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COMUNE TRENTO * FESTA POLIZIA LOCALE 2022: SINDACO IANESELLI, « SIETE DECISIVI NELL’ORGANIZZAZIONE DI UN CONCERTO, CHE PORTERÀ IN CITTÀ 120 MILA SPETTATORI »

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11.20 - venerdì 29 aprile 2022

Festa della polizia locale 2022. 221 anni dalla fondazione del Corpo.

Intervento del sindaco Franco Ianeselli.

Saluto la sindaca di Aldeno Alida Cramerotti che oggi ci ospita, tutte le autorità presenti, i primi cittadini di Cimone e Garniga, il comandante, il vice comandante e tutti gli agenti della polizia locale

Per la prima volta celebriamo la festa del Corpo della polizia locale al di fuori dei confini comunali, nel territorio di Aldeno, che con Cimone e Garniga fa parte della gestione associata dal gennaio 2006. Si tratta dunque di una festa che sottolinea la valenza del vostro lavoro, che è sovracomunale non solo perché si estende oltre Trento ma anche perché regola e gestisce l’afflusso quotidiano delle decine di migliaia di pendolari che gravitano sul capoluogo.

Veniamo da un anno intenso: i mesi che abbiamo alle spalle sono stati quelli della ripartenza, delle riaperture progressive, della convivenza con una pandemia che è diventata la nuova normalità. L’Amministrazione comunale ha accompagnato questa transizione con iniziative e provvedimenti che molto spesso vi hanno visto in prima linea, a controllare, organizzare, informare e, quando necessario, a reprimere l’illegalità.

Traffico, sicurezza, movida, grandi eventi, controlli sanitari, vigilanza ambientale, logistica e presidio dei mercati: gli ambiti della vostra attività sono sempre più numerosi e sono tutti strategici, tutti fondamentali per la vivibilità urbana. Non a caso, quando mi scrivono, i cittadini invocano spesso la presenza di un agente di polizia locale, che è visto come il soggetto capace di risolvere i problemi, di dirimere anche le questioni più ostiche riguardanti non solo la circolazione stradale, ma anche la convivenza e quell’area grigia che va sotto il nome di “disordine urbano”.

Al Corpo di polizia locale Trento Monte Bondone va riconosciuto di aver cercato sempre di dare risposta alle esigenze dei cittadini e di aver interpretato il proprio ruolo in modo dinamico, cambiando all’occorrenza organizzazione e orari, inventando nuovi servizi, rimodulando ruoli e compiti sui bisogni e sulle urgenze del momento.

Pensiamo solo alla pandemia, che vi ha visto operare per conto dello Stato nei controlli e nelle interpretazioni di decreti non sempre di facile comprensione anche per gli addetti ai lavori. Poi, sempre considerando il lato straordinario del vostro lavoro, credo si debba sottolineare l’impegno e la pressione a cui siete sottoposti in occasione dei grandi eventi, che a Trento sono tutt’altro che eccezionali.

L’estate scorsa, in tempi strettissimi, avete organizzato in modo impeccabile la logistica dei Campionati europei di ciclismo su strada. Nonostante il notevole impatto sulla città, in gran parte paralizzata a causa della chiusura di molte strade, tutto è filato liscio grazie al vostro lavoro preventivo di informazione e coordinamento e al presidio attento dei punti critici della viabilità.

A riprova che questa attività non rappresenta più un’eccezione, oggi siete ancora una volta decisivi nell’organizzazione di un concerto che porterà in città 120 mila spettatori: si tratta di una sfida che mai è stata affrontata da Trento, neppure in occasione dell’Adunata degli Alpini, perché allora le presenze erano diluite in più giorni.

Poi naturalmente c’è la questione sicurezza, reale e percepita, su cui in questi ultimi anni siete stati sempre più coinvolti accanto alle forze dell’ordine. L’attività del Nucleo civico sul fronte del contrasto allo spaccio di stupefacenti, il presidio fisso alla Portela, l’ampliamento del servizio notturno, l’istituzione del Nucleo investigativo per la prevenzione dei furti nei negozi del centro, il prossimo debutto dell’unità cinofila raccontano di un impegno importante, che ha portato risultati lusinghieri, come dimostrano i sequestri di merce rubata e di sostanze stupefacenti, gli arresti e le denunce all’autorità giudiziaria.

