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CISL MEDICI – TRENTINO * INCONTRO CON ASSESSORE SEGNANA: PAOLI, « RESTIAMO IN VIGILE ATTESA DI VEDERE CONSIDERATE LE NOSTRE PROPOSTE E LE LORO SPECIFICHE »

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16.53 - lunedì 23 agosto 2021

Alle 11.00 di oggi, in videoconferenza con l’Assessore alla salute Stefania Segnana e i vertici aziendali e del Dipartimento saute della Provincia di Trento, alla presenza di 27 organizzazioni sindacali della dirigenza medica, del comparto sanità e della medicina convenzionata della sanità trentina, si è svolto l’incontro fondamentale avente come oggetto “richiesta di parere ai sensi dell’art.21 della Legge 16/2010” riguardante il riassetto organizzativo di APSS.

Cisl medici, che rappresentava per i suoi iscritti sia il settore dei medici convenzionati, quelli delle RSa e quelli della dirigenza medica, ha confermato la sua disponibilità a discutere nei particolari tale proposta, secondo anche quanto firmato nel tavolo tecnico aziendale per la medicina convenzionata un mese e mezzo fa, e quanto assicurato per i medici di RSA e per la specialistica ambulatoriale interna da APSS stessa.

In riferimento alle tematiche riguardanti i dirigenti medici, poste sul tavolo soprattutto dal dr.Benetollo,attuale Direttore del Servizio ospedaliero provinciale, Cisl medici ha chiesto che venisse meglio esplicitata la declinazione trasparente dei venti piccoli Dipartimenti omogenei medico sanitari previsti nella delibera proposta, che cancella aree e dipartimenti attuali, alla luce della declinazione molto più specifica dedicata all’area tecnico amministrativa.

Che si spieghi meglio se si intende addivenire a contratto lavorativo per gli spostamenti dei singoli dirigenti all’interno della rete ospedaliera, con la volontarietà che si è sempre palesato fino ad ora, o no; che si metta mano immediatamente al Regolamento previsto anche dalla Legge 16, su cui si sono fatte alcune considerazioni nel merito.

Infine abbiamo chiesto alla parte pubblica come la Delibera coordinerà le risorse economiche previste dal PNRR in riferimento alla Missione 6, sia per quanto riguarda i territori, le RSA, gli ospedali, dipendenti o indipendenti che siano dai governi dipartimentali.

La parte pubblica ci ha specificato che per il momento non sono ancora quantificabili per il Trentino le risorse economiche della Missione 6 provenienti dall’Europa per personale e mezzi;
che sono in atto al contrario i lavori riguardanti altre voci strutturali già messe a bilancio e autorizzate da Roma (antiincendio,etc);

che si intende recuperare risorse europee anche per quanto riguarda il NOT;

che si intende inserire il sistema delle RSA nelle reti territoriali a cui afferiscono i medici di ognuno dei 13 ambiti,che faranno capo ognuno a un referente sia per dirimere i problemi con il Distretto che per la formazione;

l’organizzazione , secondo la normativa nazionale n.517, dei venti piccoli dipartimenti omogenei.

Ma anche, ci sono stati assicurati,la presenza degli organismi di partecipazione e di condivisione dei dirigenti tutti dei rispettivi dipartimenti medici,al di là dei direttori, per presidiare i PDTA del territorio.

Il dr.Benetollo ha tenuto a sottolineare che con la pandemia si è accellerata l’idea che l’obiettivo sia migliorare l’efficienza del sistema piuttosto che puntare solo agli esiti correlati ai volumi di prestazioni.Tali esiti verranno da oggi in poi richiesti solo per i processi complessi dove ci sono tecnologie specifiche non replicabili perifericamente.

A livello periferico, al contrario, si cercherà , con la risposta di prossimità alla popolazione , di non riconvertire i piccoli ospedali di valle, come fatto in tutte le altre Regioni italiane, ma al contrario dare un punto fermo al territorio al quale afferiscono tutti i cittadini non autosufficienti,anziani e con patologie croniche, trattati con la medicina convenzionata supportata da personale di studio e tecnologie digitali e strumentali aggiornate.

Con precise specificità dei piccoli ospedali, come già avviene da tempo con la PMA di Arco, anche per quanto riguarda i settori della chirurgia, della clinica,dell’ortopedia.Con la speranza che i Distretti diventino, nel tempo, indipendenti dalla Direzione Generale, riuscendo, immediatamente con le reti territoriali,le reti dei punti nascita, quelle palliativiste o diabetologiche, a risolvere in loco i problemi semplici di organizzazione e di risposte ai cittadini tutti.La riunione si è chiusa alle 13.30 circa.

Restiamo in vigile attesa di vedere considerate le nostre proposte e le loro specifiche.

 

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Dr. Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino

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