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CGIL (FP) – CISL (FP) – UIL (FPL) / TRENTINO * FONDAZIONE MACH: « UNA RIORGANIZZAZIONE DI CUI NON SONO CHIARE RAGIONI NÉ OBIETTIVI, MA I COSTI SICURAMENTE AUMENTERANNO »

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13.59 - domenica 10 ottobre 2021

Una riorganizzazione di cui non sono chiare ragioni né obiettivi, ma i costi sicuramente aumenteranno. Fp Cgil – Cisl Fp e UilFpl del Trentino.

In un periodo in cui il Presidente Fugatti afferma l’assenza di risorse per rinnovare il contratto dei lavoratori del pubblico impiego, la sua Giunta delibera l’incremento di quattro figure dirigenziali alla Fondazione E. Mach, dal costo di 130 mila euro annui ciascuna, coperti da risorse quasi totalmente pubbliche. In pratica viene raddoppiato l’attuale numero di dirigenti e la sola Direzione Generale si dota di una squadra più numerosa di quella tuttora presente nell’intero Ente.

La riorganizzazione presuppone la creazione, inoltre, di nuove posizioni organizzative che comporteranno conseguentemente nuove indennità. La Fondazione Mach è considerata uno dei pilastri del sistema della ricerca del Trentino, attualmente articolata in un Centro di Istruzione e Formazione, un Centro Ricerca, un Centro per il Trasferimento Tecnologico ed una Direzione Generale per la gestione amministrativa degli stessi Centri.

La giunta provinciale ha votato all’unanimità “una revisione della struttura organizzativa per quanto concerne le figure dirigenziali” con la delibera n. 604 del 16 aprile 2021, facendo riferimento genericamente a “specifiche valutazioni organizzative condivise con la Direzione e gli organi di governo della Fondazione Mach e i Dipartimenti provinciali competenti”.

I costi “vivi” di queste nuove figure non vengono minimamente quantificati in Delibera , così come i costi in termini di efficienza della struttura nel periodo di transizione tra l’attuale organizzazione e quella immaginata. Inoltre si assiste ad una costante riduzione del finanziamento della Fondazione e una riduzione del personale tecnico e ricercatore/tecnologo dedicato alla articolata attività di ricerca e sperimentazione.

Giova ricordare che l’attuale struttura amministrativa prevede quattro capi Ripartizione ed è stata introdotta appena nel 2015, con l’obiettivo dichiarato del contenimento dei costi e dell’effcientamento dei processi, sopprimendo 2 figure dirigenziali. A suffragare tale decisione era stato prodotto un dettagliato report indicante una stima quantitativa dei costi – benefici; in questo caso v’è invece un vago rinvio ad un indefinito effcientamento nella gestione di tutte le competenze amministrative e tecniche a supporto delle attività “core”.

Del tutto assente poi l’informazione alle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori, le quali, dopo insistita richiesta di chiarimenti, hanno dovuto prendere atto di comunicazioni tanto generiche quanto laconiche, con la mera conferma di quanto previsto dalla delibera ed una vaga indicazione dei costi per singola figura dirigenziale introdotta.

Nessun chiarimento è pervenuto su eventuali maggiori costi dovuti alla conseguente creazione di nuovi uffici ed unità di supporto, comunque previsti da una recente revisione del Regolamento di Organizzazione e funzionamento della Fondazione. Vorremmo auspicare che tutto possa avvenire quanto meno con la valorizzazione ed il corretto inquadramento del personale, ad evitare il ripresentarsi di nuove cause di lavoro, e con la doverosa attenzione alla questione di genere già sollevata, essendo presente in FEM, si ricorda, una dirigenza interamente maschile.

Esprimiamo forti dubbi su questa operazione, e denunciamo anche il clima che si è determinato nelle relazioni sindacali, ove prevale l’idea di una autoreferenzialità quasi assoluta nell’organizzazione aziendale e nella gestione del personale. Sono necessarie maggiori chiarezza e trasparenza, e un tempestivo cambio di passo nelle relazioni sindacali, affinché un Istituto che rappresenta un’eccellenza a livello nazionale si riconnetta alle persone che vi lavorano.a

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