Su questo settore non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia e non solo perché ce lo chiedono i cittadini: è necessario intensificare l’impegno perché quelli che ci aspettano non sono tempi facili. La pandemia, la guerra, il caro energia sono tutti fattori di rischio che incidono sulla situazione economica e dunque sull’area della vulnerabilità e del disagio sociale, che è quella in cui prospera la criminalità. Per questo sarà sempre più importante che la polizia locale lavori in sinergia con il nostro servizio Welfare e con i servizi provinciali che si occupano di tossicodipendenza, in modo da intercettare e sostenere, ogni qualvolta sia possibile, il recupero delle persone fragili, finite per svariate ragioni ai margini o nella strada senza uscita del consumo abituale di sostanze illecite.

La polizia locale naturalmente è impegnata in molti altri settori: nei quartieri, dove la figura del vigile è un punto di riferimento per ogni problema, piccolo o grande. In tutte le emergenze, come – per citarne una – il drammatico incendio di San Donà dello scorso gennaio. Fondamentale è la vostra presenza sulla strada e nel traffico che, in una città come Trento, stretta e allungata, rappresenta sempre una sfida, perché basta un cantiere o un incidente a mandare in tilt la viabilità cittadina. Ancora: siete stati per tutto l’inverno sul Monte Bondone, a fare soccorso sulle piste o a regolare l’uso dei parcheggi.

Presidiate i cantieri e il corretto smaltimento dei rifiuti, che a Trento ha raggiunto livelli d’eccellenza anche perché l’applicazione delle nuove regole è stata accompagnata dall’attenta vigilanza della polizia locale. Inoltre, garantite il regolare svolgimento dei mercati, che durante quest’anno, a causa della pandemia, sono stati di non facile gestione. E siete impegnati nell’educazione stradale e alla legalità, da sempre uno dei fiori all’occhiello di un Corpo di polizia locale che non trascura i risvolti pedagogici del proprio ruolo.

Le nuove assunzioni di agenti previste entro l’anno dimostrano che l’Amministrazione comunale conta e investe sulla polizia locale, settore strategico per garantire la convivenza e il rispetto delle regole, migliorare la coesione sociale e anche per favorire lo sviluppo economico. Grazie dunque a voi agenti per il vostro impegno, che non richiede solo doti “tecniche” ma pure qualità umane, equilibrio, capacità di ascolto, pazienza nel mediare tra esigenze, culture, punti di vista. Grazie per la vostra capacità di essere, allo stesso tempo, indispensabili regolatori dello spazio pubblico e punto di riferimento rassicurante per i cittadini.

La nostra gratitudine va anche al commissario di Governo e alle forze dell’ordine, che hanno sempre garantito la massima collaborazione nella tutela di quel bene pubblico fondamentale rappresentato dalla sicurezza urbana.

 

 

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Buona festa e buon lavoro a tutti

Buon giorno a tutti voi e vi ringrazio per la gradita presenza a nome mio e del vicecomandante Dott. Alberto Adami e di tutti gli appartenenti al Corpo della Polizia Locale di Trento.

Confesso che oggi è una giornata speciale di grande emozione ed orgoglio; rappresentare il corpo di Polizia Locale di Trento che compie 221 anni dalla sua fondazione è un’occasione unica.

Prima di iniziare la prolusione porgo i miei saluti e ringrazio per la loro presenza il Commissario del Governo prefetto dott. Gianfranco Bernabei, il sig. Questore di Trento rappresentato dal vicario Dott. Di Ruscio Luigi, il Sindaco Dott. Franco Ianeselli, il presidente della Provincia Autonoma di Trento Dott. Maurizio Fugatti, la Sindaca del comune che ci ospita Dr.sa Alida Cramerotti, l’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi e tutte le altre autorità civili e militari locali e nazionali e i rappresentanti delle istituzioni presenti e la cittadinanza.
Un saluto a tutti i colleghi del corpo e a quelli che hanno cessato il servizio.

