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CINGHIALI: TONINA, CON AIUTO CACCIATORI LORO CONTENIMENTO A NAGO-TORBOLE

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20.11 - venerdì 5 maggio 2017

(Fonte: Mario Tonina) – Contenimento dei cinghiali e ibridi di cinghiale nel territorio di Nago-Torbole, con l’aiuto dei cacciatori. La forte presenza di cinghiali e ibridi di cinghiale, favorita dall’elevata capacità riproduttiva della specie, anche nel territorio dell’Alto Garda, soprattutto nel comune di Nago-Torbole alle pendici del Monte Baldo, aveva di recente allarmato la popolazione e gli agricoltori della zona.

Solo nel 2016 erano avvenuti 24 abbattimenti tra Basso Sarca e territorio di Nago-Torbole: a dimostrazione che la presenza della specie era divenuta da sporadica a consolidata. Ai cinghiali si aggiungevano forme ibride, nate dall’incrocio di cinghiali e suini domestici, liberati in passato.

I danni in agricoltura erano stati notevoli: danneggiamento di piante e frutti nei pregiati uliveti e vigneti di Nago-Torbole e rimozione e scavo del cotico erboso dei prati. Danni ai quali va aggiunto il rischio per la circolazione stradale, in particolare sulla statale 240 tra Loppio e il Garda e sulla 249, Gardesana orientale, dato dagli attraversamenti di cinghiali e suidi selvatici.

Il consigliere provinciale dell’UpT Mario Tonina si era occupato del problema sollecitando un intervento normativo della Provincia con una interrogazione a risposta immediata in Consiglio provinciale lo scorso gennaio.

Nelle scorse settimane una deliberazione del Comitato Faunistico Provinciale, proposta dall’Associazione Cacciatori Trentini, sentito il parere positivo dell’Osservatorio Faunistico Provinciale e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha previsto la modifica della disciplina per il controllo del cinghiale in provincia di Trento (lp 24 del 1991).

L’«eradicazione» anche degli ibridi di cinghiale ora è una delle possibilità garantite da questa delibera e la «zona di controllo» è stata ampliata alla riserva di Nago-Torbole assegnando anche ai cacciatori, oltre che ai Forestali, il compito di garantire il contenimento della specie, a tutela della popolazione e delle attività agricole svolte in zona.

Soddisfazione da parte del cons. provinciale Tonina che aveva presentato anche un’altra interrogazione riguardante la gestione della popolazione del cinghiale nel Basso Chiese, per l’approvazione della delibera n. 695 del Comitato Faunistico Provinciale con la quale si contribuisce alla risoluzione dei numerosi danni arrecati, dai cinghiali, anche in altri territori.

 

 

 

 

In allegato il comunicato stampa:

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Foto: sito Coldiretti

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