Un messaggio straziante prima del gesto tragico. “Ti lascio questi ricordi… Portali con te sempre nel cuore. Ti amerò per sempre come dal primo giorno: ti starò vicino anche da lontano…”, questo il testo del post pubblicato da un padre separato di 44 anni pochi giorni prima del suicidio. Parole accompagnate da immagini con la sua bambina, che non vedeva da due anni. E questo sarebbe il motivo che ha spinto l’uomo, un operaio che viveva nel basso Canavese, a togliersi la vita nel giorno del suo compleanno.
“Una tragedia che ha sconvolto un’intera comunità – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e che ha colpito anche la nostra associazione. Da anni siamo impegnati con la campagna Voglio papà nel fornire supporto ai padri separati e sono anni che denunciamo i torti che subiscono e la situazione di emergenza in cui si trovano molti di loro. I dati sono drammatici. Solo nel 2016 in Italia si sono tolti la vita 200 padri separati. La crisi economica ha peggiorato un quadro già critico. Si stima che nel nostro Paese i padri separati sono 4 milioni e circa 800mila vivono sulla soglia della povertà. La separazione in molti casi li fa sprofondare in una condizione economica durissima, tra spese di mantenimento e per il nuovo alloggio in seguito all’assegnazione della casa alla madre. Si spiega anche così un altro dato eloquente: un nuovo povero su due è un padre separato. Alle sofferenze dovute alle difficoltà economiche si aggiungono quelle per il distacco dai figli e per una giustizia spesso ingiusta. È per questo che nell’esprimere cordoglio e vicinanza ai familiari del papà di 44 anni che si è tolto la vita, vogliamo anche lanciare un appello al nuovo Governo affinché dedichi la giusta e opportuna attenzione ai padri separati. È un’emergenza che non deve essere sottovalutata e che merita interventi urgenti e concreti per aiutare le tante persone che soffrono, evitando che si arrivi a tragici epiloghi”.
Con la campagna Voglio papà, l’associazione Codici è impegnata da anni al fianco dei padri separati per fornire supporto e assistenza legale. È possibile segnalare il proprio caso al numero 06.55.71.996 oppure all’indirizzo mail segreteria.sportello@codici.org.