Ogni volta che si celebra un’anniversario è necessario, per dare un senso ed un significato a ciò che si sta compiendo, tornare agli inizi.
La fondazione del corpo risale al 1801 quando la città di Trento nella successione di invasioni dell’esercito napoleonico nei territori dell’Italia settentrionale vide uscite e rientri delle truppe francesi e austriache durate alcuni mesi.

Fu necessario che uscissero da Trento i soldati francesi che non vennero sostituiti dai soldati austriaci nel territorio che era stato del principato tridentino.

Provvisoriamente Trento fu consegnata al capitolo della città. In una situazione di vuoto di potere e in assenza del principe vescovo, i cittadini accorsero all’invito ad arruolarsi per la difesa della patria, costituendo la Milizia nazionale, antesignana del corpo di polizia locale, composta di nobili e di civili, facente capo al conte Girolamo Guarienti.
Con l’arrivo delle truppe austriache nell’ex principato vescovile ormai formalmente soppresso, il battaglione cessò di esistere nel dicembre 1805.

Ma la storia moderna del corpo è segnata con il passaggio all’Italia del territorio trentino, al termine del primo conflitto mondiale.
Nel 1923 entrò in vigore la legge comunale italiana, centralista, istitutiva nei comuni del podestà e della Consulta municipale. Viene istituto il corpo dei vigili urbani con il Regolamento approvato dal Commissario prefettizio.
Ma è dopo il secondo conflitto mondiale che la Polizia Locale assume i connotati attuali.
Viene approvata la Costituzione Repubblicana che valorizza le autonomie locali.
L’art. 5 della legge suprema recita: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali”.
I comuni, le regioni ordinarie e a satuto speciale, le provincie e le province autonome diventano perciò pilastri che compongo la struttura dello Stato.

Con il crescere del ruolo dei comuni, parallelamente cresce anche il ruolo della polizia locale.
Da subito uno dei problemi principali che i comuni dovevano affrontare con la polizia locale nel primo dopoguerra, era quello della motorizzazione di massa. L’Italia degli anni 50 e 60 del boom economico e sociale aveva favorito la produzione di automobili come volano dell’economia.

Le città iniziavano a riempirsi di veicoli su strade inadeguate e il problema più urgente da affrontare per le amministrazioni comunali di allora era la gestione traffico congestionato e la conseguente sinistrosità.

Ecco perciò che i primi servizi della polizia locale erano finalizzati alla regolazione del traffico.
Progressivamente però con lo sviluppo tecnologico e il miglioramento della costruzione e manutenzione delle strade la necessità di svolgere il servizio di regolazione del traffico diminuiva perché venivano installati i semafori e costruite strade nuove e capienti.
Tuttavia l’incidentalità rimaneva sempre elevata, i morti e i feriti si contavano a migliaia in Italia e tanti di questi avvenivano nei centri urbani, la polizia locale veniva perciò chiamata progressivamente a svolgere anche l’attività di rilevamento degli incidenti.
Nel frattempo anche la legislazione nazionale delegava ai comuni e alle regioni molte competenze di polizia amministrativa che prima erano dello Stato tra le quali la vigilanza edilizia e ambientale.
La polizia locale quale organo con competenze di polizia giudiziaria del comune diventava perciò strumento essenziale per svolgere tale attività.

Ma lo sviluppo economico dell’epoca presentava anche un’aspetto negativo: l’inquinamento dell’ambiente minacciato da uno sviluppo industriale frenetico.

Il legislatore statale interveniva perciò con leggi severe e demandava anche ai comuni il compito di vigilanza in questa materia e la polizia locale veniva impiegata per effettuare i controlli.
Nel frattempo nel 1989 avveniva un fatto storico, il crollo del muro di Berlino.

