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CISL MEDICI – TRENTINO * OSPEDALE TIONE: PAOLI, « CI ATTENDIAMO UN DIALOGO CON LE PARTI, PRIMA DI DOVERE RICORRERE AD AZIONI COLLETTIVE O GIUDIZIARIE »

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12.08 - sabato 29 ottobre 2022

In riferimento alle continue notizie di questi giorni riguardanti la situazione delle strutture sanitarie in Giudicarie, Cisl medici del Trentino, specificatamente alla situazione dell’Ortopedia e della Chirurgia di Tione, si vede costretta ad intervenire su quanto di critico ha riscontrato sul posto, tra i suoi iscritti dirigenti medici, non da  oggi, per fare presente a tutti quanto segue, prima che inizi anche la stagione invernale.

L’attuale struttura complessa dell’Ortopedia richiede infatti una valutazione prioritaria ed analitica ben più approfondita rispetto alle notizie stringate che filtrano alla opinione pubblica, visti i disagi e le difficoltà vissute dai nostri iscritti in tale ospedale, con molteplici episodi gravissimi, legati prioritariamente alla conduzione direzionale del reparto stesso, slegata quasi completamente da ogni forma di collaborazione attiva con il resto dell’equipe.

È noto da anni che i dirigenti medici ivi inseriti sono in sofferenza rispetto alla conduzione non condivisa su molte argomentazioni, che investono non solo la clinica del reparto ma anche le stesse sale operatorie. E’ altrettanto noto agli addetti ai lavori, che pendono e si rinnovano continuamente richieste di trasferimenti dall’Ortopedia di Tione ad altri Ospedali intra ed extra provinciali, dove poi i dirigenti sono trattati bene e si trovano meglio, come abbiamo avuto modo di appurare più volte personalmente.

Il Covid di questi ultimi due anni, con il suo carico di stress psico fisico, sommato alla recrudescenza del rapporto interpersonale già deteriorato, ha portato allo stremo delle forze coloro che in carenza costante di organico, sovraccaricati, senza valorizzazione né gratificazione alcuna, stavano decidendo in questi ultimi mesi di abbandonare l’ospedale in blocco.

Cisl medici, allertata su questa situazione che non poteva protrarsi così a lungo, e che avrebbe messo in totale sofferenza l’intera popolazione di quella Valle anche turistica, ha segnalato quindi formalmente le difficoltà di relazione dei nostri iscritti con i vertici del proprio reparto.

Il sindacato si è immediatamente attivato, mettendo in atto tutte le dovute contromisure, aprendo un fronte sindacale con la parte datoriale, rappresentando ad essa questa situazione ed altre, in altri reparti dello stesso ospedale, al limite della sopportazione fisica, per non incorrere in incidenti di percorso nei confronti di gente stremata.

In diversi momenti finanche con richieste ufficiali formali.

Cisl medici, che ha a cuore le sorti dei propri professionisti come quelli della gente giudicariese e rendenese, apprezza APSS che, attraverso la propria direzione generale tutta, fino ad oggi, ha concertato e trattato con noi, mantenendo saldi i nervi e cercando di convincere gli ortopedici a desistere da azioni di lotta e di agitazione, in attesa di trovare soluzioni equilibrate e idonee che mettessero tutti d’accordo.

Soprattutto, Cisl medici concorda con APSS sulla condivisione e la priorità di ricreare una condizione di benessere lavorativo e psicologico per i suoi professionisti che in quell’ospedale vivono, lavorano e sacrificano il loro tempo per il bene della popolazione tutta, non solo in ortopedia ma anche in chirurgia vieppiù altre situazioni meno gravi.

Cisl medici attende ora con rinnovata urgenza, che dalla riorganizzazione in atto, a brevissimo, sia Provincia che APSS siano in grado di dare quei segnali di coraggio che tutti noi ci attendiamo per risolvere la gravità della situazione creatasi colà, probabilmente non ancora ben compresa neanche dalle istituzioni locali, esterne all’Ospedale, prima che sia troppo tardi.

Ci attendiamo infatti, prima di dover ricorrere ad azioni collettive o giudiziarie, un dialogo con entrambe le parti in gioco, visto che l’Azienda stessa si è presa l’impegno d’onore di ricostruire condizioni personali e professionali tali da permettere ai dirigenti medici di lavorare in serenità e con soddisfazione. Soprattutto di attrarre personale in quell’Ospedale piuttosto che vederlo fuggire, demotivato e non fidelizzato, per contrasti relazionali e organizzativi, risolvibili con adeguate azioni aziendali e provinciali.

 

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Dr. Nicola Paoli

Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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