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CISL MEDICI – TRENTINO * REPLICA A BERLOFFA: « LA FORMAZIONE È “SPERIMENTAZIONE” IN SPREGIO ALLA LEGGE, FRUTTO DI PROTOCOLLI INOPPORTUNAMENTE FIRMATI DA PAT E ORDINE MEDICI »

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09.01 - mercoledì 16 novembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Alla luce delle dichiarazioni a mezzo stampa della dottoressa Giulia Berloffa, Direttrice della Scuola di Formazione Specifica in Medicina generale, appendice dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Trento, e dello stesso Presidente dell’Ordine, dottor Ioppi, corre l’obbligo fare le seguenti precisazioni:

detto che per gli articoli suddetti i formandi della Scuola e molti degli attuali Tutor hanno manifestato il loro dissenso a come è stata presentata la “sperimentazione”, pubblicamente, dando per acquisito ciò che democraticamente non è mai stato spiegato alle parti in gioco;

detto che sono a rischio di dimissioni coloro che entusiasticamente, nella Scuola, avevano aderito alla possibilità di diventare medici di famiglia a tutto tondo sul territorio trentino;

detto che si dichiara che è in atto una “sperimentazione” provinciale/della Scuola, che prevede l’inserimento nel mondo lavorativo trentino di tali medici non ancora formati,”supervisionati” da medici di cui non si sa nulla;

detto che in realtà esiste una Legge di Stato, conseguente al decreto Calabria del 2020 ed un accordo nazionale della medicina generale firmato dal sottoscritto, che istituzionalizza il contributo di questi validi professionisti di tutti e tre gli anni, nel mondo lavorativo, prima ancora di finire la formazione specifica, dato che a tutti gli effetti sono medici chirurghi abilitati alla professione medica;

Cisl medici del Trento sottolinea e specifica ai propri iscritti, ed ai cittadini che dovrebbero scegliere i nuovi medici di famiglia che si stanno inserendo nelle nostre zone carenti che, in occasione della conversione in legge del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, recante disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza (cd DL Riaperture), il Parlamento ha introdotto o modificato alcune norme di particolare interesse per la Medicina Generale riguardanti la Formazione-Lavoro (art.12). Non quindi la Direttrice, il Presidente o l’Assessore alla salute, ma lo Stato Italiano e le OOSS della medicina generale.

Nello specifico è stata data la possibilità, per i Medici iscritti a tutti e tre anni del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale di Trento e delle altre Regioni, di acquisire incarichi convenzionali di cui all’Accordo Collettivo Nazionale, prevista dall’Art. 9 del DL Semplificazioni del 2018. Viene quindi prorogato il termine sino al 31.12.2024.

Introducendo, al di fuori della normativa emergenziale, la possibilità di riconoscimento delle ore di attività convenzionale come attività formativa pratica da computare nel monte ore previsto dal D.Lgs. 368/99 che regolamenta il Corso. Viene inoltre aumentato a 1000 (non quindi 500 o 650) il limite di assistiti previsto per gli incarichi temporanei assegnati, ai sensi del DL 135/18, con la possibilità di affiancare, a supporto dell’attività di Assistenza Primaria, la figura di un Tutor di Medicina Generale, la cui anzianità professionale richiesta viene ridotta da 10 a 5 anni.

Tenuto presente che in provincia di Trento i Tutor sono già presenti dal 2000, iscritti nel registro provinciale, e retribuiti secondo accordo provinciale della medicina generale, per i formandi di tutti e tre gli anni della Scuola, non ha motivo di esistere questa ulteriore figura retribuita, in contrasto con quanto previsto dall’ACN vigente, art.27. Né di limitare la possibilità che i medici della Scuola siano assegnati solo per il secondo e il terzo anno e non per il primo, come detta la legge.Tenuto presente poi che nel 2020, marzo, l’Accordo trentino delle OOSS in Assessorato, ha data la possibilità, a tali medici, di avere un ulteriore benefit in denaro (mille euro al mese a fondo perduto) qualora vadano nelle valli ad aprire sedi di medicina di famiglia.

Se si tratta quindi di una “sperimentazione” in spregio alla Legge vigente, come dichiarato dalla dottoressa Berloffa, di risorse economiche non esplicitate chiaramente alle OOSS e di protocolli firmati inopportunamente solo da Provincia e Ordine dei medici Chirurghi di Trento, si fa presente anche che l’art. 27, comma 2 lett. d) dell’ACN prevedeva e prevede tutt’ora la sua declinazione con le OOSS della medicina generale.Altrimenti deve considerarsi nulla.

Ricordiamo infatti che quota parte della declinazione del personale che affianca tali medici va contrattualizzato a livello provinciale da parte delle OOSS della medicina generale. Cisl medici del Trentino, sindacato di maggioranza assoluta della medicina generale, a tutela dei propri iscritti, anche formandi di tutti e tre gli anni della Scuola, e dei propri Tutor e animatori e docenti della Scuola stessa, ha più volte esortato l’Assessorato alla salute, sia in questa come nella precedente legislatura, a sedersi al tavolo di trattativa e risolvere tali questioni.

È convocato anche oggi un Comitato interpretativo in Assessorato per dirimere questa ed altre questioni specifiche.

 

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Dottor Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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