L’Italia doveva insieme agli altri paesi europei affrontare il fenomeno inaspettato dell’immigrazione di massa prima dai paesi dell’est Europa poi dal nord Africa e dai paesi orientali.
Purtroppo però questo fenomeno dell’immigrazione clandestina creava sacche di povertà e di emarginazione che si concentravano soprattutto nelle città. La clandestinità spingeva verso l’illegalità.

Nelle città iniziava a manifestarsi il fenomeno del così detto degrado urbano come la vendita ambulante abusiva di prodotti contraffatti, la prostituzione su strada, lo spaccio della droga e la tossicodipendenza, l’accattonaggio, il consumo di alcol e il distrurbo delle quiete pubblica con la nuova socialità dei giovani ecc..

Nel frattempo la legge sull’elezione diretta del sindaco faceva si che l’eletto a tale carica diventava il referente unico per la cittadinanza.
I cittadini per chiedere di risolvere anche il problema del degrado della città si rivolgevano in primis al sindaco quale fiduciario.

I primi interventi della polizia locale per contrastare il fenomeno erano perciò a supporto dell’azione delle forze dell’ordine poi progressivamente mano a mano che si organizzava anche d’iniziativa.
Sempre più lo Stato cercava di coinvolgere i comuni in queste azioni di contrasto del degrado.
Queste problematiche sono diventate nel tempo oggetto di dibattito pubblico fino all’emanazione del decreto Minniti nel 2017 che definiva il nuovo concetto di sicurezza urbana descrivendola come: il bene pubblico relativo alla vivibilità e al decoro delle città da perseguire anche attraverso il contributo congiunto degli enti territoriali.

Veniva anche definito il concetto di sicurezza integrata con i patti per la sicurezza.
A fronte di questo excursus storico, il corpo della Polizia Locale di Trento ha avuto un’evoluzione coerente con quanto detto sopra e, quando sono arrivato a fine 2019, ho avuto il piacere di constatare che era già organizzato per affrontare le nuove sfide della società moderna grazie al lavoro e all’impegno costante profuso dal Comandante Lino Giacomoni e dai suoi collaboratori.
Con la nuova amministrazione è stata impressa un’ulteriore spinta verso la modernizzazione.

Dal 1° gennaio di quest’anno il corpo è stato riorganizzato secondo quattro direttrici:

• la prossimità;
• la specializzazione per contrastare i fenomeni dello spaccio e dei reati predatori,
• la rapidità d’intervento per risolvere le congestioni del traffico causati dagli incidenti stradali,
• il controllo della velocità con dispositivi fissi di rilevazione delle infrazioni e con un uso maggiore e sistematico dei dispositivi mobili.

Questa nuova organizzazione, che è una rivisitazione della precedente, cerca di intercettare la domanda di sicurezza della gente dando risposte rapide e concrete alle istanze affinché i cittadini acqusitino sempre maggior fiducia nelle istituzioni.
In questo lavoro quotidiano non siamo soli, le forze di polizia dello Stato Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza, che ringrazio per la loro collaborazione quotidiana, sono ogni giorno al nostro fianco per garantire la sicurezza a tutti i cittadini in coerenza con il sistema della sicurezza integrata.

Ma la mission principale della polizia locale di Trento resta la prossimità, cioè la vicinanza al cittadino.
Tutto il corpo è chiamato ad essere prossimo con l’utenza; la prossimità, che significa vicinanza, presuppone però l’attitudine dell’ascolto.
Non si può essere “prossimi” se non si è disposti a scendere dal piedistallo del ruolo e a relazionarci con l’altro cercando per quanto possibile di immedesimarci nel vissuto altrui.

Il cittadino non sopporta l’atteggiamento arrogante e presuntuoso di chi indossa una divisa e rappresenta un potere, ma è altrettanto vero che una certa mentalità moderna molto diffusa nella nostra società di non rispetto dell’autorità e di delegittimazione di chi la rappresenta genera inevitabilmente conflitti che sono deleteri per la civile convivenza.
E necessario perciò impegnarsi per ricostruire un clima di fiducia tra cittadini ed istituzioni con la fraternità, uno principio sancito dalla rivoluzione francese insieme alla libertà e all’uguaglianza.

