“L’annuncio della mobilitazione ha smosso la Provincia”. Queste le parole di Luigi Diaspro e Alessandro Lazzarini (Fp Cgil) e Giuseppe Pallanch e Elisabetta Pecoraro (Cisl Fp). “L’assessora Stefania Segnana ha fissato un incontro per venerdì pomeriggio. Il presidio si terrà comunque per mantenere alta l’attenzione e perché si comprenda lo stato d’animo dei tanti operatori e infermieri che saranno rappresentati in piazza dai colleghi, affinché piazza Dante vada finalmente oltre le tante parole di sostegno e dia risposte concreti. E’ finito il tempo degli slogan, servono indirizzi precisi e trasparenti”.
La Cisl Fp e la Fp Cgil prevedono un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori alle 11 di venerdì 9 settembre in via Gilli davanti all’assessorato: “Adesso basta, c’è un forte malessere nel settore: Oss e infermieri meritano rispetto”. C’è molta tensione alla luce delle carenze endemiche di organico, rispetto dei parametri, aggravate dagli operatori che non si sono vaccinati: “Il rischio – aggiungono Diaspro e Pallanch – è quello che per la mancate risposte della politica e la tardiva e farraginosa gestione della vicenda , ci sia un sovraccarico per il personale in servizio e un rischio per la qualità dell’assistenza”.
La richiesta dei due sindacati è quella di attivare un vero tavolo di confronto permanente per delineare un piano riorganizzativo strutturale e sostegni concreti per le Apsp trentine: “Non possiamo permettere – aggiungono – che il prezioso lavoro dei tanti operatori delle case di riposo continui ad essere ignorato. E’ necessario prevedere investimenti per valorizzare i lavoratori che si sono spesi in prima linea in questa emergenza Covid che ha messo in evidenza l’importanza e l’insostituibilità del sistema. Servono, oltre ad un sistema premiale per gli aumentati carichi di lavoro a seguito della sospensione, assunzioni, stabilizzazioni, liberare i quasi 4 milioni degli impegni già presi necessari per dare il giusto riconoscimento economico agli Oss delle Apsp, chiudere l’accordo di settore e rinnovare il contratto”, concludono Pallanch e Diaspro.