(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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L’ennesima frana che si è verificata venerdì 6 settembre a Limone, nei pressi della galleria paramassi dei Titani, rappresenta l’ulteriore prova che l’area sovrastante la ss.45 bis e la pista ciclopedonale a sbalzo sul Garda è ad alto rischio idrogeologico, come peraltro previsto dalle mappe.
Il succedersi di tali eventi, che per fortuna non hanno procurato conseguenze alle persone, dovrebbe far riflettere chi si ostina a pensare di progettare la ciclovia del Garda in tali tratte ad alto rischio. Il Comitato Mobilità SostenibileTrentino “ing.Alberto Baccega” ha più volte denunciato tale pericolosità e sulla necessità di prevedere la navigazione nelle tratte più a rischio per collegare le restanti tratte della ciclovia.
Inoltre il CMST ritiene importante implementare il Sistema di mobilità sostenibile nel Lago di Garda che interessi la PAT, le Regioni Lombardia e Veneto che preveda una metropolitana d’acqua, per migliorare i collegamenti tra le varie località turistiche, senza l’utilizzo di combustibili fossili. Tale sistema, insieme al collegamento ferroviario o con il TRAM TRENO, tra l’Alto Garda e Rovereto e Trento, consentirebbe un migliore accesso a sud in Trentino, come previsto dal piano urbanistico provinciale (PUP).
Il CMST auspica che tali eventi, che compromettono la sicurezza della popolazione residente e dei turisti, siano occasioni di riflessione da parte delle autorità e dei tecnici competenti, per progettare infrastrutture sicure e veramente rispondenti alle esigenze locali.
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Comitato Mobilità Sostenibile Trentino “ing.Alberto Baccega “