Voglio perciò concludere con le parole che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato il 25 gennaio 2020 a Trento in occasione del centenario dalla nascita della cittadina trentina Chiara Lubich:

“…La vicenda umana, la storia, non è un recinto entro il quale ripararsi o rinchiudersi, è una strada all’aperto, nella quale poter essere protagonisti. Vorrei richiamare due cose: l’estremismo del dialogo, vissuto nella cultura della fiducia. Sono due indicazioni preziose perché questo apre la condizione umana e le interrelazioni e copre l’insufficienza di ciascuno nell’incontro con gli altri. L’estremismo del dialogo fino in fondo con la cultura della fiducia. In realtà gli uomini e le donne che hanno maggior coraggio sono coloro che avvertono la reciproca interdipendenza, che hanno la pazienza di costruire e la lungimiranza per guardare lontano. Per costruire ci vuole capacità di dialogo ci vuole rispetto occorre anche senso del proprio limite bisogna essere capaci di cercare le verità presenti negli altri compreso coloro che non la pensano come noi questo è in relata il senso civile dell’unità ed è il carisma che Chiara Lubich ha manifestato e ha diffuso”.

Viva il corpo della Polizia Locale di Trento.

 

 

 

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Assistente Capo Valentinotti Matteo
Elogio
concesso dal Comandante del Corpo con la seguente motivazione
“Appartenente al Nucleo Civico, durante un servizio Interforze, notava una persona di origine centroafricana che da qualche tempo era attenzionato dal personale della Polizia Locale in quanto sospettato di spacciare grandi quantità di marijuana in collaborazione con noti soggetti di etnia nigeriana. I sospetti si basavano sull’osservazione dello stesso e sulle confidenze ricevute durante il servizio. Non si conoscevano le generalità, ma solamente il nome di battesimo e il domicilio. L’agente fermava l’extracomunitario in Piazza della Portela e avuto la contezza della coincidenza del nominativo e del domicilio, decideva di procedere alla perquisizione dello zainetto al cui interno rinveniva 36 gr. di marijuana. Dalla successiva perquisizione al domicilio da parte della locale Squadra Mobile venivano rinvenuti altri 300 gr. marijuana. La persona veniva tratta in arresto.
Si evidenzia come nella circostanza l’Agente dimostrava acume investigativo, spirito di iniziativa e capacità professionali non comuni.”

Trento, Piazza Portela 9 luglio 2020.

IL COMANDANTE
dott. Luca Sattin

 

 

Vice Sovrintendente Beber Denis
Vice Sovrintendente Sanna Stefano
Elogio
concesso dal Comandante del Corpo con la seguente motivazione
“Quali componenti della pattuglia automontata in servizio nella giornata di domenica 15 agosto 2021, venivano avvisati che una persona di sesso femminile in stato confusionale si era allontanata dalla località dei Bindesi, zona collinare della città. Prontamente con professionalità, si mettevano alla ricerca della persona scomparsa nell’area dove confluivano i sentieri interessati da un possibile transito del soggetto stesso. Grazie ad un’intuizione, l’area delle ricerche veniva estesa fino al centro cittadino, dove, nei pressi della stazione dei treni veniva individuata la persona in stato confusionale.
Nella circostanza gli operatori dimostravano prontezza nell’intervento, professionalità, intuito e spiccato spirito di osservazione nonché capacità nell’interagire con la persona in evidente stato di difficoltà e bisognosa di assistenza fino all’arrivo dei sanitari.
Dopo aver ricevuto conferma da parte dei famigliari, l’attività di ricerca coordinata dai Vigili del Fuoco Permanenti e dai Carabinieri con il supporto delle unità cinofile del soccorso alpino veniva interrotta.”
Trento, Piazza Dante, 15 agosto 2021
IL COMANDANTE
dott. Luca Sattin

 

 

