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CGIL FICLTEM – CISL FLAEI – UIL UILTEC / TRENTINO: FUSIONE STET-AMNU: « IL COSTO DELLA FUSIONE LO PAGANO I LAVORATORI, ORA È STATO DI AGITAZIONE »

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12.53 - sabato 13 novembre 2021

Come è noto in data 7 Settembre 2021 l’assemblea Straordinaria degli azionisti ha approvato la fusione per incorporazione di Amnu S.p.a in Stet S.p.a con cambio di denominazione sociale in Amambiente S.p.a.

Nel corso del 2021 nelle valutazioni politiche dei Comuni coinvolti, nonché ai lavoratori stessi, le direzioni di Amnu e Stet avevano assicurato che non ci sarebbero state condizioni peggiorative per i lavoratori.

Come organizzazioni sindacali Uiltec Uil, Flaei Cisl e Ficltem Cgil invece affermiamo che le condizioni, per i lavoratori saranno fortemente peggiorative, nell’ordine di migliaia di euro annui.

Invece apprendiamo, durante l’espletamento della procedura che mentre noi negoziamo con l’azienda i Ccnl da applicare per tutelare i lavoratori, l’azienda stessa con grande menefreghismo e arroganza, ha assunto e sta già assumendo nuove risorse applicando un terzo contratto, il Contratto Nazionale Gas-Acqua. Questo gesto di per sé solo lo reputiamo offensivo delle relazioni sindacali, verso le stesse organizzazioni e dei lavoratori rappresentati.

Dopo vari scontri al tavolo delle trattative come Segretari Giuseppe Di Chiara Uiltec Uil, Emanuela Briani Flaei Cisl e Franco Weber Filctem Cgil, l’azienda ci ha proposto invece che la permanenza dei due contratti in essere (Ambientale per lavoratori Amnu ed Elettrico per i lavoratori Stet), un contratto unico Igiene Ambientale dove i lavoratori Stet avrebbero forti perdite economiche e normative, nell’ordine di migliaia di euro annui.

Con abbassamenti economici sugli scatti di anzianità, quasi azzeramento del fondo sanitario, abbassamento indennità sullo straordinario, abbassamento del pagamento della reperibilità, abbassamento delle ferie individuiamo solo alcuni degli elementi che cambierebbero per i lavoratori Stet attuali e futuri.

Riteniamo inaccettabile che un’Azienda che ha nelle sue fondamenta la valorizzazione di risorse umane del territorio, che ha tra i suoi dipendenti tutti lavoratori del territorio che hanno sempre mostrato professionalità, un alto livello di competenza, che non hanno mai dato problemi di assenteismo, di condotte non professionali, possano avere in cambio un abbassamento drastico delle loro condizioni lavorative.

Abbiamo quindi deciso di aprire uno stato di agitazione e siamo pronti allo sciopero se l’azienda non tutelerà le professionalità e i trattamenti dei propri lavoratori e di quelli futuri.

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