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CASA AUTONOMIA.EU * ELEZIONI PAT: « LA “POLITICA DELLE TRIBÙ”, TRA SCONTI E RITORSIONI DI UN MANDATO LEGISLATIVO PARTITO COI DISPETTUCCI E TERMINATO CON QUALCOSA DI PEGGIO »

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09.14 - mercoledì 30 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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La politica delle tribù. Tra sconti e ritorsioni di un mandato legislativo partito coi dispettucci e terminato con qualcosa di peggio
Leggiamo nelle testimonianze dei colleghi di coalizione che esiste una comune percezione. L’abbiamo registrata anche noi, soprattutto in fase di raccolta delle adesioni alla candidatura. Tra le persone contattate emerge, spesso piuttosto chiara, la paura ad esporsi politicamente. Benché si tratti di un diritto della persona sancito dalla Costituzione, ma tant’è.

I più, citano l’evidente attitudine di questo centrodestra al governo del Trentino di porre le persone in difficoltà. Non parliamo di una condizione di ricatto, ma quantomeno di pressing psicologico, sì. Basti pensare ai veti incrociati nei quali sono incappati i transfughi della lega approdati oggi in Fratelli d’Italia.

Senza sconfinare in casi eclatanti come quello occorso al povero Dirigente PAT che non volle assumersi a cuor leggero i rischi connessi ad autorizzare un concerto da 120mila persone a ridosso di una ferrovia. Sembra quasi che questa politica sia stata trascinata ad assomigliare ad uno scontro tra tribù, o come nel far west. L’avversario è il nemico, il governare non è più tale, ora si comanda!

E così anche noi abbiamo più volte raccontato che nel recente passato è ritornata la politica della magnatura. Questa giunta provinciale – non abbiamo timore a dichiararlo – ha sottoposto i vari territori ad evidenti disparità di finanziamento anche a seconda dell’appartenenza politica. Con, come unico comune denominatore, il poco di fatto.

Certo, i milioni di euro assegnati a parole da questo esecutivo sono tanti. Non c’è dubbio. Ma la loro reale “messa a terra” sul territorio si è potuta vedere in pochi limitatissimi casi. Guarda caso a partire da dove è maggiore il consenso del Centrodestra (Valsugana esclusa).

Ma al di là del buon risultato finale, nella definizione delle liste abbiamo potuto constatare alcune correnti di pensiero.

Chi preferisce non esporsi, promettendo comunque un aiuto dietro alle quinte, chi invece reagisce considerando deplorevole questo atteggiamento. E per questo si candida. La pubblica esposizione insomma è vista come atto di dignità di fronte ad una politica che non piace.

Poi ci sono alcuni amministratori locali (pochi per fortuna) che cambiano orientamento a seconda di quello del governo provinciale in carica. Come se non esistesse un’etica politica ma soltanto una dipendenza dai fondi assegnati. Ma i contributi, possono essere un modo per comprare le persone, o peggio gli amministratori? Possono essere gli anatemi, le frasi sibilline, un modo per scoraggiare eventuali candidature?

Nonostante tutto – dicevamo – Alleanza Democratica Autonomista non ha avuto difficoltà ad individuare propri candidati di qualità. Sia nel suo complesso che in particolare nel nostro Movimento Casa Autonomia.eu.

Questo pensiero perciò lo offriamo a chi si recherà alle urne il prossimo 22 ottobre, specialmente se insoddisfatto dell’attuale governo provinciale. Che sia mai che aveva ragione un vecchio adagio di una Democrazia Cristiana d’antan che rammenta il religioso rispetto di una sua etica politica?

Nel segreto dell’urna c’è solo uno, sopra di te, che può vedere cosa voti. Sentiti libero.

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Paola Demagri e Michele Dallapiccola, Movimento Casa Autonomia.eu

 

 

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