Assistente Capo Eccher Marco
Assistente Capo Chiocchetti Filippo
Sovrintendente Capo Dallapiccola Walter
Vice Commissario Menestrina Daniele
Commissario Capo Eccel Mauro
Elogio
concesso dal Comandante del Corpo con la seguente motivazione
“Allertati dalla Centrale Operativa intervenivano presso una palazzina ove, un appartamento era invaso dalle fiamme. Giunti sul posto erano già presenti i Vigili del Fuoco e gli operatori del 118 che prestavano soccorso alle numerose persone in fuga dallo stabile. La palazzina era inagibile e alcuni dei residenti intossicati dal fumo, venivano evacuati e avviati al locale ospedale e in altre strutture per le cure del caso. La persona apparsa in condizioni più gravi nelle ore successive perdeva purtroppo la vita. Gli agenti, nell’affrontare la difficile situazione dimostravano grande professionalità ed un encomiabile ma non comune prontezza di spirito, sprezzo del pericolo e lucidità nell’approcciarsi alla circostanza richiesta contribuendo a gestire l’evento drammatico.”

Trento, via per Cognola 22 gennaio 2022.

IL COMANDANTE
dott. Luca Sattin

 

 

Vice Sovrintendente Bruni Sara

Encomio scritto

concesso dal Sindaco del Comune di Trento con la seguente motivazione

“Fuori servizio transitava per una strada del Comune di Trento ed era testimone di un sinistro stradale che vedeva coinvolto un bambino di 9 anni, che correndo sul marciapiede scivolava sulla carreggiata mentre transitava un autovettura, incastrandosi con il corpo sotto la stessa.
L’agente interveniva prontamente prestando assistenza al piccolo e attivando i soccorsi sanitari. A seguito dell’evento il piccolo riportava una frattura al bacino giudicata guaribile in trenta giorni.
La Vice Sovrintendente si adoperava altresì a dare supporto alla pattuglia intervenuta per il rilievo dell’incidente stradale.
Con il suo comportamento ha dimostrato elevata professionalità e spirito di iniziativa non comuni.”

Trento, Roncafort 4 giugno 2021.

IL SINDACO
dott. Franco Ianeselli
Sovrintendente Capo Prati Roberto
Encomio scritto

concesso dal Sindaco del Comune di Trento con la seguente motivazione

“Fuori servizio transitava sulla S.S. 12 nel tratto del Comune di Trento ed era testimone di un sinistro stradale che vedeva coinvolti più veicoli.
L’agente interveniva prontamente, coadiuvando i sanitari già presenti sul posto e allertando i Vigili del Fuoco, attivandosi, vista la pericolosità del tratto di tangenziale, per gestire il traffico fino all’arrivo dei colleghi.
Il Sovrintendente Capo si adoperava altresì a proseguire nell’attività del rilievo del sinistro.
Con il suo comportamento ha dimostrato elevata professionalità e spirito di iniziativa non comuni.”

Trento, Tangenziale Ovest 22 luglio 2021.

IL SINDACO dott. Franco Ianeselli

Onorificenza del Caschetto d’Oro al personale collocato a riposo

 

Signor
GIOVANNINI RENZO

“Entrato in servizio il 3 ottobre 1994 è stato assegnato alla Sezione “Servizi sul Territorio”, in qualità di viabilista appiedato e componente delle pattuglie automontate. Nel 1998 è entrato a far parte del contingente degli Agenti di Quartiere. Nel 2006 è stato nominato “Ufficiale di Polizia Giudiziaria” e nel 2010 stato trasferito alla Sezione Commercio e Pubblici Esercizi. Collocato a riposo il 17 settembre 2019 con la qualifica di Sovrintendente Capo di Polizia Locale, ha costituito per tutti i colleghi un esempio per professionalità, senso del dovere e correttezza lavorativa.”

