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CISL FP TRENTO * APSS TRENTINO: “ LA RIORGANIZZAZIONE DEVE ESSERE PIANIFICATA CON GLI INTERESSATI, NON ATTRAVERSO SCELTE UNILATERALI”

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19.49 - venerdì 20 agosto 2021

“La Cisl è pronta a prendersi le sue responsabilità ma serve un confronto chiaro e trasparente sul futuro del comparto sanitario”. Così Giuseppe Pallanch, segretario del sindacato di via Degasperi, con Alfio Traverso, Sandro Pilotti e Silvano Parzian che seguono il comparto. “La riorganizzazione deve essere pianificata con gli interessati e non attraverso scelte unilaterali”.

L’intenzione della Cisl è quella di partecipare all’incontro del 23 agosto. “Le rappresentanze di lavoratrici e di lavoratori devono essere coinvolte nel processo decisionale e non possono essere convocati solo pro forma per poi propagandare un coinvolgimento delle parti sociali”.

Un tema è quello della carenza del personale sanitario. “Gli operatori sono stremati e ancora non vediamo la giusta valorizzazione economica e giuridica e mancano moltissime figure. In questi pochi mesi – evidenzia la Cisl Fp – si è assistito a molta confusione , una spending review surrettizia, manca condivisione: i presidi ospedalieri dell’Apss sono scoperti, compreso il settore tecnico e amministrativo che deve anch’esso essere valorizzato . Le soluzioni sono rare, estemporanee, costose e dannose, spesso affidate alle esternalizzazioni prive di ogni economicità e costose per interventi totalmente parziali”.

Necessario un piano assunzionale. “E’ ormai indispensabile e improcrastinabile anche l’assunzione di personale operatore tecnico, in primis falegname e meccanico, figure necessarie al completamento delle squadre manutenzione oggi pesantemente in sofferenza come Cavalese, Rovereto, Tione, Arco e Cles, senza poi dimenticare gli operatori tecnici quali elettricisti, falegnami, muratori, cuochi e così via. Sono tantissime le criticità e questi professionisti sono fondamentali per il funzionamento degli ospedali”.

La richiesta, anche nella prospettiva della riforma del comparto sanitario, è quella di aprire un dialogo, così come di fornire i dati, i fabbisogni e gli elementi per valutare il nuovo modello che il Trentino intende adottare. “Ci sono carenze endemiche e trasversali. Restiamo attenti osservatori di quanto avviene nelle strutture provinciali e su ogni ulteriore esternalizzazione ci sentiamo liberi di agire a tutela dei lavoratori e dei cittadini: non vogliamo essere esclusivamente informati a giochi fatti ma vogliamo essere protagonisti delle decisioni”, concludono Pallanch, Traverso, Pilotti e Parzian.

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