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CARCERE SPINI: FUGATTI INTERROGA, PERCHE’ SOVRAFFOLAMENTO E CARENZA PERSONALE?

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17.21 - venerdì 20 gennaio 2017

(Fonte: Maurizio Fugatti) – In numerose occasioni è stata nostra premura sollevare la questione legata al sovraffollamento del carcere di Spini di Gardolo ed alla carenza di organico della polizia penitenziaria, ma fino ad ora il numero di detenuti non è stato riportato all’interno dei limiti di capienza concordati e la carenza di organico registrata non accenna a diminuire. Nonostante la professionalità e la dedizione al lavoro dimostrata dagli agenti, infatti, a causa del sovraffollamento della struttura, del vertiginoso aumento del numero dei detenuti, delle gravi carenze di organico e della mancanza di fondi, la struttura penitenziaria, progettata e identificata come modello, sta andando ora verso il collasso. Il numero di detenuti oggi supera ampiamente la capienza massima prevista formalmente dall’Accordo di Programma Quadro avente ad oggetto “Interventi per la razionalizzazione delle sedi delle strutture statali e provinciali nella città di Trento” siglato nel febbraio 2002 tra il Governo della Repubblica e la Provincia di Trento e successivamente modificato dai sottoscrittori con atto aggiuntivo datato 1 aprile 2008 ed inoltre il numero di agenti impiegati presso la struttura risulta insufficiente ed assolutamente inadeguato rispetto alle necessità.

Considerato che, dopo numerose sollecitazioni, la situazione non è ancora stata riportata nei limiti degli accordi e dei regolamenti vigenti, le sigle sindacali Sappe, Oapp, Uil-Pa Sinappe, Cisl-Fp Spp, Cnpp, Cgil-Fp anno inviato un documento all’attenzione del Provveditore Regionale del Triveneto, del Prefetto di Trento e del Presidente della Provincia Autonoma di Trento con il quale, in attesa di urgenti determinazioni in merito alla situazione in essere, hanno proclamato lo stato di  agitazione ed informato che provvederanno ad intraprendere ogni iniziativa possibile in caso di inerzia dei Superiori Uffici centrali e periferici. I firmatari del documento hanno segnalato l’aggravarsi della situazione e delle problematiche in essere nel Carcere di Spini di Gardolo, sottolineando come fino ad ora l’Amministrazione, in tutte le sue componenti, nonostante le istanze presentate, non solo non abbia fornito risposte adeguate, ma non abbia nemmeno preso in giusta considerazione il problema in essere. I problemi denunciati dalle organizzazioni sindacali nel documento, che dipingono ancora una volta la situazione allarmante ed insostenibile ad oggi in essere, sono brevemente sintetizzati come segue:

– un aumento della popolazione detentiva, che oggi si attesta sui 360 detenuti (con l’ipotesi di un possibile aumento dei detenuti fino a 418) a fronte del limite di 240 previsto dall’accordo Stato-Provincia, che comporta il conseguente peggioramento delle condizioni di vita degli stessi e il collasso della struttura.
– un aumento delle prestazioni dovute ad emergenze sanitarie e conseguente incremento dei costi sostenuti dalla Provincia, nonché aumento dei carichi di lavoro da parte di tutti gli operatori;
– la graduale e costante riduzione di Poliziotti dall’apertura dell’Istituto sino ad oggi, per un totale di 130 unità a fronte dei 214 previsti dal D.M. del 27/06/2014, che costringe gli stessi a ricorrere ad eccessive ore di prestazioni di lavoro straordinario e probabilmente, nel futuro prossimo, alla concreta possibilità di vedersi negata la fruizione dei riposi settimanali e/o dei congedi previsti.
La richiesta formulata dalle Organizzazioni sindacali è quella di ottenere “un decremento sostanziale della popolazione detenuta e contemporaneo incremento di personale di Polizia al fine di ristabilire quell’ottimale equilibrio organizzativo e lavorativo”.
Tutto ciò premesso,
si interroga
il Presidente della Provincia
per sapere:

1. Se non ritenga che, fino ad ora, siano stati sottovalutati i problemi di sovraffollamento e carenza di organico esistenti presso la struttura di Spini di Gardolo;
2. Se non ritenga che le iniziative intraprese e le risposte fornite fino ad ora dall’Amministrazione siano state inadeguate rispetto all’insostenibile situazione in essere;
3. Quali iniziative nel dettaglio intenda intraprendere la Provincia di Trento per riportare la situazione del Carcere entro i limiti stabiliti dagli accordi ed in che tempi intenda agire;
4. Come possa ed intenda agire la Provincia di Trento al fine di sostenere l’operato degli agenti di Polizia Penitenziaria e delle figure professionali che operano all’interno della casa circondariale di Spini di Gardolo.

 

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

 

 

In allegato l’interrogazione:

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