosa negli ultimi due anni ha messo in difficoltà il nostro sistema abituato ad altri ritmi di necessità abitativa. Nel momento in cui è arrivata questa situazione straordinaria, oltretutto legata anche agli investimenti che Itea sta facendo sul Bonus del 110% e PNRR – ha aggiunto – ci sono state delle difficoltà. Itea sta aumentando il numero degli appartamenti sfitti ristrutturati e messi a disposizione come risposta ad una domanda elevata (salita da 300 a circa 450 appartamenti annui – ndr). Questo è un tema da affrontare nel medio periodo, anche da chi governerà nella prossima legislatura”.

Betta ha quindi enfatizzato “la sinergia esistente con gli uffici di Itea che ha consentito recentemente di trovare soluzione ad un paio di situazioni particolari in graduatoria, che aspettavano da anni di essere risolte, in quanto c’era bisogno di porre molta attenzione alle caratteristiche degli alloggi affinché risultassero idonei alle esigenze degli assegnatari”.

Circa la disponibilità di alloggi pubblici il presidente Mimiola ha avanzato la proposta che la stessa Comunità, d’intesa con Itea, possa intervenire per finanziare ed appaltare i lavori relativi a semplici ristrutturazione delle abitazione oggi sfitte, accelerando la loro messa a disposizione.

Betta ha sollecitato l’obbligo di controllo annuo da parte dei Comuni sulla gestione di almeno il 10% degli appartamenti ad affitto turistico. “Oggi siamo a zero – ha ricordato – ed abbiamo persone che vivono in case disabitate e non si tratta di persone che vengono da fuori ma del nostro territorio. Il tema sociale rischia di farci esplodere”.

Ezio Tarolli ha posto l’accento sul tema sanità. “Dobbiamo puntare decisamente su questa risorsa – ha chiarito -. Il Trentino deve essere ai vertici nazionali per divenire attrattivo. La sanità è il nostro benessere del domani”. Ha poi sollecitato una collaborazione con Trento per la piena gestione e operatività dei varchi elettronici sulle strade della Busa. Si è infine soffermato sulla necessità di dare vita ad una piena sinergia tra il lavoro di armonizzazione legato al futuro della fascia lago -– al centro del recente incontro con le amministrazioni di Arco e Nago Torbole collegato al PCT- e la nascente ciclovia. Altro tema è quello relativo al by pass di Torbole, di cui ipotizza la partenza al Cretaccio e l’uscita sulla Gardesana all’altezza del Circolo vela Torbole. Ponale arteria connessa alla ciclovia anche dal punto di vista gestionale da parte della Provincia.

Lino Fruner ha proposto la nascita di un Polo sanitario con il trasferimento e il raggruppamento ad Arco degli uffici locali dell’Azienda sanitaria. “L’intento è di liberare un intero piano del Palazzo sede della Comunità e garantire così maggiore spazio e operatività ai nostri uffici e la nuova sede della Polizia Locale, grazie alla disponibilità dell’intero piano terra”.

Sul tema sanità, per il presidente Fugatti ha ricordato come “fino a qualche mese fa su tante liste d’attesa avevamo delle problematiche ma oggi in molti settori specialistici sono risolte. Permangono criticità sulle risonanze magnetiche e sulle Tac perché non vi è il personale infermieristico specialistico necessario. Però il malato trentino che entra nella nostra sanità e si fa curare ne esce soddisfatto. Di questo va reso merito al nostro personale sanitario e a tutte le nostre strutture sanitarie”. Ha quindi aggiunto “Il Trentino medio si lamenta della situazione e chiede cosa può fare l’Autonomia? L’autonomia sostanzialmente può fare poco se non trova medici e infermieri. Non li può costruire ma ricordo come grazie all’autonomia abbiamo voluto e istituito la facoltà di medicina. Oggi siamo al terzo anno con 60 iscritti e 40 di questi sono trentini o altoatesini. Il prossimo anno gli iscritti saliranno a 70. Quando questi studenti avranno finito il loro percorso con le scuole di specializzazione l’auspicio è che possano rimanere in Trentino. Allora cominceremo a guardare al futuro con maggiore ottimismo. Poi non dimentichiamo il bando per gli infermieri che ha raccolto 400 adesioni. È un periodo difficile ma non dobbiamo continuamente criticare il sistema: ci sono donne e uomini che quotidianamente stanno facendo di tutto per la salute della Comunità trentina. E a loro dobbiamo dire grazie”.

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