News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

CAVADA (LEGA TRENTINO) * GRANDI CARNIVORI: « NO ALLA DIFFUSIONE INCONTROLLATA DI LUPI E ORSI NEL TERRITORIO, NECESSARIO PIANO DI CONTENIMENTO »

Scritto da
13.15 - giovedì 15 giugno 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

///

 

In occasione del Dreier Landtag – la seduta congiunta delle assemblee legislative della Provincia autonoma di Trento, della Provincia autonoma di Bolzano e del Tirolo, con la presenza anche, in qualità di osservatore, dell’assemblea del Vorarlberg -, adunanza tenutasi nei giorni 14 e 15 di questo mese a Riva del Garda, sono intervenuto sul tema trattato dalla Proposta di mozione che vede come prima firmataria la Consigliera Coppola e finalizzata alla realizzazione di corridoi faunistici che permettano la libertà di movimento agli animali selvatici.

Il tema mi “accende” particolarmente e se da un lato ritengo condivisibile l’idea di realizzare sensati attraversamenti faunistici – così da ridurre fortemente il numero di incidenti tra animali e persone alla guida di veicoli – dall’altro, invece, respingo con convinzione la proposta sopra citata, con la quale si dimostra evidentemente di voler consentire gli spostamenti tra diverse aree anche ai grandi carnivori.

Premettendo che ciò che contraddistingue in particolar modo le popolazioni dei nostri territori è il fatto di abitare nelle valli, spesso in montagna o comunque ai piedi dei boschi e sottolineando come ultimamente, ahi noi, ci capiti di dover sentire troppe dichiarazioni di chi, forse ignorando lo stato delle cose, bolla l’esistenza stessa di queste comunità come “invasione della casa altrui”, ricordo che la presenza di noi abitanti è fondamentale per il territorio stesso. Solo a titolo di esempio, le attività svolte dalle comunità locali quali l’agricoltura, l’allevamento del bestiame e la silvicoltura contribuiscono al mantenimento degli ecosistemi e alla conservazione della biodiversità e dunque all’equilibrio ecologico dell’area. Sappiamo bene come il pascolo del bestiame, comportando il mantenimento dei prati aperti e impedendo la crescita eccessiva di piante indesiderate, favorisca la diversità delle specie vegetali e animali locali.

E a queste comunità, la presenza dell’orso – e dei grandi carnivori in generale – può creare grossi problemi. Gli attacchi al bestiame e i danneggiamenti alle colture, che si verificano sempre più frequentemente, hanno ricadute pesanti sulla sostenibilità delle rispettive attività e conseguentemente sull’economia locale. Poi, la presenza di orsi e lupi ovviamente disincentiva a visitare o frequentare le zone in cui gli stessi si muovono, il che determina ulteriori ricadute negative, sia a livello economico – dipendendo noi fortemente dal turismo – sia a livello di salute psico-fisica degli abitanti.

Ma la questione più importante risiede nella compromissione della sicurezza delle persone: i fatti ci dimostrano che gli incontri con gli orsi possono diventare assai pericolosi – persino fatali – specialmente quando sono accidentali. E gli incontri accidentali oramai, in certe aree, sono all’ordine della settimana, se non del giorno: ricordo, a tal proposito, che pochissimi giorni fa un orso scorrazzava liberamente per il paese di Arco.

Senza contare che un aumento incontrollato e pericoloso del numero di esemplari di grandi carnivori può chiaramente suscitare sentimenti negativi di fronte agli sforzi di conservazione delle specie e sono convinto che persino i più accaniti sostenitori del progetto attraverso il quale fu rintrodotto l’orso nel territorio alpino riterrebbero altamente controproducente una tale mancanza di gestione.

E’ evidente la necessità di un approccio equilibrato, che tenga conto non solo della conservazione della fauna selvatica, ma anche – e prima di tutto – delle preoccupazioni delle comunità umane.

Ho già accennato quanto siano essenziali le comunità locali, quanto sia giusta la permanenza dell’uomo nei nostri luoghi. In tal senso, ritengo che oltre alla necessità categorica di contenere in modo adeguato il numero di esemplari di grandi carnivori, sia doveroso gestire ponderatamente le possibilità di spostamento di questi ultimi. Sarebbe del tutto scriteriato consentire la diffusione incontrollata di lupi e orsi nell’arco alpino e di certo, anche in sede di Dreier Landtag, non mi sono esentato dal manifestare la mia posizione ferma.

Mi solleva il fatto che la Proposta di mozione in questione sia stata respinta dalla Seduta Congiunta. E, soddisfatto delle dichiarazioni dell’Assessore Tonina, il quale ha ribadito il condiviso interesse di preservare nel più assoluto dei modi l’incolumità delle comunità, auspico si possa procedere rapidamente alla formulazione e attuazione concreta di un giusto piano di contenimento.

Questo è quanto affermato in una nota dal Consigliere provinciale e regionale Gianluca Cavada della Lega.

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.