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CAVADA (LEGA) * SICCITÀ: « SALVAGUARDIA DELL’ACQUA, FONDAMENTALE IL RUOLO DEI TERRITORI »

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08.25 - sabato 4 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Salvaguardia dell’acqua, fondamentale il ruolo dei territori. Se c’è una lezione che questo periodo di siccità ci consegna, è il valore fondamentale dell’acqua e, quindi, l’urgenza di salvaguardarla. Non ci possiamo più permettere il lusso di ignorare l’argomento, che ha ormai raggiunto livelli emergenziali anche sul piano europeo. A tal proposito, – facendo riferimento anche alla mia attività istituzionale – desidero evidenziare due ambiti nei quali secondo me si deve far qualcosa, se davvero si vuol tutelare quella risorsa sempre più rara che, appunto, si sta rivelando l’acqua. Parto da un numero che credo ci interpelli tutti: in Trentino, circa il 30 se non 35% dell’acqua viene perso nella rete idrica. È un dato inferiore, va detto, a quello della media nazionale ma che tuttavia indica la necessità di interventi. Interventi che – pure questo è un aspetto da non tacere – chiamano in causa non solo la Provincia, ma pure Comuni e amministrazioni locali.

Da questo punto di vista, se da un lato mi rendo conto che un intervento complessivo sugli acquedotti del Trentino sia impraticabile in tempi stretti se non altro per questioni economiche – sono investimenti i cui costi aggirano sui 460 milioni di euro -, dall’altro credo anche che le stesse Amministrazioni comunali dovrebbero attivarsi in tal senso, non limitandosi a tamponare le perdite più gravi, sistemando i segmenti più problematici, appunto, della rete. Come ho detto in una mia recente question time alla Giunta provinciale – la n. 4277 del 2 febbraio scorso -, so bene che i nostri Comuni, pur richiedendo dei finanziamenti al riguardo e pur presentando 41 progetti al riguardo, non sono riusciti a veder accolte le loro istanze nel PNRR, ma questo non è un buon motivo per desistere.

Perché è chiaro che esistono, in termini infrastrutturali, tanti altri interventi «visibili» che, se realizzati, possono anche in termini di consenso premiare più dell’efficientamento di una rete idrica «invisibile» in quanto sotterranea; bisogna però comprendere che mai come ora, tanto più dopo le scarse nevicate che anche in Trentino si sono registrate quest’anno, la partita dell’acqua risulta decisiva. Sempre con riferimento al tema idrico, intendo inoltre richiamare l’attenzione su un altro aspetto chiave: quello dell’efficientamento dei bacini idrici presenti sul nostro territorio.
Un intervento pure questo urgente dato che gli invasi, come noto, svolgono almeno tre preziose funzioni: fungono da riserva idrica per le irrigazioni, con una corretta laminazione garantiscono sicurezza idraulica arginando i rischi d’inondazioni e, infine. producono energia elettrica. Il nodo cruciale da affrontare, rispetto a tutto ciò, è uno: quello della pulizia degli invasi. Con più atti ispettivi – penso alla question time n. 595 del 2019 sulla diga di Pezzé in Val di Fassa, e alla n. 3516 su quella di Stramentizzo – ho già sollevato il tema, perché gli svasi programmati con cadenza in genere triennale risultano non sufficienti e, in parte, dannosi per l’ecosistema fluviale.

Per una corretta pulizia degli invasi, occorre iniziare a pensare a vasche di decantazione o agli sghiaiatori o a soluzioni di tubatura per convogliare a valle il materiale; e tutto ciò sia per efficientare i bacini idrici, sia per non meno importanti ragioni ambientali e di protezione della fauna ittica. A questo proposito, plaudo alla collaborazione tra il Presidente Fugatti e il presidente Zaia, che sono al lavoro per un «piano Marshall» per le risorse idriche che parta, appunto, dal pulire gli invasi alpini, serbatoi preziosi ma sovente pieni di detriti. Vale pure qui lo stesso discorso fatto per la sistemazione complessiva della rete idrica: non è possibile realizzare tutto subito. Tuttavia, da qualche parte bisogna assolutamente iniziare. Perché non c’è tempo da perdere e anche i territori debbono attivarsi. La sfida della salvaguardia dell’acqua non ha bandiere, riguarda il futuro stesso delle nostre comunità.

 

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Gianluca Cavada

(Lega – Trentino)

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