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CASSIMATIS GENOVA: CIA, M5S PRIMI PUNTARE IL DITO MA SORVOLANO SU ALCUNI TEMI

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15.22 - mercoledì 12 aprile 2017

(Fonte: Claudio Cia) – Caso Genova e Movimento 5 stelle… su alcuni temi si “sorvola”. ​Una candidata storica del Movimento 5 stelle, Marika Cassimatis, che aveva già partecipato alle elezioni europee del 2014 e alle regionali del 2015, vince le primarie per la candidatura a sindaco di Genova. E qui iniziano i problemi.

La vincitrice legittima infatti, è invisa ad una consigliera regionale dello stesso Movimento 5 stelle… e alla sua mamma (sic!). Cassimatis è rea di aver criticato alcuni esponenti locali per aver promosso un meccanismo verticistico e poco democratico per decidere le candidature, ovvero quello ormai noto come “metodo Genova”. Ecco quindi che dall’alto del suo blog interviene Beppe Grillo in persona per “scomunicare” la candidata, che viene semplicemente defenestrata nel volger di una notte senza che probiviro o referente dei comuni batta un colpo.

Negli scorsi giorni un giudice ha stabilito che l’operazione “cocca di mamma” (proprio per venire incontro alle rimostranze di mamma e figlia era intervenuto Grillo) è fuorilegge.

E qui sarebbe interessante sentire il parere dell’onorevole trentino Fraccaro, che ci tiene a rendere partecipi i trentini su diversi temi, mentre su altri tende a sorvolare (ad esempio è sicuramente noto il suo impegno nelle restituzione di parte dell’indennità, meno noto è l’ammontare dei rimborsi spesa che mensilmente si auto-rendiconta).

E’ lui stesso a dare risalto ai suoi impegni quale “Referente per i comuni del Nord”, come “Probiviro” e come “Consulente per il Comune di Roma”. Tre incarichi di tutto rispetto che evidentemente fanno passare in secondo piano quello di deputato del Trentino Alto Adige, forse proprio perché assorbito dal carico di lavoro che gli comportano i tre incarichi.

Tornando alla questione sulla vicenda di Genova,​ ​piacerebbe conoscere il parere dell’onorevole grillino su questo tema. Il “Probiviro” non dovrebbe intervenire per sanzionare chi ha posto in essere comportamenti fuorilegge? E non dovrebbe intervenire il “Referente dei comuni” per spiegare come la matassa si sia ingarbugliata e di chi siano le responsabilità?

Ad un osservatore esterno pare infatti che i 5 stelle siano sempre i primi a puntare il dito contro chi non rispetta le regole (giustamente), ma alla fine si ritrovino di frequente a non rispettare le proprie. La curiosità, per chi volesse provare a capire le dinamiche di una forza politica che ha fatto delle votazioni online un simbolo di democrazia diretta (in certi casi più “per direttissima”), è tanta.

Altrimenti il rischio sembra quello che tutto finisca come a Roma dove il M5S e il Consulente-Onorevole trentino si sono accorti del dott. Marra solo quando è stato arrestato dai Carabinieri.

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