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CISL MEDICI – TRENTINO * GUARDIE MEDICHE: « ABBIAMO BISOGNO DI AGGREGAZIONI FUNZIONALI LEGALI E DI ASSOCIAZIONISMI A CONTATTO CON I COMUNI, SOLO ALLORA IL SINDACATO FIRMERÀ QUANTO VUOLE FUGATTI »

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10.28 - mercoledì 27 febbraio 2019

Ma di cosa stiamo parlando? Forse è il caso, a questo punto, di chiarire ai cittadini, tutti, al Presidente Maurizio Fugatti e soprattutto all’Assessore all’agricoltura, presente alla conferenza stampa sulle guardie mediche, ieri pomeriggio, di cosa stiamo discutendo:

ci sono, in questo momento, in Trentino, 108 guardie mediche, in gran parte precari perchè non si trovano medici che vengono qui a lavorare in questo caos mediatico, che guadagnano 22,6 euro lordi all’ora+ 4 euro lorde di indennità ferme da più di un decennio, che l’azienda sanitaria (Bordon) ha intenzione di togliergli, in base a sentenze nazionali.

Nelle sedi assistiamo ad un continuo depotenziamento del sistema, ad una duplicazione dell’attività lavorativa, ad una recrudescenza di minacce verbali nei confronti di professionisti specialisti lasciati da soli a gestire intere valli di notte, case di riposo e neonati compresi.

Cisl medici chiede all’Assessorato che vengano dati almeno dieci euro all’ora di aumento, in parte fermi, dal 2001, a tali figure professionali così indispensabili a quanto sentiamo dire dai Sindaci e dal Presidente Fugatti; un sostanziale potenziamento delle sedi esistenti, che non possono basarsi solo su un medico per turno nelle valli ed al massimo due a Riva del Garda o tre per notte a Trento e Rovereto, tenuto presente i bacini enormi di loro competenza.

Va data loro la possibilità di staccare per pranzare, visto che attualmente non è permesso loro neppure di rifocillarsi. Va inserito, come da accordo nazionale, il servizio dell’emergenza sanitaria territoriale.

Se si intende aumentare le sedi, queste vanno aumentate non solo in alcuni precisi bacini ma su tutto il territorio trentino, perchè non ci risulta che gli oltre 500.000 cittadini debbano avere privilegi differenti: siamo tutti un solo popolo.

Quello che sta accadendo è molto diverso: si vuole intervenire, per tempo, per le elezioni di primavera battendo i piedi e non volendo sentire ragione su nulla di quanto richiesto in questi mesi dal sindacato di maggioranza assoluta della medicina generale in Trentino che, al netto delle simpatie personali, è tale perchè ha il mandato di tutti i suoi iscritti a trattare su questo argomento in tal modo.

Sindacato non significa firmare in bianco una cambiale ad un Presidente che ha la maggioranza in Consiglio. Noi non siamo politici. Si abbia rispetto della nostra figura di medici, innanzitutto. Non scordando che il 95% dei nostri iscritti, comprese le guardie mediche, hanno fatto uno sciopero di 48 ore, che rimarrà negli annali della Provincia, conseguentemente al mancato pagamento aziendale delle nostre spettanze di ore e giornate lavorate tra novembre e dicembre 2018 e che non hanno avuto risposta su quanto chiesto.

Non di guardie mediche precarie abbiamo bisogno in Trentino, ma di aggregazioni funzionali legali e di associazionismi a contatto con i Comuni nei territori, potenziati in termini di risorse per il personale infermieristico e di studio nonchè per i nostri ambulatori che ci paghiamo, tutti, tranne che in Viale Verona, pescando dal nostro stipendio. Solo allora Cisl medici firmerà quanto vuole Fugatti.

 

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Dott. Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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