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CIA (FDI) REPLICA A MEO (CGIL – FLC) * LIBERTÀ EDUCATIVA: « LIBERO CONFRONTO TRA DOCENTI E GENITORI PUÒ ESSERE UTILE, ED EVITARE LE STORTURE DEGLI ULTIMI ANNI »

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15.17 - martedì 28 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Libertà educativa, Cia (FdI) replica a Meo (Flc Cgil). Sono molto sorpreso nel leggere le dichiarazioni di Raffaele Meo, Segretario generale della Flc CGIL del Trentino che, anziché tentare con le proprie azioni di migliorare le condizioni del corpo docente, si occupa di noi definendo il Ddl sulla libertà educativa addirittura oltraggioso e offensivo. Il disegno di legge n. 148/XVI, presentato dal sottoscritto, assieme al Consigliere Guglielmi (Fassa) e alle colleghe del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia Rossato e Ambrosi (nel frattempo eletta Onorevole alla Camera dei Deputati), invece, per coloro che volessero approfondire la proposta legislativa è esattamente l’opposto. Chi imputa a noi la volontà di offendere le famiglie, in realtà non fa altro che offendere tutti i coloro che combattono contro il pensiero unico. Noi parliamo di libertà educativa ma, appena presentiamo una proposta, cercano di zittirci in tutti i modi.
Lungi da me voler ferire chicchessia, ma questa è una proposta che non fa altro che ribadire il diritto di priorità dei genitori nella scelta del genere d’Istruzione da impartire ai loro figli così come sancito, tra l’altro, dall’articolo 26 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 10 dicembre 1948.

Ribadisco pertanto come il nostro disegno di legge non vuole in alcun modo minare l’Autonomia scolastica, men che meno mettere il bavaglio agli insegnati trentini, oltraggiare i dirigenti scolastici e i collegi docenti. Piuttosto, alla luce delle numerose segnalazioni che ci arrivano da tantissime famiglie, si vuole contribuire alla responsabilizzazione degli Istituti scolastici, incentivando la proposta di un’offerta formativa facoltativa di maggiore qualità favorendo l’approccio al dialogo con le famiglie e gli studenti maggiorenni che hanno il pieno diritto – dovere di essere informati con riferimento alle attività che verranno svolte in classe. Al contrario di Meo, io credo al concetto di fallibilità dell’essere umano (anche nel caso degli insegnanti) e ritengo che il libero confronto tra docenti e genitori possa essere utile ad evitare le storture che abbiamo visto – anche nel nostro Trentino – negli ultimi anni. Se, come è stato recentemente ribadito sui quotidiani locali da soggetti ben più autorevoli del sottoscritto, il confronto tra genitori e docenti è già una realtà praticata nelle scuole trentine, non vedo proprio cosa ci sia di male a istituzionalizzare tale rapporto.

Vorrei poi rassicurare gli studenti, la nostra proposta legislativa non impedisce loro di autodeterminarsi sessualmente e di vivere la loro situazione affettiva nei modi e tempi che ritengono più consoni. Al contrario, si vuole evitare che una narrazione eccessivamente di parte possa generare discriminazioni, fraintendimenti e malesseri. Leggo infine che secondo Meo l’inclusione di gruppi vulnerabili e a rischio emarginazione sociale tra cui la comunità Lgbtq+ rappresenterebbe un tema di interesse da portare nelle scuole. Vorrei che si riflettesse bene su questa affermazione, in quanto il rischio è una musealizzazione del concetto di affettività sessuale dove, in virtù di un non ben identificato bene superiore, si ritiene utile, finanche quasi obbligatorio, esporre al pubblico ludibrio un tema sensibile come quello afferente alla sfera sessuale per portare giovamento a una categoria di persone che – almeno in parte, come ci dimostrano ormai annualmente gli eccessi delle parate del Gay pride – non ha alcuna intenzione di avviare un qualsivoglia processo d’inclusione all’interno della società”.

 

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Cons. Claudio Cia – Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia

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