 

 

Signor
LUCHETTA GIULIO

“Entrato in servizio il 1 marzo 2007 è stato assegnato alla Sezione Servizi su Territorio in qualità di agente viabilista appiedato e componente delle pattuglie automontate.
Nel mese di maggio del 2007 è entrato a far parte del contingente degli Agenti di Quartiere. Collocato a riposo il 1 ottobre 2019 con la qualifica di Assistente Capo ha costituito per tutti i colleghi un esempio per professionalità, senso del dovere e correttezza lavorativa. ”

 

 

Signor
MARIOTTI FABRIZIO

“Entrato in servizio il 1° dicembre 1990 è stato assegnato alla Sezione “Servizi sul Territorio”, in qualità di viabilista appiedato e componente delle pattuglie automontate. Nel mese di giugno del 1995 è entrato a far parte del Nucleo di Polizia Giudiziaria. Il 29 gennaio 1996 è stato trasferito alla Sezione Infortunistica quale componente della pattuglia Infortunistica. Nel 1997 è stato nominato “Ufficiale di Polizia Giudiziaria”. Collocato a riposo il 31 dicembre 2019 con la qualifica di Sovrintendente Capo ha costituito per tutti i colleghi un esempio per professionalità, senso del dovere e correttezza lavorativa.”

 

 

Signor
LONA GIANCARLO

“Entrato in servizio il 1° settembre 1997 è stato assegnato alla Sezione “Servizi sul Territorio”, in qualità di viabilista appiedato e componente delle pattuglie automontate. Nel 2008 ha conseguito la qualifica di specialità quale Agente Micologo, nello stesso anno è entrato a far parte del contingente degli Agenti di Quartiere. Collocato a riposo il 1° gennaio 2020 con la qualifica di Assistente Capo ha costituito per tutti i colleghi un esempio per professionalità, senso del dovere e correttezza lavorativa.

 

 

Signor
RUEPP WALTER

“Entrato in servizio il 10 ottobre 1986 è stato assegnato alla Sezione “Servizi sul Territorio”, in qualità di viabilista appiedato e componente delle pattuglie automontate. Nel 1997 vince il concorso da Coordinatore è viene nominato “Coordinatore” degli Agenti Quartiere e successivamente degli Agenti di Viabilità e Pronto Intervento. Nel 2002 diventa responsabile del Reparto a cavallo. Nel 2004 è Coordinatore del Nucleo Operativo Ambientale e successivamente nel 2016 è trasferito quale Coordinatore all’Ufficio Accertatori. Collocato a riposo il 1° marzo 2020 con la qualifica di Commissario di Polizia Locale, ha costituito per tutti i colleghi un esempio per professionalità, senso del dovere e correttezza lavorativa.”

 

 

Signor
CATTANI ARRIGO

“Entrato in servizio il 1° febbraio 1990 è stato assegnato alla Sezione “Servizi sul Territorio”, in qualità di viabilista appiedato e componente delle pattuglie automontate. Nel mese di giugno del 1995 è entrato a far parte del Nucleo di Polizia Giudiziaria, nel aprile del 2001 vince il concorso da Coordinatore. Nel settembre del 2006 è stato trasferito alla Sezione Servizi Esterni come Coordinatore e Ispettore di Squadra, successivamente nel 2010 alla Sezione Edilizia Antinquinamento Ufficio Edilizia. Collocato a riposo il 1° aprile 2020 con la qualifica di Commissario di Polizia Locale, ha costituito per tutti i colleghi un esempio per professionalità, senso del dovere e correttezza lavorativa.

 

 

Signor
GARDONI CARLO NATALE

“Entrato in servizio il 10 novembre 1986 è stato assegnato alla Sezione “Servizi sul Territorio”, in qualità di viabilista appiedato e componente delle pattuglie automontate. Nel 1994 è entrato a far parte del contingente degli Agenti di Quartiere. Successivamente trasferito dalla Sezione Servizi Esterni alla sezione Oblazioni. Nel 1997 è stato nominato “Ufficiale di Polizia Giudiziaria”. Collocato a riposo il 1° giugno 2020 con la qualifica di Sovrintendente Capo ha costituito per tutti i colleghi un esempio per professionalità, senso del dovere e correttezza lavorativa.”

