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CISL MEDICI – TRENTINO * FONDI PNRR: PAOLI, « ASSISTENZA TERRITORIALE, PRONTI AD APPROVARE I NUOVI MODELLI CHE CI SONO STATI PROPOSTI E LA NOSTRA BASE HA ACCETTATO »

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16.20 - domenica 7 novembre 2021

Cisl medici prende atto con favore che il documento sui modelli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale, nonchè l’ultimo documento proposto dal Ministro Speranza a tutti i sindacati compreso Cisl medici, viene fatto proprio dalla Provincia autonoma di Trento che avrebbe richiesto al Ministero della Salute di partecipare alla ripartizione di fondi del Pnrr -Missione 6, conseguenza del Recovery Fond della Comunità europea, con relative risorse nell’ordine di 66 milioni di euro.

Tali risorse sono collegate quindi a Case di Comunità e Ospedali di Comunità, di cui dovrebbero beneficiare ed essere protagonisti reti multiprofessionali locali formate da medici di famiglia, pediatri, specialisti di supporto, infermieri dipendenti e non, psicologi ed assistenti sociali che collaborano con pazienti e caregiver nei contesti più prossimi alla famiglia: studi medici, servizi infermieristici, case di comunità, ospedali di comunità, con l’infrastruttura informatica, come ha avuto modo di illustrare alle categorie tutte il dr.Benetollo nei mesi scorsi.

Per quanto riguarda gli Ospedali di Comunità, tre sembrerebbe, sovrapponibili ai Distretti, sono riferiti a strutture già esistenti in Trentino, (strutture intermedie) che riguardano i ricoveri brevi ed i pazienti a bassa intensità di cure e saranno gestiti in prevalenza da infermieri di comunità. Manca dalle notizie di oggi quanto il Pnrr prevede per l’assistenza domiciliare del medico che dovrà, entro il 2026, prendere in carico il 10% della nostra popolazione sopra i 65 anni,con una o piu patologie croniche e/o non autosufficienti, cavallo di battaglia della medicina generale, essendo parte della propria attività fuori dalle ore di ambulatorio giornaliero nelle dodici ore diurne.

Pur tuttavia corre l’obbligo ricordare che si tratta ancora di analisi e valutazioni fatte sulla base dei dati disponibili, che ancora dicono poco sugli aspetti pratici della riorganizzzione dell’assistenza ai pazienti. Tanto meno in un momento in cui la pandemia e il pensionamento della gran parte del personale sanitario ci priva delle risorse umane necessarie anche solo a mantenere l’esistente.

In un momento in cui è già tanto se potremo a breve brindare alla medicina di prossimità con i gruppi integrati della medicina generale vicini alle nostre popolazioni di valle; ad un Dipartimento di prevenzione e delle cure Primarie degni di questo nome in ogni Distretto, piuttosto che ad accentramenti ulteriori di professionisti come nell’unica Casa della salute della Legge Turco che venne abortita nel giro di un anno in Giudicarie o delle AFT ad oggi stoppate.

Ricordando a tutti che la maggior parte dei nostri trentini abitano in comuni e piccoli centri che rischiano di essere tagliati fuori da queste Case.

Se i pochi attuali medici di base fossero chiamati a gestire i pazienti dei nostri studi di valle e contemporaneamente prestare servizio all’interno delle Case di Comunità, il sistema non reggerebbe, andando a discapito dei cittadini.

Come Cisl medici, sindacato di maggioranza assoluta di categoria in Trentino, siamo pronti, comunque, ad approvare e concordare con APSS, con il Direttore Generale Dr.Ferro, che insieme al dr.Benetollo sono artefici di queste modifiche, e con la Provincia Autonoma di Trento, in primis l’Assessore alla salute, Stefania Segnana, i nuovi modelli che ci sono stati proposti e che la nostra base ha accettato: le reti professionali locali e i gruppi integrati della medicina generale.

Modelli per i quali si è discusso negli ultimi mesi sia gli aspetti operativi, sia la gestione del personale, in una cornice strategica ampia,con una visione di insieme complessiva su ciò che l’oggi potrà forse cambiare e rafforzare e ripensare in ambito di assistenza territoriale.

 

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Dr. Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino

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