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COMUNE DI TRENTO * POLIZIA MUNICIPALE: « SEQUESTRATO DISPOSITIVO ILLEGALE ATTO A LOCALIZZARE LE APPARECCHIATURE DI RILEVAZIONE DELLA VELOCITÀ »

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14.46 - martedì 29 gennaio 2019

Sequestrato dispositivo illegale atto a localizzare le apparecchiature di rilevazione della velocità. Nel corso del pattugliamento del territorio una delle pattuglie ha sottoposto a controllo un veicolo di grossa cilindrata. Gli agenti, grazie alla loro esperienza, riuscivano a notare una lieve modifica delle caratteristiche costruttive del veicolo in circolazione, nella fattispecie una difformità delle luci targa posteriori che risultavano essere, seppur di poco, più grandi dei soliti modelli montati di serie.

Fermata l’autovettura, ad un accurato esame della stessa veniva accertata la presenza, sopra la targa posteriore di due apparecchi elettronici contenenti luci led ed un sistema ad alto voltaggio con un altro emettitore luminoso. Tali dispositivi non risultavano come originali, inoltre non era possibile visionare il simbolo dell’omologazione europea sugli apparecchi.

Proseguendo il controllo si riscontravano altre anomalie: nello specifico due apparecchi elettronici “laser blinder” ad alta potenza, posti sotto il paraurti posteriore, quattro emettitori “laser blinder” frontali installati e occultati dietro la mascherina anteriore e, all’interno dell’abitacolo, oltre ad un apparecchio elettronico posto sotto lo specchio retrovisore, vi erano alcuni tra interruttori e selettori per il funzionamento del complesso dispositivo. Era inoltre presente nell’abitacolo anche un dispositivo legale e di libera vendita per la segnalazione delle postazioni fisse di rilevamento, tale oggetto non veniva quindi sequestrato.

Tali dispositivi ovviamente non risultavano elencati nella carta di circolazione configurando la violazione di cui all’articolo 78 comma 3 e 4 del Codice della strada per la quale veniva redatto Verbale (sanzione amministrativa prevista da 431 euro a 1734 euro) e ritirata la carta di circolazione.

L’insieme delle apparecchiature sopra descritte faceva sospettare agli agenti che si trattasse di un dispositivo atto a segnalare e localizzare le apparecchiature di rilevazione della velocità previste dall’articolo 142 del Codice della strada utilizzate dagli organi di polizia stradale per il controllo delle infrazioni e ad eluderne la rilevazione. L’attrezzatura era infatti in grado di alterare la misurazione effettuata tramite riflessione di raggi infrarossi, invalidando il risultato ottenuto. Tecnicamente le misurazioni si basano infatti su complessi calcoli, su intervalli di tempo, tra impulsi riflessi, se tuttavia intervengono altri impulsi luminosi nella medesima frequenza, non vi sarà nessun calcolo della velocità. Dopo che il raggio laser ha colpito la parte frontale del veicolo vengono infatti inviate, oltre alle onde luminose riflesse previste, anche una quantità di altri impulsi luminosi in direzione del dispositivo di accertamento cosi da ingenerare l’anomalia.

Si provvedeva quindi ad accompagnare il conducente presso la più vicina officina autorizzata, laddove un meccanico provvedeva a smontare il dispositivo in oggetto.
Al conducente veniva contestata la violazione prevista dall’articolo 45 comma 9 bis e ter del C.d.S. che prevede una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 827 a euro 3.312, alla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della confisca della cosa oggetto della violazione.

 

 

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