Ho partecipato anche io stamane alla messa in ricordo delle vittime della strage del Cermis, strage avvenuta ventiquattro anni fa, il 3 febbraio 1998, quando un aereo militare statunitense tranciò i cavi della funivia del Cermis, vicina al mio paese di Masi, provocando la morte di 20 persone, 19 turisti e il manovratore della cabina. La ferita continua a rimanere aperta e il Trentino continua a commemorare le vittime di quella terribile giornata.
Così come la tragedia del 1998 è ancora un vivo e indelebile ricordo di dolore per la nostra valle, anche la tragedia che avvenne nel 1976 è rimasta ben impressa nei ricordi del sottoscritto, allora avevo 8 anni, e di tutti i valligiani dato che in quell’occasione la rottura della fune causò la morte di 42 persone. Questi avvenimenti devono farci capire quanto è importante la sicurezza e il rispetto delle norme, per la salvaguardia delle persone.
Questo quanto dichiarato in una nota dal Consigliere provinciale Gianluca Cavada