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CGIL CISL UIL – TRENTINO * CARO BOLLETTE: « AUMENTI RECORD PER GLI ABITANTI DELLA NOSTRA REGIONE, LA CGIA DI MESTRE CERTIFICA RINCARI PER 1.700 EURO A FAMIGLIA »

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17.38 - sabato 28 maggio 2022

Caro bollette. Aumenti record per gli abitanti della nostra regione. La Cgia di Mestre certifica rincari per quasi 1.700 euro a famiglia. Cgil Cisl Uil: “Di fronte a questi numeri la misura della Giunta Fugatti dimostra tutta la propria inconsistenza. Tutti i 25 milioni di euro stanziati vanno spesi per almeno 60mila famiglie”

Dichiarazioni dei segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti. “I numeri presentati dalla Cgia di Mestre sono drammatici. Una famiglia in Trentino Alto Adige spenderà fino a quasi 1.700 euro in più rispetto allo scorso anno nelle bollette di elettricità e gas. Un salasso che può mettere letteralmente in ginocchio migliaia di famiglie del ceto medio-basso.

In regione la spesa addizionale legata ai prezzi energetici risulterà il 100% in più rispetto a quella registrata dagli Artigiani in Lombardia o in Umbria, ma anche il 65% in più di Veneto, Friuli ed Emilia Romagna. Senza parlare della Sicilia. Rispetto alle famiglie dell’isola i costi di trentini e altoatesini sono addirittura il 300% in più.

Per questo i bonus statali per lavoratori e pensionati in regione non sono sufficienti a garantire il potere d’acquisto delle famiglie. Ma la Provincia non fa abbastanza. Il bonus bollette voluto dalla Giunta Fugatti è un pannicello caldo che esclude migliaia di famiglie con figli minori e redditi bassi. Da settimane chiediamo inascoltati che la Giunta riveda questo intervento ampliando la platea a tutte le famiglie con bambini e rendendo davvero equa ed accessibile la domanda prevista per chi non percepisce l’assegno unico provinciale. Vanno quindi utilizzati fin da subito tutti i 25 milioni di euro stanziati nominalmente dalla Giuntae va garantito un aiuto ad almeno 60-70mila famiglie come promesso ormai tre mesi fa.

E vanno adeguate tutte le provvidenze alle famiglie al reale costo della vita oltre che sostenere la contrattazione sindacale al fine di aumentare le retribuzioni. Su questo fronte però dal duo Fugatti e Spinelli arriva solo un laconico e preoccupante silenzio”

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