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CISL MEDICI – TRENTINO * SANITÀ: PAOLI, « MOMENTI DI TENSIONE DURANTE LA CONSEGNA DEI VACCINI ANTI-INFLUENZALI IN VIALE VERONA, QUESTA MATTINA »

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11.35 - martedì 2 novembre 2021

Alla presenza di altri medici di medicina generale che attendevano dalle 7.00 la consegna avvenuta alle 8.00, un medico di base si è presentato nella sede di Viale Verona a ritirare la quota vaccinale di 600 vaccini richiesta a suo tempo ad Apss e per la quale aveva prenotato la consegna alle 7.45. Erano fondamentali per vaccinare i suoi pazienti anziani, fragili, non autosufficienti, con patologie croniche le piu disparate, e tutto il personale a contatto con animali o con il pubblico .

Come aveva preannunciato APSS per mail, gli sono stati consegnate solo 70 dosi totali di Fluad per anziani e 10 dosi per tutta la rimanente popolazione iscritta. La tensione è salita immediatamente a causa delle provocazioni del dirigente medico addetto alla consegna che ha deriso il medico di base, invitandolo a tornare ogni due giorni a prendere ulteriori dosi.

Ad altri, invece, è stato promesso che basta un referente per avere tutti i vaccini assegnati al gruppo San Martino. Gruppo San Martino che, a detta di APSS, lavorerebbe da casa con cinque medici in palese illegittimità di leggi e contratto.

Segnaliamo inoltre discriminazione tra valli e città con medici a cui sono state consegnate 30 dosi, altri 160 dosi,ad altri 80. Discriminazioni che si ripercuotono anche sulle relative popolazioni.

Come si può fare una programmazione ordinata con i nostri pazienti in tali condizioni che vanno parimenti alla disorganizzazione già avvenuta l’anno scorso?

Dopo una promessa iniziale di darci un ingente quantitativo, nel 2020 infatti molti medici hanno visto centellinare le consegne, con popolazioni furibonde, nei loro studi.

APSS non ha fatto memoria degli errori dello scorso anno ed ora siamo punto e a capo con il rifiuto di consegnarci gli stock nei nostri studi o nelle vicinanze,come in altre parti d’Italia avviene dai primi di ottobre, per non mettere in difficoltà i medici.

Sembra che APSS non ritenga importante la vaccinazione affidata alla medicina generale a domicilio e nei nostri ambulatori.Ma è la Legge italiana e il nostro contratto di lavoro che ci impone tale compito che riteniamo fondamentale per mettere in sicurezza tutti i nostri pazienti.

Se vogliono continuare con questo andazzo facciano cambiare le Leggi a Roma prima ancora che a Trento.

Ci domandiamo anche, alla luce della volontà della Provincia e della APSS di voler far firmare il 9 novembre 2021 un contratto alla medicina generale in perdita, che ad oggi prevede mezzo euro al mese di aumento per ogni professionista, se questo, e la formazione di referenti imposti da APSS  e gruppi integrati copia delle AFT del 2013 nonché di retribuzioni alle segretarie, non siano altro che fumo negli occhi come come questo inizio di campagna antiinfluenzale.

 

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Dr. Nicola Paoli

Segretario Generale Cisl medici del Trenti

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