News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

CESCHI E FRESCHI * SCUOLA PAT: « CARRIERA DOCENTI, IL COMPITO INSITO NELL’ETIMOLOGIA DEL TERMINE È INSEGNARE, NON TRASFORMARSI IN BUROCRATI »

Scritto da
23.51 - martedì 28 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

///

La presentazione del progetto di carriera docenti cui l’Ufficio Stampa PAT ha dato ampio risalto nei giorni scorsi insiste su parole-slogan quali “grande innovazione”, “valorizzazione del personale docente”, “classe docente motivata, preparata e adeguatamente retribuita” e alimenta così il sospetto che ci troviamo in una sorta di televendita dove si cerca di convincere l’utente dell’assoluta necessità di volere ciò che viene proposto. Ma davvero i docenti trentini, destinatari dell’ennesima riforma che si vorrebbe imporre loro senz’alcun reale confronto con il mondo della scuola, desiderano questa presunta svolta epocale?

Tralasciando le modalità con cui si è giunti alla strutturazione del disegno di legge che, dopo un lavoro dichiaratamente lungo e una ricerca approfondita, a tutt’oggi non è in grado di chiarire le dinamiche di valutazione e mobilità (dentro e fuori provincia), oltre alla discriminazione dei docenti della formazione professionale, ci chiediamo se, al di là delle necessità di dimostrare l’esistenza di un Assessorato finora etereo ai limiti dell’impalpabile in vista dell’imminente campagna elettorale, si siano attentamente valutati gli effetti negativi di una proposta tanto approssimativa.

Come si potrà garantire un’istruzione omogenea a tutti gli studenti nel momento in cui si andranno a differenziare i docenti tra esperti e non esperti? E infatti, delle due l’una: o i concetti di esperienza, ricerca, attitudine organizzativa non hanno alcun legame concreto con la didattica – e allora questa è una riforma solo burocratica, senza relazione alcuna con il lavoro in classe – oppure i docenti saranno graduati secondo diversi livelli di efficacia anche nel rapporto con gli studenti.

Come si porranno quindi le famiglie di fronte a classi dove insegneranno docenti “di qualità” rispetto a quelle affidate a docenti “ordinari”? Perché se le parole hanno un valore, l’effetto sarà quello di incasellare e definire secondo criteri e patenti ufficiali di merito che appaiono incompatibili con una scuola pubblica, per definizione fondata sull’uguaglianza di opportunità e non certo sulla competitività interna tra lavoratori, come può avvenire in un’azienda privata.

Molte altre sono le domande di fronte a un simile azzardo. Tre ancora, su tutte: dopo aver distinto i docenti in categorie, come si potrà sperare che gli esclusi dal novero dei vincitori di concorso siano incentivati a “migliorarsi”? Quale prospettiva avranno gli insegnanti al di sotto dei quarant’anni per sperare nella carriera? Chi giudicherà il curriculum degli insegnanti aspiranti alla carriera? Il pericolo di un corto-circuito che premi i soliti fedelissimi integrati nel sistema è altissimo (sempre che questo non sia un pericolo ma un effetto sperato, in favore di docenti sempre più “collaborativi”) e sarà causa certa di gravi tensioni interne nelle scuole.

Gentile assessore, dopo aver abbandonato in questi anni l’istruzione trentina al pari di una “nave senza nocchiere in gran tempesta”, avrebbe potuto risparmiarci di ritornare al timone solo per finire di schiantarla sugli scogli nel miraggio di una manovra epocale ma “farlocca”. Perché epocale, nel giudizio di un futuro neppure troppo lontano, può essere anche un naufragio.

Sarebbe forse più opportuno affrontare con risorse adeguate i rinnovi contrattuali, prevedere un’adeguata (e non fittizia) retribuzione per specifiche funzioni, abolire una valorizzazione criticata da tempo e ricordarsi che il compito di un docente, insito nell’etimologia del termine, è quello di insegnare e non di trasformarsi sempre più in burocrate.

 

*

Giovanni Ceschi
Docente di Latino e Greco al Liceo “Prati” di Trento – Presidente Consiglio Sistema Educativo

 

Maurizio Freschi
Presidente Consulta provinciale genitori –  Vicepresidente Consiglio Sistema Educativo

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.