(Fonte: Filippo Degasperi) – Ciclabile del Garda: quali soluzioni per la sicurezza e la tutela dell’ambiente?
Nei giorni scorsi, i portavoce del M5s in Provincia e nei comuni di Riva e Arco hanno effettuato un sopralluogo per prendere coscienza della reale portata dei lavori di realizzazione dei tratti trentini della ciclabile del Garda. I motivi di perplessità, amplificati dalla cronaca nera, sono molteplici.
Oltre al tema della sicurezza da garantire ai futuri fruitori del tracciato c’è quello della tutela ambientale, da assicurare non solo alle ville private di Tempesta ma, per esempio, anche alla riserva di Val di Gola (vedi foto), sulla sponda occidentale, oltreché, più in generale, al paesaggio nella sua interezza.
Gli sbancamenti e la posa di chilometri di reti e di briglie para massi nel tratto lombardo (vedi foto) non presagiscono nulla di buono. Si dice che verrà riutilizzato il vecchio tracciato (in parte crollato) della vecchia Gardesana, dimenticando i motivi per cui è stato a suo tempo abbandonato.
Nell’interrogazione allegata sono riassunte le criticità di cui chiunque può rendersi conto semplicemente osservando lo stato dei luoghi. Ci pare che i proposti dell’assessore (“a settembre i primi lavori”, è stato dichiarato) siano quanto meno frettolosi: nessuno ha visto alcun progetto, nessuno ha visto preventivi, nulla è stato detto circa le questioni della sicurezza e della salvaguardia ambientale sopra richiamate.
In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:
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Foto: da comunicato stampa