“Attacchi inaccettabili, questo è bullismo politico”. La reazione del sindaco alla conferenza stampa di oggi: “Siamo al di sotto della decenza, così si rischia di inquinare la dialettica tra maggioranza e opposizione”
Apprendiamo che oggi alcuni consiglieri comunali di opposizione hanno convocato una conferenza stampa con l’obiettivo esplicito di attaccare e screditare una consigliera comunale e un dipendente del Comune di Trento. Al di là del merito delle questioni, su cui ci soffermeremo in aula, riteniamo inaccettabile, sbagliato e riprovevole il metodo che, a quanto ci risulta, è stato contestato anche da alcuni esponenti dell’opposizione presenti all’incontro con i giornalisti. Prendere di mira, con nome e cognome, un collaboratore del sindaco, confezionare un dossier con tanto di immagini, bullizzare una giovane consigliera con foto riprese dai social: si tratta di un comportamento che è ben al di sotto della decenza politica.
L’attacco personale al collaboratore è tra l’altro del tutto pretestuoso e ingiusto. Si tratta infatti di una figura impiegatizia che svolge le mansioni di segretario particolare del sindaco. La sua assunzione, a termine e di carattere fiduciario, è regolata dalla legge e non rappresenta certo una novità: infatti sia i primi cittadini precedenti sia i vertici di altre istituzioni di primo piano della provincia hanno fatto e fanno tuttora ricorso a collaboratori di fiducia il cui rapporto di lavoro è limitato alla durata della Consiliatura.
Quanto agli attacchi indirizzati alla consigliera delegata, riteniamo che eventuali contestazioni debbano riguardare la sostanza del suo impegno e non toccare né sfiorare né ammiccare alla sfera privata utilizzando, per esempio, materiale fotografico o altre informazioni che non hanno alcun rilievo politico.
Forse qualcuno pensa di essere già in campagna elettorale e di intorbidare le acque con attacchi che sono violenti quanto senza fondamento. Per quanto ci riguarda, si tratta di bullismo politico che alza il livello dello scontro e rischia di inquinare la normale dialettica tra maggioranza e opposizione.