 

 

Signor
FRANCESCHINI MARCO

“Entrato in servizio il 1° febbraio 1990 è stato assegnato alla Sezione “Servizi sul Territorio”, in qualità di viabilista appiedato e componente delle pattuglie automontate. Nel 1993 entrato a far parte del contingente degli Agenti di Quartiere. Nel 1997 è stato nominato “Ufficiale di Polizia Giudiziaria”, e successivamente trasferito alla Sezione Segreteria Comando Ufficio Gestioni. Nel 2002 è stato trasferito all’Ufficio Educazione stradale. Collocato a riposo il 1° settembre 2020 con la qualifica di Sovrintendente Capo ha costituito per tutti i colleghi un esempio per professionalità, senso del dovere e correttezza lavorativa.”

 

 

Signor
SIMONI ROSARIO

“Entrato in servizio il 1° febbraio 1990 è stato assegnato alla Sezione “Servizi sul Territorio”, in qualità di viabilista appiedato e componente delle pattuglie automontate. Il 9 aprile 1996 viene trasferito dalla Sezione Servizi Esterni alla Sezione Oblazioni.
Nel 1997 è stato nominato “Ufficiale di Polizia Giudiziaria” con la qualifica di Vice Sovrintendente di Polizia Locale. Collocato a riposo il 1° settembre 2020 con la qualifica di Sovrintendente Capo ha costituito per tutti i colleghi un esempio per professionalità, senso del dovere e correttezza lavorativa.”

 

 

Signor
TEZZELE PAOLO MARCO

“Entrato in servizio il 1° dicembre 1990 è stato assegnato alla Sezione “Servizi sul Territorio”, in qualità di viabilista appiedato e componente delle pattuglie automontate. Nel 1994 è entrato a far parte del contingente degli Agenti di Quartiere. Nel 1997 è stato nominato “Ufficiale di Polizia Giudiziaria”. A dicembre del 1998 è stato trasferito alla Sezione Annona e Commercio dove presta servizio anche come Vigile Micologo, viene successivamente assegnato alla Sezione Segreteria Comando Ufficio Segreteria.
Collocato a riposo il 1° novembre 2020 con la qualifica di Sovrintendente Capo ha costituito per tutti i colleghi un esempio per professionalità, senso del dovere e correttezza lavorativa.”

 

 

Signor
GIACOMONI LINO

“Entrato in servizio nel Corpo della Polizia Locale il 2 gennaio 1995 come Vice Comandante. Diventa Comandante nel luglio del 1997. Vanno peraltro ricordati gli anni trascorsi nelle file della Guardia di Finanza come sottotenente, e i ruoli di Vice Dirigente della Mobile e Dirigente della Digos presso la Questura di Trento che ricopre tra il 1987 e il 1994. Nel suo trascorso professionale va ricordato l’impegno per avviare il processo di ammodernamento del Corpo, puntando sulla professionalità dell’operatore di polizia locale, per poter sempre rispondere al meglio alle nuove istanze della società.
Negli anni ha partecipato come relatore a numerosi convegni. E’ stato nominato componente del Comitato tecnico di Polizia Locale presso la Provincia. Ha collaborato quale docente e come membro esperto alle attività della Commissione Tecnica presso il Consorzio dei Comuni. Ed è stato nominato quale esperto in varie commissioni per concorsi pubblici.
Collocato a riposo il 1°agosto 2021 ha costituito per tutti i collaboratori della Polizia Locale di Trento un esempio di senso del dovere e correttezza, nonché competenza e umanità.

Riconoscimento a soggetti esterni al Corpo che, con la loro collaborazione, hanno fornito un prezioso contributo alle attività svolte dalla Polizia Locale di Trento.

“Ringraziamento”

 

 

Ai Signori
Dott. ANDREA MIORANDI
Ing. CARLO ALESSANDRO REALIS LUC

Operatore ecologico
FABIO CELVA

“In qualità di Direttore di Dolomiti Ambiente Srl, società che opera nel settore dei servizi di igiene ambientale nel Comune di Trento e nel Comune di Rovereto, sui quali è attivo il sistema di raccolta “Porta a Porta”, da sempre garantisce tramite i suoi collaboratori un supporto operativo e di disponibilità per risolvere situazioni complesse agli appartenenti del Nucleo Operativo Ambientale costituendo un valido esempio di cooperazione e partecipazione sinergica fra enti.”

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