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CMST – RETE CITTADINI – COMITATO VIA BRENNERO * LOTTO 3A CIRCONVALLAZIONE TRENTO: « DURANTE LA CONFERENZA STAMPA VERRÀ ILLUSTRATO IL DOSSIER SU RUMORE E VIBRAZIONI, BAR STAZIONE TRENTO-MALÈ (1/4- 10.00) »

Scritto da
11.20 - martedì 28 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Il Comitato Mobilità Sostenibile Trentino CMST “ing. ALBERTO BACCEGA”, in collaborazione con gli altri Comitati che si oppongono alla realizzazione del progetto lotto 3 A di RFI ITALFERR, ha elaborato il Dossier rischi relativi al trasporto delle merci pericolose, rumore e vibrazioni. In tale documento sono contenute domande da porre all’Osservatorio per l’Ambiente e la Sicurezza del Lavoro di recente istituito da PAT, Comune di Trento e RFI ITALFERR, le prescrizioni/raccomandazioni (parte delle 266 dell’ordinanza n. 3 della Commissaria Straordinaria ing. Paola Firmi) su tali materie e sono svolte considerazioni sulla documentazione del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica, PFTE.

Tale Dossier approfondisce la natura dei rischi sia in fase di cantierizzazione dell’opera che in quella del futuro esercizio di trasporto merci. Le aree di Trento Nord e di Mattarello a Sud saranno interessate, dal tracciato proposto da RFI ITALFERR da n.194 treni merci (scenario 2040). Il Rischio derivante dal trasporto delle merci pericolose, che continuerà a interessare il centro abitato di Trento Nord, deriva dalla pericolosità di incendio, esplosione, tossicità ed altre da parte di alcune sostanze trasportate attualmente per strada e ferrovia (contraddistinte da una tabella arancione). Non si conoscono le quantità trasportate di merci pericolose nel Corridoio Scandinavo Mediterraneo attuale e futuro. A tal proposito l’incidente ferroviario di Viareggio, che ha interessato un serbatoio contente GPL, può fornire un’idea precisa di tale pericolosità. D’altra parte il rischio rumore continuerà a interessare la popolazione di Trento Nord. Per ridurre tale rischio è possibile agire sulla sorgente (contatto ruota-rotaia, frenatura, equipaggiamenti mezzi di trazione etc.), sulla propagazione, con barriere antirumore fonoassorbenti e con interventi sui ricettori (per es. sostituzione di serramenti con doppi vetri).
Dal piano acustico RFI ITALFERR è previsto l’installazione di circa 3 km di barriere antirumore alte da 2,98 a 9,25 metri dal piano del ferro dei binari.

La legislazione italiana fissa precise soglie, da non superare sia per non disturbare il sonno della popolazione e sia per i lavoratori che saranno impegnati nella realizzazione dell’opera.
A tal proposito è in corso un processo penale che vede come imputati alcuni dirigenti di alcune imprese ferroviarie e di RFI per il superamento di tali limiti, specialmente nelle ore notturne, in alcuni ricettori, cioè abitazioni private in via Lavisotto e Via Canestrini.

Infine il Dossier esamina anche il rischio vibrazioni. Lo scavo delle gallerie richiederà l’impiego di frese tipo TBM di grandi dimensioni. Quante di queste frese lavoreranno in contemporanea per scavare la galleria della Marzola? Per le vibrazioni la legislazione italiana non fissa soglie per la popolazione, ma fa riferimento solo alla normativa tecnica. Sono fissate soglie solo per i lavoratori, dal D.lvo 81/ 08.

RFI ITALFERR ha prodotto uno studio vibrazionale nel PFTE incompleto e facendo riferimento ad uno studio di valutazione sperimentale sulla caratterizzazione della sorgente, che si riferisce ad una campagna di rilevamenti eseguita lungo la linea in esercizio Milano-Genova, per il progetto di potenziamento della linea Milano – Genova, a seguito del quadruplicamento ferroviario della tratta Milano Rogoredo-Pavia. Da più parti è stato richiesto la revisione di tale documento.
Infine, nelle considerazioni svolte nel Dossier si fa notare che se la Stazione Appaltante del lotto 3 A – circonvallazione di Trento avesse adottato uno dei tracciati alternativi proposti

dal CMST e dalla RETE DEI CITTADINI (destra Adige), gran parte delle n. 266 criticità emerse si sarebbero evitate, salvaguardando la salute e la sicurezza della cittadinanza di Trento. La realizzazione di questa opera è necessaria per il trasferimento del trasporto merci dalla gomma alla rotaia e dovrà essere realizzata salvaguardando la salute e la sicurezza della popolazione e dei lavoratori impegnati per la sua realizzazione.
Il CMST e gli altri Comitati che si oppongono alla realizzazione dell’opera proposta da RFI ITALFERR, richiedono, con fermezza che le imprese aggiudicatrici della gara di appalto, capofila Webuild, risolvano adeguatamente le criticità emerse nel progetto definitivo e/o esecutivo che a tutt’oggi non è stato pubblicizzato.

 

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CMST
Comitato Mobilità Sostenibile Trentino “Ing. Alberto Baccega”
RETE DEI CITTADINI COMITATO VIA BRENNERO

 

 

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