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CAVADA – DIRETTIVO LEGA FIEMME FASSA * OSPEDALE VALLI AVISIO: « DOPO IL PARERE TECNICO-FINANZIARIO “NAVIP“ È NECESSARIO IL CONFRONTO CON AMMINISTRAZIONI E PROFESSIONI SANITARIE »

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17.01 - martedì 13 dicembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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CAVADA – DIRETTIVO LEGA FIEMME E FASSA: “OSPEDALE DELLE VALLI DELL’AVISIO: QUESTIONI SALIENTI”.

“Dopo il parere tecnico-finanziario del NAVIP sulla fattibilità del nuovo ospedale al progetto MAK in PPP e la dichiarazione di pubblico interesse da parte della Giunta, è il momento di innescare il confronto con le amministrazioni e i territori direttamente coinvolti dall’opera affinché possano esporre le loro posizioni, suggestioni e titubanze ma anche con le professioni sanitarie perché forniscano preziosi apporti derivanti dall’esperienza sul campo.
La fase di dialogo, già avviata dal Presidente e dall’Assessore Segnana, consentirà di comprendere quale sia l’opzione preferibile tra ristrutturazione della struttura esistente e edificazione di un nuovo ospedale.

Una ristrutturazione (totale abbattimento e riedificazione ex novo), peraltro, oltre a non garantire grandi risparmi in termini di costi, dovrebbe fare i conti con la necessaria prosecuzione dei servizi sanitari, con i notevoli disagi immaginabili per pazienti, familiari e lavoratori.
Sul tema, si sono già espressi illustri sanitari ritenendo la nuova costruzione una scelta lungimirante. Dal loro punto di vista, infatti, solo una nuova struttura potrebbe rispondere alle nuove esigenze sanitarie dettate dall’innovazione e dalla necessità di fare rete tra diversi ospedali territoriali, Facoltà di Trento e Verona e Scuola di medicina, nell’ottica di continua e piena collaborazione ed evoluzione.

Si tratta di posizioni e obiettivi perseguiti dalla Giunta con la riorganizzazione sanitaria territoriale che tende a creare una rete di strutture distrettuali in costante dialogo, ognuna con la propria specificità, per ovviare al funzionamento Trento-centrico della sanità che, per conformazione orografica del nostro territorio, rende difficoltoso ai cittadini il ricorso ai servizi, anche quelli ambulatoriali meno specialistici.

Anche a livello nazionale la direzione intrapresa è quella di destinare risorse del PNRR proprio all’organizzazione territoriale di una rete capillare di ospedali e case di comunità. Se pensiamo a Cavalese, la specialità di punta potrebbe essere naturalmente individuata nell’ortopedia e traumatologia data la presenza di impianti di risalita e la pratica di attività sportive sul territorio della Valle di Fiemme e Fassa, senza escludere attività cliniche complementari e necessarie ma anche collaborando e accompagnando il paziente verso altre strutture specializzate in diversi ambiti e patologie quando occorra.

Il Direttivo Sezione Lega Fiemme e Fassa, nella riunione del giorno 11 dicembre, ha affrontato i sopraccitati argomenti ma ha anche sollevato un dubbio relativamente alla scelta del sedime per l’eventuale edificazione del nuovo ospedale. Sul punto il dibattito è ancora aperto, non essendo l’area di pregio del vivaio forestale a sinistra dell’Avisio una decisione definitiva.

Le perplessità principali sono legate alla natura di area di pregio, alla contiguità rispetto alla confluenza dei rii Lagorai e Stava con il torrente Avisio e i relativi rischi idrogeologici e alla scarsa esposizione al sole. Inoltre, quella collocazione comporterebbe la realizzazione di opere di viabilità quali bretelle, rotatoria e spostamento ciclabile.

Già in occasione dell’incontro tenutosi a Tesero il 7 novembre scorso tra la Giunta, i Dirigenti provinciali e APSS, le amministrazioni e i primari ospedalieri, il Segretario del Direttivo Sezione Fiemme e Fassa – consigliere provinciale Cavada – ha chiesto di valutare l’opportunità di costruire sull’area situata in destra Avisio, proprio in prossimità della rotatoria che collega l’asse viario del fondovalle SP 232 in Località Porina, al fine di evitare le problematiche sopra illustrate.

Quel sedime, oltre a essere destinato a uso prativo e non essendo area di pregio, è situato a pochissime centinaia di metri dal progetto iniziale e non richiederebbe costose opere viarie di collegamento né lo spostamento della ciclabile.
Inoltre, garantirebbe una maggior esposizione alla luce del sole agevolando il posizionamento di impianti per il risparmio energetico, dando vita a un ospedale green che potrebbe giovarsi della vicina ex discarica bonificata di Valzelfena per il posizionamento dell’impianto fotovoltaico e la creazione di una comunità energetica.

Infine, nota tutt’altro che trascurabile, ponendosi quella collocazione a monte dell’Avisio e della confluenza del rio Stava e del rio Lagorai con il torrente principale, probabilmente, fornirebbe maggiori garanzie da un punto di vista idrogeologico. La proposta ha raccolto apprezzamenti e l’apertura alla possibilità di valutarne la realizzazione ma sarà la condivisione e il confronto tra le Amministrazioni, le Comunità delle Valli dell’Avisio, i lavoratori delle professioni sanitarie e i territori a stabilire quale sia la soluzione più rispondente alle tante esigenze in gioco.

Lo scopo finale dovrà essere un ospedale che garantisca un adeguato servizio sanitario alle nostre valli per il futuro di medio e lungo periodo. Una struttura adeguata, all’avanguardia, sufficientemente ampia e pronta a ospitare il Polo provinciale di ortopedia con corsi universitari, attrattiva per i medici esperti e per quelli in formazione. Insomma, un punto di riferimento dentro e fuori i confini provinciali”.

È quanto affermato dal Segretario della Sezione Lega Fiemme e Fassa, consigliere provinciale Gianluca Cavada.

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