Durissimo il Codacons contro il Vicepremier Luigi Di Maio che ha annunciato oggi l’intenzione del Governo di far partecipare lo Stato e Fs alla nuova società Alitalia con quote anche superiori al 50%.
“Non accetteremo che nemmeno un euro dei soldi della collettività sia utilizzato a fondo perduto per salvare Alitalia, e siamo pronti ad impugnare al Tar e alla Commissione Europea qualsiasi atto del Governo che vada in tale direzione – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Già l’ingresso delle Ferrovie nella compagnia aerea arrecherà un danno abnorme agli utenti, attraverso un azzeramento della concorrenza tra treni e aerei su numerose tratte, a partire dalla Roma-Milano, e un rincaro delle tariffe”.
“Se lo Stato, attraverso il Tesoro, dovesse mettere altri soldi pubblici nella compagnia di bandiera, il conto per i cittadini diverrebbe astronomico – prosegue Rienzi – Ad oggi Alitalia è costata, tra salvataggi, prestiti e altri interventi pubblici, la bellezza di 8,6 miliardi di euro solo negli ultimi dieci anni, un conto pari a 358 euro a famiglia: è come se ogni singolo italiano, neonati compresi, avesse sborsato 143 euro di tasca propria per il salvataggio della compagnia aerea”.
Di fronte a tale numeri qualsiasi intervento pubblico per salvare Alitalia coi soldi degli italiani diverrebbe un abuso illecito e sarebbe impugnato dal Codacons al Tar e alla Commissione Ue per ottenerne l’annullamento – aggiunge l’associazione – Diffidiamo pertanto il Governo a realizzare una dettagliata analisi costi-benefici sull’ingresso dello Stato nella compagnia prima di adottare qualsiasi decisione che possa risultare una tragedia per le case pubbliche.