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CISL MEDICI – TRENTINO * VACCINI ANTI-INFLUENZALI: PAOLI, « CONSEGNA AI MEDICI DI FAMIGLIA, GRAVE IL RITARDO DI APSS E ASSESSORATO SALUTE »

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08.31 - sabato 23 ottobre 2021

Cisl medici segnala il grave ritardo con cui APSS e Assessorato alla salute si stanno muovendo per consegnare ai medici di famiglia i vaccini anti-influenzali della campagna 2021-2022.

Tutti i nostri medici segnalano le lamentele sempre più frequenti pervenute queste ultime settimane dai nostri assistiti anziani,fragili, cittadini affetti da patologie croniche, riguardanti la mancata informazione pubblica sull’inizio della campagna vaccinale antiinfluenzale.

Nelle altre Regioni le vaccinazioni presso gli ambulatori dei medici di base sono iniziate a settembre,con la Campania,seguiti dal Lazio;in Liguria dal 4 ottobre.Fino ad arrivare ai 3000 medici di base piemontesi che lo fanno dal 14 ottobre;i medici del Friuli dal 15 ottobre;6200 medici lombardi che stanno vaccinando i propri assistiti dal 22 ottobre,quelli dell’Emilia Romagna,della Toscana da dopodomani,dando incentivi ai medici anche per tenere aperti ulteriormente gli studi.

Tutto ciò a fronte della raccomandazione del Ministro Speranza che aveva chiesto di anticipare la campagna vaccinale anche in Trentino ad inizio ottobre 2021,per limitare il più possibile la circolazione dell’influenza stagionale evitando gli intasamenti in ospedale,pronto soccorsi in primis,da qui a breve(vedi circolare ministeriale di aprile 2021).

Avevamo tutti plaudito all’annuncio del Direttore Generale Ferro riguardante l’acquisto da parte trentina di 200.000 dosi di vaccini antiinfluenzali…Dove sono finiti?

Cisl medici segnala che il ritardo con cui inizierà a vaccinare la nostra Provincia potrà avere conseguenze sul piano organizzativo,visto che molti dei nostri medici di famiglia si troveranno a dover gestire contemporaneamente tre tipi di vaccino: quello anticovid, quello antipneumococco e quello appunto antiinfluenzale in un periodo in cui moltissimi nostri cittadini si saranno già ammalati di influenza e chiederanno visite domiciliari..Con l’aggravante, rispetto alle calde climaticamente Sicilia,Sardegna, Calabria, che hanno comunque iniziato o iniziano lunedì prossimo anch’esse a vaccinare la loro popolazione, che in Trentino dobbiamo augurarci che il tempo sia clemente anche nei prossimi due mesi. Altrimenti la popolazione fragile,affetta da patologie croniche, si vedrà obbligata a recarsi dal medico di famiglia sotto la pioggia, la neve e le intemperie che contraddistinguono in questo periodo le nostri valli.

Tenendo presente,infine, che l’anno scorso le scorte non ci erano state date inizialmente se non al 50% ,con medici in crisi di nervi per la ricerca di vaccini che i distretti non consegnavano,e cittadini furibondi con noi per essere obbligati ad andare e venire dai nostri ambulatori più e più volte inutilmente.

Ad oggi, in Trentino, siamo ancora alla ricognizione aziendale sulle dosi che i distretti dovrebbero dare ai singoli medici.Ricognizione iniziata solo ieri,mentre nel resto della Penisola i cittadini si stanno vaccinato contro l’influenza da oltre un mese, oltre a vaccinarsi contro il Covid19!

 

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Dr.Nicola Paoli

Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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