(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///
Si è tenuto in data odierna a Roma l’incontro dei sindacati dei medici dipendenti e convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, con il sostegno della FNOMCEO e di Cittadinanzattiva, per richiedere la definizione di atto medico, una revisione della responsabilità medica, l’adozione di misure volte a rendere attrattiva e a riqualificare la professione, sicurezza sui luoghi di lavoro, un rapporto medico- paziente rinsaldato, la definizione di un nuovo patto per la salute e l’adozione di un approccio “One Health”.
“Oggi – ha dichiarato Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale ANAAO ASSOMED – veniamo giudicati da ben quattro tribunali che agiscono parallelamente e sono indipendenti l’uno dall’altro di cui il peggiore è quello mediatico. Una denuncia a carico di un medico equivale a una condanna senza processo, anche se nel 97% dei casi il medico è innocente. Chiediamo quindi di depenalizzare l’atto medico per rendere i professionisti più sicuri come peraltro avviene resto del mondo per rendere le cure sicure”
“Chiediamo – ha dichiarato Guido Quici, Presidente della Federazione CIMO-FESMED – una definizione puntuale di atto medico e la delimitazione delle competenze di ciascun professionista sanitario. L’attuale anarchia dei ruoli e i ripetuti attacchi alla nostra professione, che paga il prezzo più alto in termini di responsabilità professionale, sono inaccettabili e mettono a rischio la sicurezza delle cure”.
Sul fronte dei medici convenzionati “la medicina generale – ha dichiarato Silvestro Scotti, Segretario Generale FIMMG – sperimenta sulla propria pelle il paradosso di una digitalizzazione che, invece di sostenere, schiaccia il medico sotto la pressione della burocratizzazione informatica. Un tema che oggi affligge la medicina generale, ma che si allargherà presto a macchia d’olio a tutta la professione. Solo nell’ottica di un confronto costante e costruttivo che veda dialogare la categoria nel suo complesso con le istituzioni, mettendo al centro i bisogni di salute dei cittadini, si può riuscire a ridurre il carico burocratico e fare in modo che l’evoluzione digitale sia realmente una risorsa e non la “forma 3.0” della burocrazia”.
Presenti a Roma anche i delegati sindacali trentini di Cimo Fesmed dott.ssa Sonia Brugnara, Angelo Passerini (delegato nazionale) e FIMMG dr Valerio Di Giannantonio, che sostengono e sosterranno le iniziative nazionali anche nelle realtà locali.
Una grande manifestazione unitaria a maggio prossimo vedrà sfilare per le vie di Roma i medici, dipendenti e convenzionati, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali, i medici del territorio e gli specializzandi, riuniti sotto lo slogan INVESTIRE SUI MEDICI PER SALVARE IL SSN. Nel frattempo in tutte le Regioni saranno organizzate varie iniziative intersindacali per sensibilizzare i professionisti.
Dr.ssa Sonia Brugnara, delegata Cimo Femed Trentino
Dr Valerio Di Giannantonio, delegato Fimmg Trentino