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COMITATO MOBILITÀ SOSTENIBILE TRENTINO * BY-PASS FERROVIARIO TRENTO: « “LOTTO 3“, NON SONO STATE CONSIDERATE ALTERNATIVE PROGETTUALI PROVENIENTI ‘DAL BASSO’ »

Scritto da
15.31 - sabato 17 settembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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By-pass ferroviario Trento lotto 3 ad alternative progettuali. Il Comitato Mobilità Sostenibile Trentino ha partecipato, insieme ad altri attori, al dibattito pubblico riguardante l’opera denominata ‘by-pass ferroviario’ della città di Trento, fornendo un contributo fattivo alla discussione su tale importante opera per migliorare il trasporto di persone e merci.

In tale occasione e successivamente è stato evidenziato che, nell’elaborazione del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) del lotto 3 a, RFI e ITALFERR non hanno rispettato le Linee Guida emanate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e non hanno preparato il quadro esigenziale, cioè la definizione dei bisogni delle comunità territoriali interessate. Tali esigenze dovevano essere rappresentate nel Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP), che però nella documentazione del PFTE è risultato inesistente.

In sostanza non sono state considerate le alternative progettuali provenienti ‘dal basso’ che erano state presentate, tra gli altri, dal nostro Comitato e dalla Rete dei cittadini. Il Progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE) del lotto 3a risulta pertanto ‘calato dall’alto’ dagli addetti ai lavori e dai politici provinciali e nazionali.

L’analisi costi/benefici doveva essere fatta su ciascuna alternativa progettuale. Nel dibattito pubblico sono state esposte queste argomentazioni e citate dal responsabile Andrea Pillon nella sua relazione finale. Eppure la soluzione progettuale alternativa presentata dal nostro Comitato per il Nodo di Trento risolverebbe alcuni macroproblemi di notevole rilevanza ambientale e sociale rispetto al Progetto RFI ITALFERR: il non attraversamento della zona ex Sloi Carbochimica e del centro abitato e conseguentemente la possibilità di non procedere all’esproprio di fabbricati. E non interesserebbe la zona di Villa Bortolazzi.

Per quanto riguarda le criticità della Marzola, nella definizione del progetto definitivo occorrerà svolgere un esame accurato del sistema idrogeologico ed eventualmente trovare idonee soluzioni di varianti di tracciato, come peraltro richieste nelle prescrizioni del Comitato Speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Lo scorso 26 luglio il Comitato Mobilità Sostenibile Trentino ha inviato ufficialmente (per PEC) a RFI e agli enti locali un’ampia documentazione sulle alternative progettuali ignorate, ed è stata richiesta l’audizione per illustrarle. A tutt’oggi non si è avuto alcun riscontro in merito.

Nella recente riunione tenutasi a Trento lo scorso 5 settembre, alla presenza di RFI, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Trento e della Commissaria Straordinaria ing. Paola Firmi, si sono manifestati atteggiamenti autoreferenziali, confermando che il processo decisionale in atto è stato organizzato ad hoc dal Ministero, da RFI, dalla PAT e dal Comune di Trento per ‘bypassare’ la partecipazione popolare.

Evidentemente gli interessi economici delle lobby interessate alla realizzazione dell’opera prevalgono sugli interessi della collettività. Non a caso il costo preventivato di 930 milioni di euro è già lievitato a 1.270 milioni di euro.

Riteniamo che tali atteggiamenti e l’eventuale futura militarizzazione delle zone investite dall’opera non consentano di perseguire la soluzione migliore. Il Comitato Mobilità Sostenibile Trentino ritiene che aprire un tavolo di confronto reale su opportunità, praticabilità e costi/benefici dell’opera e sulle alternative progettuali non provocherebbe alcun ulteriore ritardo rispetto a quello già accumulato, né alcuna pregiudiziale marcia indietro.

Accettare il confronto dimostrerebbe senso di responsabilità e di intelligenza politica da parte dei decisori di questa opera di pubblica utilità, atteggiamento che ancora non si è manifestato.

 

*
COMITATO MOBILITA’ SOSTENIBILE TRENTINO

 

I portavoce
Ezio Viglietti e Pina Lopardo

 

Link DOCUMENTAZIONE ALTERNATIVE PROGETTUALI DEL CMST:
https://drive.google.com/drive/folders/1RArbd94kABx3NEsTi_F2cM1U1svxuYwk?usp=sharing

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