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COMUNE DI TRENTO * FONTANA DEL NETTUNO: ” STAMANI SOPRALLUOGO DI TECNICI COMUNALI E PROVINCIALI “

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16.30 - martedì 13 novembre 2018

Fontana del Nettuno, sopralluogo congiunto di tecnici comunali e provinciali. Nella mattinata odierna è stato effettuato un sopralluogo congiunto tra tecnici del Servizio Edilizia Pubblica del Comune di Trento e della Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia di Trento, per prendere atto del danno segnalato nel fine settimana e valutare lo stato attuale della fontana. Per il Comune era presente l’architetto Anna Bruschetti e per la Provincia l’architetto Fabio Campolongo e il restauratore Antonello Pandolfo.

Nel corso del sopralluogo si è potuto constatare che si tratta del distacco di una parte del modellato già ricostruito e fissato con perni (che ora fuoriescono dalla interfaccia della frattura) e si è riscontrato un degrado generale della fontana, in particolare delle parti stuccate e ricostruite nei lavori di restauro. E’ stata rintracciata documentazione fotografica del 1985, precedente ai lavori di restauro della Fontana del 1990, fotografie in cui la stessa parte della zampa del cavallo risulta mancante.

In base a queste valutazioni si è condiviso che la lacuna oggi presente non risulta conseguenza di un atto doloso, ma è piuttosto il campanello d’allarme di un problema diffuso di erosione e dilavamento, che insieme a un esteso sistema di incrostazioni interessa gran parte della pietra della fontana. Si è concluso pertanto che non risulterebbe risolutivo riapplicare i frammenti recuperati, essendo necessario un intervento più generalizzato per intervenire sui fenomeni di degrado in atto. Il Comune di Trento, di concerto con la Soprintendenza farà pertanto le valutazioni del caso al fine di individuare le azioni successive.

 

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Note riassuntive su precedenti interventi di restauro:

La fontana del Nettuno, realizzata nel 1768 da Francesco Antonio Giongo nella sua architettura e con le sculture di Stefano Salterio , fu oggetto di restauri consistenti già a partire dal 1858, interventi che ebbero un culmine nel 1872 quando lo scultore Andrea Malfatti su indicazione del podestà Ciani, “rinnovò tutte le statue”.

Tra il 1990 e il 1992 l’Amministrazione Comunale effettuò dei generali lavori di restauro poiché il degrado in cui si trovava la fontana nel 1989 era notevole: le vasche erano interessate da fratture e lesioni, e su queste linee di discontinuità fuoriusciva l’acqua. La superficie lapidea interna alle vasche si presentava interamente coperta da incrostazioni calcaree di notevole spessore e segnata dalla stuccatura cementizia delle fratture.

Nella primavera del 2003 venne realizzato un ulteriore intervento di manutenzione straordinaria, con obiettivo principale la pulizia della pietra, in particolare dai depositi di carbonato di calcio molto vistosi oltre che dalle localizzate formazioni di alghe. Venne in questa occasione effettuato anche un trattamento protettivo della pietra, finalizzato a limitare al minimo il dilavamento, ovvero l’usura della pietra da parte dello scorrimento dell’acqua.

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